Alla scoperta di Ducktales, la nuova serie TV animata su Disney Channel dal 26 novembre 2017.
Ducktales sta per tornare.
Dicembre è un mese magico. L’atmosfera è carica di attesa ed ogni piccolo dono è fonte di gioia e sorrisi. Quest’anno le renne di Santa Claus hanno anticipato il loro arrivo e domenica 26 novembre ci faranno il primo regalo: tornerà Ducktales! La serie Tv che negli anni ‘80, con i suoi 100 episodi, è riuscita a conquistare il pubblico del Nuovo e Vecchio Continente (ed a vincere l’Emmy Award), sta per ri-debuttare sul piccolo schermo e, in contemporanea, nelle edicole.
Sintonizzandosi su Disney Channel (canale numero 613 disponibile solo su SKY), ogni domenica alle ore 19.45 – e acquistando Topolino ogni settimana – sarà possibile vivere una nuova avventura in compagnia degli scatenati Qui Quo Qua, del ricchissimo Paperon de’ Paperoni e del simpatico ma sfortunato Paperino. E se la versione animata sarà un remake in chiave moderna, quella a fumetti sarà, al contrario, inedita. D’altro canto, Ducktales ri-nasce in occasione di un anniversario importante: a 30 anni esatti dalla sua prima apparizione televisiva e, data l’occasione, era lecito che le novità fossero molte.
Vediamole.
Ducktales modifica il look.
Il cambio di millennio ha portato con sé una ventata di tecnologia e di ragazzini esigenti, Ducktales non poteva rimanere indifferente e ha deciso di imboccare questa inesplorata rotta. Se i nomi e la simpatia sono sempre gli stessi, il tratto e il temperamento di ognuno si è evoluto. I volti son più squadrati, i dettagli più evidenti (la tuba di zio Paperone si è fatta più grande), l’abbigliamento più casual (Qua indossa una felpa e ha dimenticato il cappellino nel cassetto), i “giocattoli” son fiammanti (Paperino usa addirittura lo smatphone) e, soprattutto, i protagonisti hanno un carattere più marcato (preparatevi a lasciarvi sorprendere dalle differenze tra i gemellini).
Ma, tutto ciò che da un lato è stato tolto, dall’altro è stato restituito. E quindi ecco che Paperino è divenuto ospite fisso e non è più relegato a comparsa; che i tre piccoli monelli hanno stretto amicizia con Gaia Vanderquack (la nipote di Bentina Beakley, governante di Paperon de’ Paperoni), tanto giovane quando pestifera, spericolata e maniacalmente precisa; e proprio allo zio-One viene lasciato il tradizionale abito rosso a cui siamo affezionati.
E non è finita qui.
Ducktales è una continua avventura.
Esatto. Insieme all’eccentrico zio, i piccoli non si fermeranno più. Dopo il fatidico riavvicinamento, e l’invasione del suo maniero, le loro giornate dimenticheranno la monotonia. Li attenderanno grandi manovre, viaggi intorno al mondo, caccie a tesori nascosti, sfide ad antichi nemici (ricordate Cuordipietra Famedoro?), incontri con amici di vecchia data ed altri appena conosciuti. Le risate, le situazioni rocambolesche e i guai (immaginate per chi) saranno pronti a meravigliarvi sin dalla prima puntata.
Quello di domani, sarà un episodio in cui spiccherà il cocktail di moderno e classico, tipico della nuova annata di Ducktales. Azione, colori sgargianti e un occhio di riguardo per la tradizione saranno lampanti sia nell’aspetto, sia nella meta che l’allegra comitiva raggiungerà. E una volta avvolti da quell’allure, sarà difficile anche per noi adulti tornare alla realtà.
La prima stagione di Ducktales sarà composta da 25 episodi della durata di 22 minuti ciascuno. Negli Stati Uniti il successo è stato così travolgente da confermarne una seconda serie ancor prima della messa in onda.
Siete avvisati!
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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