Film in lingua originale a Milano da venerdì 30 giugno

Come ogni settimana anche oggi segnaliamo i film in lingua originale che saranno proiettati a Milano nei prossimi giorni: articolo dedicato a stranieri, studenti e ai tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani. Con l’estate la proposta si è ridotta, ma cercando bene qualcosa si trova, di buono e anche di ottimo.

Film in lingua originale a Milano da venerdì 30 giugno/1

Ancora WONDER WOMAN? Ebbene sì, dal 1° giugno l’eroina della DC Comics – la bella amazzone Diana interpretata da Gal Gadot, che passa dall’antica Grecia alla Germania della Prima Guerra Mondiale – imperversa sugli schermi di tutto il mondo. Film divertente e ben fatto, con una buona trama e un ottimo cast, lo potete vedere anche in v.o. ogni giorno all’Uci Bicocca.

Solo mercoledì 5 luglio in tutte le sale Uci – Bicocca, Certosa, Gloria, Milanofiori e PioltelloCODICE UNLOCKED. La grintosa Noomi Rapace interpreta l’agente della Cia che riesce ad estorcere informazioni ad un terrorista su di un attentato. Ma scopre che chi dovrebbe fermarlo non ne ha nessuna intenzione. Cast di lusso: Toni Collette, John Malcovitch, Michael Douglas, Orlando Bloom, risultato così così.

Da giovedì 6 sbarca al Bicocca – e di sicuro resterà per un bel po’ qui e nelle altre sale della catena – SPIDERMAN HOMECOMING. Il liceale super-eroe della Marvel interpretato da Tom Holland, apparso in poche ma indimenticabili scene in CAPITAN AMERICA: CIVIL WAR, torna in un film tutto suo. Al suo fianco il suo mentore Tony Stark (Robert Downey jr.) e l’affascinante zia May (Marisa Tomei).

Film in lingua originale a Milano da venerdì 30 giugno/2

Per la rassegna SOUND&MOTION PICTURES lunedì 3 all’Anteo, martedì 4 all’Arcobaleno e giovedì 6 al Mexico THE DINNER. Due coppie di genitori – Richard Gere e Laura Linney, Steve Coogan e Rebecca Hall – si trovano a cena per discutere dei loro figli adolescenti: grandi amici, hanno compiuto un crimine gravissimo, ma non sono stati identificati; ora bisogna decidere che cosa fare. La trama vi ricorda qualcosa? Certo, il film è tratto dal romanzo di successo dell’olandese Herman Koch uscito in Italia come LA CENA da cui Ivano de Matteo ha tratto nel 2014 I NOSTRI RAGAZZI, con Alessandro Gassmann e Luigi Lo Cascio.

All’Eliseo THE CHILDHOOD OF A LEADER, ispirato al racconto del 1939 di Jean-Paul Sartre L’INFANZIA DI UN CAPO (che fa parte del volume IL MURO). Inizia a Parigi nel 1918: protagonista è un bambino di 10 anni, figlio di una donna insoddisfatta (Bérénice Béjo) che si è buttata sulla religione e di un diplomatico americano (Liam Cunnigham), molto occupato nella stesura del trattato che porrà fine alla Prima Guerra Mondiale. Seguiamo il piccolo Prescott nella sua crescita, in una sorta di romanzo di formazione al contrario: gli avvenimenti che lo circondano non sono che il simbolo del male del fascismo che di lì a poco infetterà l’Europa. Premiato al Festival di Venezia 2015, finalmente è distribuito in Italia esclusivamente in v.o.

Il 3, 4 e 5 luglio al Palestrina SANS LENDEMAIN (Tutto finisce all’alba) capolavoro del cinema francese diretto nel 1939 dall’esule tedesco Max Ophuls, proposto in edizione restaurata da Lab80. Edwige Feuillère interpreta una giovane vedova con un bambino, che per mantenersi finisce per fare la spogliarellista in un locale di Montmartre. Ritrova per caso un medico, suo antico grande amore, e fa di tutto per nascondergli la sua attuale, triste condizione.

Film in lingua originale a Milano da venerdì 30 giugno/3

Arriva alla Cineteca Spazio Oberdan il documentario ROBERT DOISNEAU, LA LENTE DELLE MERAVIGLIE che, grazie ad un ricco archivio di immagini inedite, interviste ai suoi amici “complici” e rarissimi video di repertorio, ci regala lo straordinario ritratto di uno dei più grandi fotografi del XX secolo.

In parallelo LA PARIGI DI ROBERT DOISNEAU, rassegna di film capolavoro girati e ambientati negli anni 50-60, tra cui in v.o.: I 400 COLPI di François Truffaut (1959, il primo dedicato ad Antoine Doinel) e PECCATORI IN BLUE JEANS di Marcel Carné (1958, storia di giovani amori folli e disperati). Di Jean-Luc Godard FINO ALL’ULTIMO RESPIRO (con Jean Paul Belmondo e Jean Seberg, vincitore a Berlino 1960) e DUE O TRE COSE CHE SO DI LEI (1966, dove LEI non è la protagonista Marina Vlady, ma la città moderna con le sue alienazioni); e il rarissimo PARIS NOUS APPARTIENT di Jacques Rivette (1961, dove Rivette, Chabrol e Godard interpretano i ruoli di giovani intellettuali in cerca della verità sulla morte di un amico, forse vittima di un omicidio politico).

Quest’anno la Cineteca di Milano compie 70 anni e ogni mese offre un film a ingresso libero ai possessori della tessera Cineteca70. Lunedì 3 luglio sarà la volta di SUSANNA (Bringing up Baby), travolgente commedia comica del 1938 di Howard Hawks. Cary Grant è un serissimo professore di paleontologia, specialista in dinosauri, che sta per sposare la sua incolore segretaria, Katharine Hepburn un’eccentrica ragazza della buona società (affezionata proprietaria di un leopardo di nome Baby) che manda all’aria tutti i suoi progetti. Imperdibile!

Film in lingua originale a Milano da venerdì 30 giugno/4

Al Beltrade, cinemino parrocchiale di via Oxilia, non ci sono per qualche giorno film nuovi ma continuano le proposte di qualità, tutti i giorni 5 o 6 film e documentari rigorosamente in lingua originale, proiettati con orari a rotazione. Ad esempio questi 3 film asiatici.

Il cartone animato YOUR NAME di Makoto Shinkai è uno dei più grandi successi del cinema giapponese. Mitsuha, ragazza che vive a Itomori, sogna di essere un ragazzo che vive a Tokyo. Taki, ragazzo di città, sogna a sua volta di essere una ragazza in un paesino tradizionale in montagna. Presto scoprono che l’esperienza di vivere l’uno nel corpo dell’altro può essere reale: ora si tratta di incontrarsi.

Il premiatissimo film filippino del 2013 METRO MANILA racconta di una famiglia che fugge dalla miseria delle risaie del nord delle Filippine nella megalopoli di Manila, alla ricerca di un futuro migliore. Questa si rivela però una giungla addirittura peggiore, e presto la dura vita della metropoli soffoca sogni ed aspettative.

Il coreano LA COLLINA DELLA LIBERTA’ è una delicata e ironica storia d’amore epistolare tra un’insegnante coreana e un collega giapponese che anni prima le chiese di sposarlo. Lei rifiutò ma ora riceve da lui delle lettere: che però sono cadute per terra e le pagine si sono mescolate, e non sarà facile venire a capo della cronologia.

Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e magari leggere le recensioni su MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!

Marina Pesavento

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