Recensione di Visions, il film horror in HomeVideo da agosto 2017.
Non è facile cucinare un piatto invitante con penuria di ingredienti, non lo è nemmeno confezionare un buon horror partendo da pochissima materia prima.
Ci era riuscito nel 2015 The Invitation (Karyn Kusama), incubo minimale capace di far lievitare in modo impressionante paure e sospetti, attraverso un racconto che ottimizzava sapientemente la snervante attesa, ponendola prima (e a nascondere l’assenza) dell’orrore vero e proprio.
Suo “coetaneo” è il thriller soprannaturale Visions, che nelle premesse richiama proprio quelle atmosfere e quelle dinamiche e che è diretto da Kevin Greutert (Saw 6 e 3D, Oscure Presenze), un’eterna promessa, regista di genere da “bravo ma non si applica”, confinato nel purgatorio artistico che si pone tra l’eccellenza e l’abisso.
Visions è la storia di un trauma irrisolto, quello di Eve (Isla Fisher), giovane donna che volta pagina, verso la nuova vita col bel marito David (Anson Mount), un lavoro in proprio, una casa enorme e meravigliosa tra le vigne della provincia americana. E, soprattutto, una dolce attesa.
Un quadro perfetto che solo le rituali presenze inquietanti possono turbare: crescenti segni diabolici e le apparizioni di un essere incappucciato convincono Eve di una minaccia soprannaturale che incombe su di lei e sul bambino che porta in grembo… E’ il passato che ritorna o mostri tutti nuovi?
Col suo numero esiguo di elementi, Visions prova ad imbastire un film di paura fondato sul sospetto e la paranoia, quella che stritola la sua protagonista in un fragile e per certi versi riuscito ritratto di gestante. Ansie concrete e non, timori reali o immaginari, segnali dal presente o dal futuro, la verità rimane in bilico fino alla fine, quando un film fino a quel momento scientificamente nella media si smarca dall’anonimato con un buon twist.
Si spiega così il significato di un’attesa un po’ rafferma, fatta di manifestazioni soprannaturali poco originali, parsimonia sanguinaria ed una micro riflessione sulla vulnerabilità di chi aspetta un bambino.
La piccola riscossa è decretata dal finale, sì, ma anche da qualche elemento precedente, e difficile da delineare in maniera netta: sarà l’idillio campagnolo insidiato dalle plurime minacce, l’isolamento fisico e mentale di Eve, la sua crisi a tutto tondo (personale, matrimoniale, nervosa e paranoide) e la negatività di cui è permeata la pressoché unica location della pellicola.
Ecco perché Visions si salva in corner, forse in modo più naif che ragionato, certamente più suggestivo e suggerito che concreto.
Lasciando un film cortissimo e a tratti gradevole, ma anche la sensazione che le risorse dell’horror a basso budget contemporaneo, implicito e senza sangue, eretto sullo stimolo e non sulla ricompensa, siano agli sgoccioli.
A margine, apparizioni non incisive di Jim Parsons (aka Sheldon Cooper) ed Eva Longoria.
Voto: 6/10
Luca Zanovello
n.d.r. Visions è in DVD e blu-ray su Amazon grazie a Midnight Factory dal 3 agosto 2017
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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