Come ogni venerdì ecco le segnalazioni dei film proiettati in lingua originale a Milano nei prossimi giorni, a beneficio di stranieri, studenti e dei tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani.
Ben 5 titoli all’Anteo Palazzo del Cinema. Quando una vittima di omicidio viene trovata sul treno in cui sta viaggiano, Hercule Poirot viene incaricato di risolvere il caso. E’ ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS, celeberrimo romanzo giallo di Agatha Christie, portato diverse volte in tv ma solo nel 1974 al cinema, con la regia di Sidney Lumet e un cast all stars (Oscar a Ingrid Bergman). Hercule Poirot era Albert Finney e a quello stesso stile sembra essersi ispirato Kenneth Branagh, protagonista e regista alla guida di un altrettanto ricco cast. Oltre all’Anteo Palazzo del Cinema, anche negli UCI Cinemas, tutti i giorni al Bicocca, solo mercoledì 6 al Certosa, Gloria, Milanofiori e Pioltello.
DETROIT è il nuovo film di Kathryn Bigelow, che ancora una volta non teme di raccontare storie “difficili”. Detroit, 25 luglio 1967. Una rude perquisizione ad un bar senza licenza per gli alcolici proseguì con l’arresto di 82 pacifici avventori neri, che stavano festeggiando un amico reduce dal Vietnam. Ciò provocò il giorno successivo una manifestazione che si trasformò in rivolta, a cui seguì un vero e proprio massacro ad opera della polizia e della Guardia Nazionale. Alla fine persero la vita tre afroamericani e centinaia di persone restarono gravemente ferite. Lunedì 4 DETROIT sarà anche al Centrale.
Altra novità della settimana il provocatorio HAPPY END (il titolo è decisamente ironico) di Michael Haneke, un film sull’amoralità del capitalismo e della ricchezza occidentale, tramandata come un gene cattivo attraverso le generazioni. Come del precedente AMOUR protagonista è Jean-Louis Trintignant, nel ruolo dell’85enne patriarca di una ricca famiglia di costruttori edili. La loro gelida anaffettività non viene smossa nemmeno dalla morte, che sia quella di un operaio in cantiere o quella di una nuora per un’overdose di psicofarmaci. Ed anche la 13enne Eve sembra avere ereditato la stessa propensione all’indifferenza. Dello splendido cast fanno parte anche Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz, Toby Jones e la stupefacente giovanissima Fantine Harduin.
Ancora in sala l’ottimo THE SQUARE dello svedese Ruben Östlund, vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes. Il quadrato del titolo è un’installazione artistica in un museo di Stoccolma. Il suo direttore è un uomo di talento e di fascino, sciupafemmine ma anche dedito alle opere umanitarie. Un giorno per strada gli scippano cellulare e portafoglio e da quel momento si trasforma in un mostro di egoismo e meschinità. Ferocemente satirico, surreale (nella trama non sono pochi gli omaggi a Buñuel), molto divertente. Consigliato a tutti gli appassionati di arte contemporanea e a chi ha amato il precedente film del regista FORZA MAGGIORE.
La rassegna Sound & Motion Pictures presenta lunedì 4 all’Anteo Palazzo del Cinema e martedì 5 all’Arcobaleno il thriller nordico L’UOMO DI NEVE, che lo svedese Tomas Alfredson ha tratto dall’omonimo romanzo del norvegese Jo Nesbø. Il depresso detective Hole (Michael Fassbender) dà la caccia a un serial killer che uccide donne sposate con un figlio maschio, lasciando poi accanto ai corpi come inquietante firma un pupazzo di neve. Accanto al protagonista un ottimo cast: Charlotte Gainsbourg, Toby Jones, Val Kilmer, Chloë Sevigny, James D’Arcy, J.K. Simmons.
Ha già 40 anni ma non li dimostra: torna nelle sale in versione restaurata grazie a Il Cinema Ritrovato LA FEBBRE DEL SABATO SERA. New York, fine anni Settanta. Il giovane Tony Manero (lo sconosciuto, quasi debuttante John Travolta) è un bravo ragazzo senza grilli per la testa, lavora in un colorificio e vive in famiglia. Poi c’è il sabato sera: Tony è il re delle discoteche, una volta sulla pedana da ballo si trasforma, è affascinante e trascinatore, l’idolo di tutti, ragazzi e ragazze. Chissà quante volte l’avete visto in tv, ma su grande schermo è un’altra cosa! Sarà lunedì 4 dicembre al Mexico e martedì 5 al Palestrina e al Rondinella di Sesto S.Giovanni.
Sabato 2 al CinéMagenta63, la sala cinema dell’Institut Français, l’autoironico e vagamente inquietante ROCK’N ROLL. Guillaume Canet interpreta Guillaume Canet, attore e regista di successo, felice con la moglie Marion Cotillard e il suo bambino (ora sono 2 – n.d.r.): ha trovato un perfetto equilibrio tra vita privata, carriera e tempo libero. La situazione però è destinata a cambiare quando una giovane attrice gli spiega che, a 43 anni e con una vita così tranquilla, non rappresenta più un oggetto del desiderio per le donne delle giovani generazioni. Guillaume decide allora di rinverdire la sua immagine prima che sia troppo tardi, finendo però con il diventare patetico. Ci sono anche Gilles Lellouche e Fanny Ardant.
Il Beltrade proietta ogni giorno 6-7 film e documentari diversi, quelli stranieri esclusivamente in lingua originale. Ha vinto proprio ieri il Lux Prize (premio istituito nel 2007 dal Parlamento Europeo) lo svedese SAMI BLOOD. La 78enne Christina racconta la sua storia di ragazza cresciuta negli anni ’30 tra gli allevatori di renne Sami (meglio conosciuti come Lapponi) nelle terre isolate del Sàpmi, tra Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia. Un giorno decise di lasciare la famiglia per sfuggire all’emarginazione e alla discriminazione, scappare a Uppsala e lì cambiare persino nome pur di diventare una “vera svedese”. La regista Amanda Kernell estende un conflitto individuale e familiare al conflitto più generale tra la società svedese contemporanea e i modi di vivere tradizionali.
Da oggi 1° dicembre, Giornata Mondiale per la Lotta all’AIDS, il francese 120 BATTITI AL MINUTO di Robin Campillo, super premiato all’ultimo Festival di Cannes. Il titolo fa riferimento ai 120 battiti al minuto della musica pop dei primi anni 90, periodo storico in cui gli attivisti del collettivo Act-Up Paris cercavano di richiamare l’attenzione dei politici e dei media sui malati di AIDS, contrastando una società convinta che ad ammalarsi potessero essere solo omosessuali e drogati. Un film emozionante, che inizia con una presa di posizione politica e finisce con una storia d’amore. Interpretazione superba dell’argentino Nahuel Pérez Biscayart, già indimenticabile protagonista di JE SUIS A’ TOI, vincitore qui a Milano del Festival MIX 2015.
Continuano le proiezioni di altri ottimi titoli, emozionanti come lo svedese MY SKINNY SISTER, premiato a Berlino 20105, su due sorelle che decidono di combattere insieme il demone dell’anoressia; e NICO, 1988, dedicato agli ultimi anni della modella, cantante e musa di Andy Warhol. Colti e intelligenti come MANIFESTO, con Cate Blanchett impegnata in 13 monologhi dedicati alle più importanti correnti politiche e artistiche degli ultimi 150 anni. O fortemente politici, come lo spagnolo LA MANO INVISIBLE, parabola di bruciante attualità sulla precarietà del lavoro, che porta ad accettare incredibili compromessi. E il bulgaro DIRECTIONS, quasi una docu-fiction su 6 taxisti che attraversano con le proprie storie e quelle dei passeggeri le notti di Sofia.
Chiudiamo con due interessanti festival che si svolgeranno a Milano nei prossimi giorni.
L’identità di FILMMAKER è netta e riconoscibile: è un festival laboratorio aperto alle collaborazioni, interessato a scoprire e a sostenere nuovi autori, nuove forme di cinema, nuove relazioni con il pubblico. Nato nel 1980, grazie a FilmMaker hanno visto la luce le opere prime di Silvio Soldini, Alina Marazzi, Michelangelo Frammartino, Martina Parenti e molti altri. Dal 1° al 10 dicembre allo Spazio Oberdan e al cinema Arcobaleno proiezioni in anteprima, documentari e film da tutto il mondo: oltre 80 titoli, di cui 20 in prima mondiale e altri 20 in prima italiana. Inaugurazione questa sera, con l’anteprima di L’ATELIER di Laurent Cantet. Ogni giorno dalle 17 alle 24 la Casa del Pane di Porta Venezia sarà un punto d’incontro tra pubblico e autori, che potranno condividere spazi di confronto, approfondimenti e attività collaterali alle proiezioni previste durante il Festival.
Qui andiamo un po’ fuori tema, ma tant’è: il NOIR IN FESTIVAL è un festival di cinema e letteratura che ha raccolto l’eredità del MystFest di Cattolica. Giunto alla 27ª edizione, torna a Milano dal 3 al 6 dicembre (e proseguirà dal 7 al 9 a Como). Il programma sulla letteratura noir – incontri, letture, masterclass e l’assegnazione del “Premio Scerbanenco” – avrà luogo allo IULM (via Carlo Bo 7) e alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. La parte cinematografica si svolgerà in due sedi: all’Auditorium IULM saranno proiettati alla presenza di registi e/o sceneggiatori otto titoli scelti da Gianni Canova in concorso per il nuovo “Premio Caligari” al miglior film italiano di genere del 2017 e avranno luogo incontri con specialisti del genere, da Donato Carrisi a Enzo G. Castellari. All’Anteo Palazzo del Cinema saranno presentati, in lingua originale con sottotitoli in italiano, film stranieri in concorso e alcune anteprime internazionali.
E’ tutto. Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e leggere le recensioni di MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!
Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.
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