è giovedì, ci attende l’ultimo film del cineforum di questa stagione, Amore e Inganni di Whit Stillman, accorriamo amareggiati per la conclusione di un appuntamento settimanale così tanto amato, ognuno la sua poltrona, gli stessi visi, i commenti animati di un pubblico preparato prima e dopo la proiezione, ne sento già la nostalgia
ahimè
come trascorreremo i nostri prossimi giovedì
la locandina ci trasporta nell’Inghilterra del ‘700 tra carrozze, abiti eleganti, cappelli importanti, guanti, mantelli, merletti, ci accomodiamo in sala, la luce se ne va e in men che non si dica ci ritroviamo a Langford al cospetto della splendida Lady Susan rimasta improvvisamente vedova ma già in cerca di marito, una figlia timida da sistemare e un piano da portare a compimento
l’attenzione richiesta è alta e messa a dura prova da intrecci e macchinazioni, cambi di sede, nomi complessi e grovigli di parentele, fratelli figli cognate amici, uno via l’altro, i sentimenti accavallati, fatico a stare al passo nonostante il ritmo lento, mi pare di essere a teatro
la sceneggiatura è impeccabile, peraltro, il cast eccellente, la ricostruzione degli ambienti e degli abiti fedele, il pubblico presente e perfino quello assente ne sono ammaliati, in sala gli spettatori siedono attenti, c’è chi elogia i costumi, chi gli arredi, una menzione speciale va a un colino da tè, una chicca, gli occhi di tutti sprizzano la gioia più sincera, sento alcuni bisbigliare che vorrebbero essere nati in quel periodo per potersi unire a tal nobile dialogare, altri diventerebbero maggiordomi pur di far parte di quel mondo, mentre una voce fuori dal coro preferisce i giorni nostri poichè teme corsetti e abiti troppo stretti in vita
ah, quanti pareri diversi
tra i tanti personaggi Lady Susan, interpretata magnificamente da Kate Beckinsale, svetta su tutti, stratega del proprio fascino segue le orme tracciate da una Jane Austen poco più che ventenne nel suo racconto epistolare Lady Susan da cui il film prende spunti
all’improvviso sento un brusio, mi giro di qua e di là, qualcuno bisbiglia qualcosa nell’orecchio del vicino, qualcun altro è visibilmente irrequieto, altri si assopiscono, i colpi di scena sono così impercettibili, i dialoghi impegnativi, ah come vorrei gustarmeli in lingua originale, cerco di immaginarmi quell’accento britannico che darebbe un tono più vero alla storia, cerco di sentire fonemi e inflessioni eleganti, invano, mi sto innervosendo, tamburello i piedi sul pavimento, apro e chiudo gli occhi con energia, combatto un attacco di sonno, vorrei una storia più briosa e stimolante, la mia mente vorrebbe volare alto, cerca di decollare ma non le riesce, provo a dedicarmi agli arredi e agli abiti con poco slancio, fatico ad arrivare alla fine del film sveglia
torna la luce, giro il capo alla mia destra in cerca di un commento e vedo la mia vicina assopita, la chiamo, si sveglia e mi guarda stranita
Elisa Bollazzi
n.d.r. il DVD del film Amore e Inganni dal mese di aprile è disponibile su Amazon
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection
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