Recensione del film di animazione Gli eroi del Natale (The Star), al cinema dal 30 novembre 2017.
Avete mai pensato di vedere il Natale dalla prospettiva dei co-protagonisti? Esatto, siamo cresciuti facendo il Presepe, sentendo il racconto della Natività dal punto di vista degli uomini. E se a narrarcela fossero proprio gli animali che anno dopo anno abbiamo posizionato sulla mensola sopra il caminetto ad inizio dicembre? Il bue, l’asinello e pure i cammelli dei Re Magi, i cani del perfido Erode, la dolce pecora Ruth che ha smarrito il suo gregge e Dave, la colomba più chiacchierona di tutta Betlemme? Se ciò avvenisse, avremmo Gli eroi del Natale, il nuovo lungometraggio firmato Sony Animation Pictures che in questo 2017 ci propone in chiave colorata e concitata la “storia più famosa del mondo”.
Dietro la macchina da presa c’è Timothy Reckart, regista aduso a tematiche di questo genere con l’abilità di rendere di successo i progetti a cui lavora (non a caso, è stato candidato all’Oscar® per il corto Head over Heels) e qui il lavoro del team è animatissimo. Protagonista è Bo, un asino che per inseguire i suoi sogni di gloria, riesce a fuggire prima dal mulino a cui era legato, poi dal suo proprietario e, infine, ad essere salvato da una dolce sposina di nome Maria. La donna presto diverrà la ricercata numero uno della regione ma grazie al nuovo amico a quattro zampe, e ai suoi compagni di ventura, il lieto fine sarà garantito. Le corse, gli imprevisti e le soluzioni creative non mancheranno. Ed è proprio la suspense, stemperata da ironia, a stupire e a mantenere gli spettatori curiosi durante la visione di una pellicola dalla trama inevitabilmente nota.
Gli eroi del Natale (The Star, in originale) è un film godibile tanto dagli adulti quanto dai più piccoli. Questi ultimi avranno, infatti, molte occasioni di divertimento. L’animazione funziona, le gag sono continue e le dimostrazioni di amicizia e coraggio non si fanno attendere, anche se gli occhioni dolci dei buffi protagonisti non sono bastati a fugare un paio di perplessità. La prima legata alle meste reazioni di Maria e di Giuseppe, ai limiti dell’incoerenza con quelle che avremmo noialtri al-di-qua dello schermo, alla scoperta di una gravidanza inattesa; la seconda, invece, correlata al periodo storico in cui viviamo, sensibile ai temi religiosi.
Un cartone animato ancor più incline al gioco, forse, si sarebbe risparmiato i commenti di presunta ambiguità ricevuti oltreoceano. Non so se gli autori intendessero fare proselitismo o, al contrario, cercassero proprio una via per non dare una simile impressione. So, invece, che i bambini in sala si sono divertiti a seguire le avventure di Bo e non hanno colto nulla in più di quanto già non sapessero due ore prima. Benché Gli Eroi del Natale non sia uno di quei lungometraggi memorabili, coi suoi colori e le sue battute contribuisce a rendere l’attesa delle feste più magica. Il che, in fin dei conti, è esattamente quello che ci vuole in questo mese.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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