Come ogni settimana anche oggi segnaliamo i film in lingua originale che saranno proiettati a Milano nei prossimi giorni: articolo dedicato a stranieri, studenti e ai tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani (che troppo spesso ignorano l’uso corretto dei congiuntivi).
Partiamo come sempre dalle sale del circuito UCI: come ampiamente previsto prosegue il successo di SPIDER-MAN: HOMECOMING. Il liceale Peter Parker (Tom Holland), dopo aver partecipato alla guerra tra Avengers accanto a Tony Stark (Robert Downey jr.), non si rassegna ad essere solo l’amichevole supereroe di quartiere. E si trova un nuovo nemico da combattere, un mercante d’armi senza scrupoli: l’Avvoltoio (Michael Keaton). Al Bicocca 2 proiezioni al giorno, 3 domenica 23; mercoledì 26 e giovedì 27 al Certosa, Milanofiori e Pioltello, al Gloria solo mercoledì 26.
La rassegna SOUND&MOTION PICTURES presenta una variazione al programma: anziché “Aspettando il re” lunedì 24 all’Anteo, martedì 25 all’Arcobaleno e giovedì 27 al Mexico ci sarà con orari differenti CIVILTA’ PERDUTA (The Lost City of Z). E’ la biografia di Percy Fawcett, l’ultimo dei grandi esploratori vittoriani ad avventurarsi per lande inesplorate confidando in poco più di un machete, una bussola e una determinazione pressoché sovrumana. Regia di James Gray, magnifica interpretazione di Charlie Hunnam, quasi irriconoscibile Robert Pattinson in un ruolo collaterale.
Un salto indietro di molti decenni al cinema Palestrina, dove fino a mercoledì 26 è presentato il terzo dei capolavori restaurati della rassegna di Lab80 LA GIOSTRA DELLE PASSIONI, dedicata al regista franco-tedesco Max Ophuls. LE PLAISIR (Il piacere, 1952) è basato su tre racconti di Guy de Maupassant pubblicati nel 1881, tra cui il suo più celebre e amato: La Maison Tellier. Che sarebbe poi un bordello, la cui tenutaria e “pensionanti” vengono invitate alla prima comunione di una nipotina, con la famiglia del tutto all’oscuro della loro professione. A contatto con quel clima sereno e idilliaco le ragazze ricordano la loro infanzia.
Lunedì 24 il Centrale di via Torino proporrà ben 3 titoli.
IL SALE DELLA TERRA di Wim Wenders è un documentario/capolavoro, o meglio, un grande film d’arte. Il fotografo brasiliano Sebastião Salgado è l’ultimo esploratore partito alla scoperta del mondo non ancora toccato dalla moderna civiltà. Accompagnato dal figlio Juliano e dal regista, il 70enne Salgado si avventura un’altra volta in luoghi incontaminati e meravigliosi.
Il francese IO DANZERO’ racconta la storia della danzatrice e coreografa americana Loïe Fuller, ammiratissima da Toulouse Lautrec e Rodin, che nella Parigi degli anni tra 800 e 900 creò uno stile di danza personalissimo e affascinante. Qui un documento d’archivio prezioso, anche se dura solo un minuto: la “Serpentine Dance” di Loïe Fuller immortalata nel 1897 dai Fratelli Lumière. La protagonista è interpretata dalla performer, cantante e dj Soko, all’epoca compagna di Kristen Stewart (ogni tanto scuserete un po’ di gossip), mentre nel ruolo della rivale Isadora Duncan c’è l’appena 18enne ma valida Lili Rose Depp, figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis.
Lo schermo non è grandissimo, ma sarà ugualmente godibile WONDER WOMAN di Patty Jenkins, protagonista l’eroina DC Comics interpretata da Gal Gadot. Ambientato tra una mitica antica Grecia dominata dagli dei dell’Olimpo e la Prima Guerra Mondiale, ha una trama decisamente interessante, forse proprio perché meno “testosteronica” dei film di supereroi a cui siamo abituati.
Alla Cineteca Spazio Oberdan titoli impegnativi.
Che cosa contiene la memoria dello smartphone di un rifugiato? E’ la domanda a cui prova a dare una risposta il documentario spagnolo DISTRICT ZERO, raccontando la quotidianità di un piccolo negozio di cellulari situato in uno dei più grandi campi profughi del mondo: Zaatari in Giordania, che accoglie circa 90.000 persone, soprattutto esuli siriani.
A 10 anni dalla scomparsa, la rassegna OMAGGIO A INGMAR BERGMAN presenta vari titoli tra cui SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE. Protagonisti sono alcuni personaggi riunitisi in una villa e legati fra loro da complicati intrecci amorosi. A reggere i fili della situazione la proprietaria della casa, che arriva ad usare filtri magici per portare avanti i suoi piani. Particolarmente interessante, perché la copia proiettata presenta alcune scene in precedenza eliminate dalla censura italiana.
Al Pac (Padiglione d’Arte Contemporanea in via Palestro) prosegue fino all’11 settembre la mostra AFRICA: RACCONTARE UN MONDO. In parallelo la vicina Cineteca presenta l’omonima rassegna di 20 film di autori africani o dedicati all’Africa. Da non perdere, tra gli altri, la prima milanese di un film di Mika Kaurismäki, fratello documentarista, trasferitosi da anni in Brasile, del celebre Aki. MAMA AFRICA (2011) è il ritratto intenso e appassionato della cantante ed attivista sudafricana Miriam Makeba.
Il CineWanted, l’ottima saletta di via Tertulliano 68, si è specializzato in documentari biografici e d’arte, e anche nei prossimi giorni presenterà due titoli al giorno, protagonisti da David Lynch a Maurizio Cattelan, da Peggy Guggenheim a Heronymus Bosch, da Robert Doisneau a Patti Smith. Ben 2 quelli dedicati allo street artist Banksy: il già più volte visto documentario Hbo BANKSY DOES NEW YORK e la novità EXIT THROUGH THE GIFTSHOP, presentato a Cannes e candidato all’Oscar 2011, di cui il celebre artista di Bristol è – forse, perché con lui non si può mai essere sicuri – il regista.
Al cinema Beltrade di via Oxilia 10 tra i 5-6 film proiettati ogni giorno per ora nessuna novità, ma un bel ritorno: l’australiano TANNA, candidato all’Oscar 2016 per il Miglior film straniero. In una società tribale del Pacifico un ragazza si innamora del nipote del capo tribù. Quando una guerra fra gruppi rivali si inasprisce, viene promessa in sposa ad un altro uomo come parte di un accordo di pace. I due innamorati fuggono, rifiutando il destino imposto alla ragazza. Dovranno però scegliere fra le ragioni del cuore e il futuro della loro tribù, mentre gli abitanti del villaggio lottano per preservare la loro cultura tradizionale. Questa sorta di “Romeo e Giulietta a Vanuatu”, oltre ad essere un gran bel film, ha la caratteristica di essere il primo mai girato in lingua bislama.
Tutto un’altro oceano è quello silenzioso e pacificato del messicano ALAMAR, poetico racconto dell’estate magica e indimenticabile che un bambino di 5 anni di madre italiana passa in mezzo alla natura, insieme con il padre di etnia maya e il nonno pescatore, sulla barriera corallina di Banco Chinchorro.
Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e magari leggere le recensioni di MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!
Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.
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