L’attrice britannica Helen Mirren è stata protagonista di una delle Conversation del Toronto International Film Festival 2017.
DAME HELEN MIRREN
Nel panorama delle stelle della settimana arte ce n’è una, nata col nome di Elena Vasil’evna Mironova (il papà era russo), che da sei decadi calca il palcoscenico con immenso successo. Ha sedotto il pubblico di ogni dove con le sue interpretazioni shakespeariane, che dal teatro ha portato anche su grande schermo, vincendo addirittura due volte (in pochi detengono questo record) il premio della Giuria di Cannes per la migliore performance femminile. Su Internet Movie Database le sono stati accreditati 127 ruoli, ha ricevuto 39 nomination a importanti riconoscimenti e la sua casa deve aver solide mensole per sorreggere i numerosi premi vinti – tra cui, per citarne alcuni, l’Oscar® per The Queen, i 3 Golden Globe, i 4 BAFTA, i 4 Screen Actor Guild Award, i 4 Emmy (il più prestigioso premio della televisione), la Coppa Volpi, il Tony Award e l’Olivier Award (i più importanti riconoscimenti teatrali, rispettivamente di Nuovo e Vecchio Continente). La signora è britannica, nel 2003 è diventata Dama ed è nota mondialmente come Helen Mirren.
THE LEISURE SEEKER
Dame Helen Mirren, ha incantato pochi giorni orsono il Lido al fianco di un’altra leggenda del cinema, Donand Sutherland, nel primo film in lingua inglese girato da Paolo Virzì, The Leisure Seeker. Un on the road, trasposizione dell’omonimo romanzo di Michael Zadoorian, con protagonisti Ella e John, due persone sposate e complici da una vita, che decidono di non attendere la fine (peraltro impietosa a causa della malattia) ma di tornare on the road per intraprendere un ultimo viaggio liberatorio. In molti parlano già Academy. In attesa di scoprire tra qualche mese se le Nomination daranno ragione ai rumor, ci concentriamo oggi su Toronto, dove il lungometraggio si sta confrontando col pubblico del TIFF 2017.
IN CONVERSATION WITH…
In questa corniche, l’attrice è stata ospite di una delle Conversation del weekend. Ieri, ha ripercorso la sua strabiliante carriera nata da una folgorazione giovanile per Shakespeare, dopo aver visto l’Amleto recitato da una compagnia amatoriale. Trasportata da una forza a dir poco irresistibile, dal potere di quei drammi, lei che non aveva neppure la televisione a casa, ed era lontana anni luce dal mondo dello spettacolo, iniziò a leggere la produzione completa del genio di Stratford-upon-Avon e, poco dopo, scoprì il Youth National Theatre, l’unica “scuola” di recitazione che frequentò e che la lanciò – grazie alle critiche positive della sua Cleopatra.
Con lo scopo di diventare la più grande attrice teatrale di tutti i tempi, una sorta di nuova Eleonora Duse, la giovane rimase per lungo tempo aggrappata all’idea di dover conquistare bene Shakespeare prima di addentrarsi nel mondo del piccolo e grande schermo. Non stupisce quindi che il suo successo planetario, in TV e al CINEMA, sia avvenuto relativamente tardi, ed esattamente dopo i Quaranta, ossia quando le predisse una chiromante moltissimi anni prima.
Tra le poche ad aver portato sullo schermo non una ma due regine, sia Elisabetta I che Elisabetta II, la Mirren è una delle artiste più versatili e amate dal pubblico. Nell’impossibilità di esplorare nel dettaglio la sua filmografia, ricordiamo che l’hanno diretta registi come Peter Greenaway (Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante), Robert Altman (Gosford Park), Sidney Lumet, Stephen Friars (The Queen – La Regina) John Madden (Il Debito), Sean Penn (La Promessa). Ha spaziato dal dramma alla commedia, sino all’action. E vederla in Red 2, o nel recente Fast & Furious 8, ce l’han resa ancora più simpatica.
Nell’ora di Conversation non ha condiviso solo le origini (dagli avi in Russia al cambio del cognome da bimba) e gli esordi, ma ha anche risposto alle domande arrivate via Twitter e non ha dimenticato di svelare aneddoti (dalle scene da tagliare suggerite ad Altman, di cui dopo lei stessa ha sentito la mancanza, sino alla sala TV per non perdere il Super Bowl allestita sul set dal marito, utilizzata invece dai collaboratori per vedere le ultime avventure della serie TV in cui lei era protagonista). Il tempo è volato. E ora, in attesa di vederla ad inizio 2018 nelle sale italiane, chiudiamo proprio con una delle prime clip tratte dal film di Virzì.
Vissia Menza
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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