Come ogni venerdì ecco le segnalazioni dei film proiettati nei prossimi giorni a Milano in lingua originale, a beneficio di stranieri, studenti e dei tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani.
Ieri è uscito uno dei film più attesi dell’anno, distribuito in un numero incredibile di sale in versione 2D, 3D e Imax: BLADE RUNNER 2049, diretto da Denis Villeneuve, séguito del celeberrimo capolavoro di Ridley Scott del 1982 e ambientato 30 anni dopo. Il cacciatore di androidi fuggitivi Agente K è Ryan Gosling, all’altezza del suo illustre predecessore Harrison Ford, qui co-protagonista. Lo troviamo in lingua originale nelle sale UCI – Bicocca tutti i giorni, Certosa, Gloria, Milanofiori e Pioltello solo mercoledì 11 – all’Anteo e al Plinius.
Lunedì 9 il Centrale propone L’INGANNO (The Beguiled) tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Cullinan. Ambientato durante la Guerra di Secessione, narra di un soldato sudista ferito che si rifugia in un “collegio per signorine”, dove viene amorosamente accudito dalla direttrice e dalle allieve, scatenando ben presto invidie e gelosie. Grazie alla sensibile regia di Sophia Coppola, sia Colin Farrell che Nicole Kidman e Kirsten Dunst riescono a reggere bene il paragone con Clint Eastwood, Geraldine Page e Elizabeth Hartman, protagonisti del precedente, del tutto differente adattamento LA NOTTE BRAVA DEL SOLDATO JONATHAN diretto nel 1971 da Don Siegel.
Per tutto il mese di ottobre il CinéMagenta63 – la sala proiezioni dell’Institut Français – dedica una rassegna alla grande Isabelle Huppert. Sabato 7 L’AVENIR (Le cose che verranno) per il quale Mia Hansen-Løve ha vinto l’Orso d’Argento 2016 alla Regia. Huppert interpreta un’insegnante di filosofia amatissima dai suoi allievi, molto presa dal suo lavoro e dalle cure familiari. Quando i figli partono per una specializzazione all’estero, la madre malatissima all’improvviso muore e il marito la lascia, lei si trova, dopo tanti anni, inaspettatamente libera, con tutta un’estate per riflettere sul futuro. Ingresso con la Carte de Membre (50 euro, valida per tutte le attività, il cinema e i prestiti alla mediateca) o con la CinéCarte da 20 euro, per vedere 4 film da soli o in compagnia.
Per la rassegna SOUND & MOTION PICTURES lunedì 9 all’Anteo, martedì 10 all’Arcobaleno e giovedì 12 al Mexico sarà proiettato APPUNTAMENTO AL PARCO (Hampstead) di Joel Hopkins. Diane Keaton interpreta una squattrinata vedova americana che vive a Londra nell’elegante quartiere di Hampstead. Conosce un burbero senzatetto (Brendan Gleason) che da 17 anni vive come un selvaggio in una baracca nel parco davanti a casa; e ora vogliono cacciarlo anche di lì. Insieme nella battaglia contro gli speculatori edilizi, i due trovano inaspettatamente l’amore.
Alla Cineteca Spazio Oberdan arriva MEDEAS (2013) opera prima di Andrea Pallaoro, giovane regista italiano che vive e lavora negli Stati Uniti, che ribalta al maschile il mito greco di Medea. Nella provincia rurale americana Ennis, allevatore dedito esclusivamente al lavoro e alle prese con la siccità, trascura la moglie sorda Christina, che lo tradisce, e i loro cinque figli che stanno crescendo con la voglia di fuggire. La situazione già grave non fa che peggiorare, finché non si trasforma in tragedia. Domenica 8 il regista sarà presente in sala.
A cinquant’anni esatti dalla scomparsa (9 ottobre 1967) parte la rassegna QUE VIVA EL ”CHE’‘, che vuole celebrare la figura leggendaria di Ernesto Che Guevara. Particolarmente interessante il documentario MI HIJO EL CHE (1985) del grande regista argentino Fernando Birri. E’ un’intervista all’ormai 85enne Ernesto Guevara Lynch, che racconta il figlio con immagini della sua infanzia ed esplorando la sua memoria, ricordando l’uomo e il figlio prima che diventasse la figura mitica che tutti conoscono.
Sempre alla Cineteca prosegue la rassegna JEANNE MOREAU: UN’ICONA DEL CINEMA. 11 i film proposti, tra i non doppiati potremo vederla come una delle comari in FALSTAFF (1965), di e con Orson Welles, e in una delle pietre miliari del cinema francese: accanto a Jean Gabin e Lino Ventura è l’entreneuse che mette fine alla carriera di due amici gangster in GRISBI (1954) di Jacques Becker.
Il MIC-Museo Interattivo del Cinema presenta la rassegna ROBERT MITCHUM, IL TEMERARIO, dedicata a uno dei più grandi attori di Hollywood, e primo degli antidivi, a 100 anni dalla nascita e a 20 dalla morte. Molti film sono proposti doppiati, per fortuna sarà in versione originale quella che è forse la più grande interpretazione della sua carriera: è il terribile predicatore Powell in LA MORTE CORRE SUL FIUME (The Night of the Hunter, 1955), unica (purtroppo) regia del grande attore inglese Charles Laughton, dall’omonimo romanzo di Davis Grubb.
Un altro grande classico: BLOW-UP (1966) è il primo film di Michelangelo Antonioni girato in lingua inglese, tratto da un racconto dell’argentino Julio Cortázar. A Londra un fotografo di moda (David Hemmings) crede di aver visto – e fotografato – un omicidio. Cerca di arrivare alla soluzione del mistero, ma non ci riesce. La realtà ha molte facce, persino l’evidenza, persino un’immagine impressionata su lastra possono essere negate. Viene riproposto lunedì 9 al Mexico e martedì 10 al Palestrina nella versione restaurata a cura di Cineteca di Bologna, Istituto Luce e Criterion. Ampia scheda alla pagina dedicata de Il Cinema Ritrovato.
Il cinema Beltrade di via Oxilia continua a proporre quotidianamente 5-6 titoli differenti, alcuni italiani, quelli stranieri tutti rigorosamente in lingua originale. In questo momento non so se questa settimana ci saranno novità, ma è comunque presente una serie di film veramente notevoli, come il documentario KOUDELKA FOTOGRAFA LA TERRA SANTA (Koudelka Shooting Holy Land) del giovane israeliano Gilad Baram, girato tra il 2012 e il 2015 al seguito di un grande fotografo della Magnum, il 78enne Joseph Koudelka. Gli scatti in in bianco e nero si alternano a spezzoni filmati a colori a Gerusalemme Est, Hebron, Ramallah, Betlemme e nei numerosi insediamenti israeliani dislocati lungo il confine.
Alcuni film dalle troppo spesso trascurate cinematografie dell’Europa orientale: dalla Slovacchia il feroce THE TEACHER, ambientato a Bratislava nel 1983, ispirato ad una storia vera. Un’insegnante di lettere alle medie, in cambio di buoni voti, estorce favori ai genitori degli allievi, dalla messa in piega alle visite mediche alle riparazioni in casa. Finché qualcuno si ribella, ma liberarsene non sarà un’impresa facile.
Dalla Bulgaria il tragico, a tratti surreale GLORY. NON C’E’ TEMPO PER GLI ONESTI. Un manovale delle ferrovie trova sui binari una borsa pieno di soldi e la riconsegna; diventa una specie di eroe nazionale e il Ministro dei Trasporti in persona lo premia con un orologio, in cambio del suo vecchio Glory. L’orologio nuovo si rompe subito, e per recuperare il vecchio, prezioso dono di suo padre, il povero Tsanko si deve scontrare con la più stolida delle burocrazie.
Dalla Romania la divertente commedia 2 BIGLIETTI DELLA LOTTERIA. Un meccanico sull’orlo del fallimento e appena lasciato dalla moglie vince 6 milioni di euro alla lotteria; ma non trova più il biglietto. Parte allora con due amici alla ricerca del biglietto forse rubato, in un viaggio che li metterà in contatto con chiaroveggenti, imprenditori dalla dubbia professione e aspiranti cantanti.
Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e magari leggere le recensioni di MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!
Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.
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