Recensione di The War – Il Pianeta delle Scimmie, il potente film di Matt Reeves con un irraggiungibile Andy Serkis.
Ho visto The War – Il Pianeta delle Scimmie. Ho visto la guerra sulla Terra. Ho visto gli esseri umani dimenticare se stessi e combattere contro lo specchio dei propri demoni. Ho visto l’amore per la famiglia far vacillare rettitudine e buone intenzioni. Ho visto un film epico, straordinario. The War è la sorpresa di questa estate 2017, è il coronamento di una trilogia riuscita, è il punto più alto del cinema di fantascienza degli ultimi tempi. Sfrutta la tecnologia per toccarci dentro, per rendere l’esperienza immersiva, totalizzante, memorabile e ci convince che l’Oscar® ad Andy Serkis sia vicino.
E GUERRA FU
The War – Il Pianeta delle Scimmie si apre con un’incredibile imboscata, una scena di guerra potente, travolgente, realistica che ci catapulta in quel mondo che avevamo lasciato inquieto e irrisolto. Un mondo in cui la presunzione umana ha portato alla distruzione; in cui si lotta per la sopravvivenza con obiettivi sempre nuovi; in cui (forse) non c’è più una via d’uscita. Immediatamente facciamo il tifo per la parte che dovrebbe essere avversa. Nella nostra specie non ci vogliamo identificare: sono tutti impulsivi e accecati dall’odio. Siamo alla ricerca di regole, nobiltà d’animo, di un futuro fatto di speranza. La bramosia di potere che aleggia nell’aria ci induce quindi a schierarci con chi dovrebbe esserci nemico. I ruoli s’invertono e l’unico possibile leader diventa Cesare.
UN SOLO CONDOTTIERO
Cesare è oramai leggenda, si impegna a protegge i suoi e non è alla ricerca dello scontro. Pondera e media. Sino a quando non sarà colpito nel profondo, nell’anima, in casa sua. L’ira e la sete di vendetta prenderanno il sopravvento. Esiterà ma la sua natura rimarrà integra, complici degli amici più unici che rari. L’evoluzione si tramuterà in rivoluzione e, forse, si giungerà ad un epilogo.
Cesare è Andy Serkis, l’attore che ha fatto della motion capture il suo fiore all’occhiello. E oggi ci offre una performance eccezionale, ben oltre le aspettative. Dà fiato e forza a Cesare. Lo rende vero e tangibile. È impossibile dimenticare il suo sguardo. È impossibile non trasformarlo in un eroe. È impossibile non sentire quella guerra interiore, personale e globale, un po’ anche nostra.
MODERNI DRAMMI
A ricordarci le umane nefandezze c’è Woody Harrelson nei panni di un Colonnello delirante, incline allo sterminio di chiunque si frapponga tra lui e i suoi folli progetti. Nella convinzione sia lecito venir meno alla propria umanità per “salvare” la razza, schiavitù e campi di lavoro divengono realtà. A vedere truppe intruppate e soldati anestetizzati, i parallelismi con l’ancor vicino 1900 diventano inevitabili e il fastidio verso gli attuali tempi bui quasi insopportabile.
The War – Il Pianeta delle Scimmie sa toglierci il respiro, tenerci attenti e farci scordare spazio e tempo. La sua durata (di 143 minuti) non conta. La storia è in perfetto equilibrio. Il bene e il male si cercano, incontrano e affrontano come nei migliori racconti. Il regista (per la seconda volta Matt Reeves) ci indica – senza imporsi – dove guardare e cosa non dimenticare. Non rinnega l’anima Blockbuster e neppure i principi dell’ottima fantascienza, quella che ci ha regalato capolavori impermeabili allo scorrere delle decadi.
PREZIOSI EQUILIBRI
Allora ecco che The War – Il Pianeta delle Scimmie, con grazia e con passione, ci prende per mano e porta con sé in questo intenso e importante viaggio. Senza lasciarci mai indietro, ci fa vedere con i suoi occhi quel mondo di celluloide in cui è riflesso il nostro presente. Alterna tensione a riflessione. Non ci scuote, ci rapisce soltanto e alla fine ci conquista totalmente, senza riserve.
The War – Il Pianeta delle Scimmie è in sala da giovedì 13 luglio. Non è necessario conoscere i precedenti episodi, o essere fan della serie del 1974. Basta varcare la soglia del cinema e aver voglia di provare stupore.
E chissà se in un futuro non troppo lontano l’uomo dovrà davvero perdere la parola per ricominciare ad osservare e dare il meglio di sé.
Vissia Menza
n.d.r. a questo link trama, cast e ultimissimo trailer di The War, a seguire il trailer ufficiale
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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