Thor RAGNAROK: il Dio del Tuono torna al cinema il 25 ottobre 2017 e… non è solo!
A volte ritornano. Sono più cattivi o cambiati, ma tornano. E non hanno dimenticato. Si sa, gli affari di famiglia funzionano cosi, anche su Asgard, anche se papà è Odino (Anthony Hopkins), anche se il figlio talentuoso è Thor (Chris Hemsworth) e la pecora nera è quel burlone di Loki (Tom Hiddleston). Perché per risolvere la bufera che sta per travolgere tutti, neppure una profezia sarà abbastanza. Thor RAGNAROK, il terzo capitolo della saga dedicata al Dio del tuono, arriva oggi nei cinema e promette occhi neri, fiamme e… risate in gran quantità.
Thor RAGNAROK: una sfavillante avventura
Sembra che gli eroi abbiano smesso di prendersi sul serio e il risultato fa faville. Scintille che illuminano i nostri occhi di spettatori curiosi, scintille che prendono in contropiede qualche fan nerd-issimo, scintille che abbagliano coloro alla ricerca di uno spettacolo da sabato sera. E lo spettacolo è garantito: il figlio di Odino dovrà salvare il futuro proprio, del suo popolo, finanche il nostro, e per riuscirci addiverrà a soluzioni creative, impegnative, irriverenti e da molti inaspettate.
Thor RAGNAROK: una storia ironica e irriverente
Irriverente, ecco un aggettivo che ben descrive questo episodio di Thor. Le battute sono incessanti e le allusioni pure. Alcune sono politicamente scorrette, altre sono piccantine e condiscono le situazioni più improbabili, rendendo la scena brillante – soprattutto durante il soggiorno fuori programma su Sakaar, un pianeta da rottamare, retto da un lestofante eccentrico, in cui le botte da orbi e gli incontri fortunati mescoleranno le carte e ritarderanno il rientro a casa.
E cosi Thor RAGNAROK corre veloce sul filo dei suoi 147 minuti di durata che mai si fanno sentire.
Thor RAGNAROK: un inno ai legami sinceri
Il lungometraggio diretto da Taika Waititi è un’iniezione di buon umore e di buoni propositi. Gli amici, la famiglia, le vecchie promesse, le alleanze, il bene della comunità, fanno da padroni senza bisogno di noiose e prolisse spiegazioni o flashback a tambur battente. E ti puoi godere lo sgangheratissimo viaggio persino senza ricordare i dettagli del passato e/o notare i ripetuti rimandi a racconti andati, disseminanti lungo l’intero percorso. E di questa leggerezza siamo grati agli sceneggiatori di Marvel.
Thor RAGNAROK è un distillato di evasione, puro godimento per occhi e orecchie. Esatto anche l’udito ne esce soddisfatto grazie ad una serie di hit rock che caricano tanto i protagonisti, pronti allo scontro, quanto noi in platea, bramosi di goderci la resa dei conti. È inutile negarlo, alla fine, non era questo ciò che ci aspettavamo. Nessun dramma nonostante l’imminente apocalisse, ma un film che pare un azzardo per quanto dirazzi dal seminato e colga alla sprovvista. E la domanda sorge spontanea: il legame con il pubblico si rinsalderà e il passaparola attirerà nuovi occhi famelici di supereroi, che non si tirano indietro difronte ad una scazzottata dopo una birra di troppo, oppure sarà ora di pensare al pre-pensionamento?
Thor RAGNAROK: se lo vedessimo a Lucca?
Thor RAGNAROK approda nei nostri cinema il 25 ottobre e mercoledì 1 novembre aprirà l’edizione 2017 di Lucca Comics & Games. Sino ad allora l’unica domanda da porsi è se Hela, la Dea della Morte (col volto di Cate Blanchett), avrà i giorni contati oppure riuscirà a sconfiggere Thor e la sua squadra ineguagliabile. In attesa di trovare tutte le risposte, potete consolarvi col trailer italiano.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”