Recensione del film Guardiani Della Galassia Vol.2, al cinema dal 25 aprile 2017.

Il poster del film GUARDIANI DELLA GALASSIA Vol.2

Il poster del film GUARDIANI DELLA GALASSIA Vol.2

Basterebbe la sequenza iniziale di Guardiani Della Galassia Vol.2 per farci uscire dal cinema gaudenti e felici come bambinoni dopo una giornata alle giostre: un mostro dallo spazio profondo, pieno di denti e di tentacoli, accerchiato dallo spavaldo Peter Quill aka Star-Lord (Chris Pratt), dal procione antropomorfo Rocket (voce originale di Bradley Cooper), la mutante Gamora (Zoe Saldana) e il gigantesco Drax (Dave Bautista). Mentre il combattimento infuria, uno spensierato Baby-Groot (voce di Vin Diesel) trotterella schivando i colpi e accennando passi di danza a tempo dell’attesissimo e sempre più nostalgico “Awesome Mixtape vol.2”.
E’ racchiusa qui l’essenza della saga dei Guardiani, che prosegue in un sequel densissimo, nuovamente affidato all’ex Troma-kid James Gunn. Esaltando e dissacrando in egual misura le logiche e le dinamiche da cinecomic, Guardiani Della Galassia Vol.2 recupera con ironia e la perfetta dose di scorrettezza i connotati che fecero la fortuna del capostipite e ci innesta una raffica di nuovi eventi, sviluppi, alleati e nemici.

Quando Rocket ruba del prezioso combustibile ad un esercito alleato, i Guardiani tornano i ricercati numero 1 della Galassia. Mentre lo scombinato team di eroi cerca di darsi alla macchia, Quill si mette sulle tracce del proprio passato in seguito all’incontro con un misterioso e (quasi) onnipotente sovrano chiamato Ego (Kurt Russell, in forma).
La Galassia, lo avevamo scoperto 3 anni fa, è però un brulicante crocevia di minacce, insidie, tradimenti e pianeti ostili. E così le missioni (sempre più accessorie) e gli affetti (sempre più approfonditi) si complicano. A ritmo di beat anni ottanta, spari e ultracitazioni, toccherà ai Guardiani salvare la pace personale e quella universale.

Con il suo secondo capitolo, la saga dei Guardiani conferma di essere il dipartimento più rigoglioso, creativo e sorprendente dell’universo Marvel; e non è solo per l’irriverenza e lo humour, i riferimenti alla pop-culture (un paio di comparsate niente male) o quella sfilza di personaggi già iscritti al partito del “cult”. Non è nemmeno per il fulcro narrativo di questo volume 2, solido ma prevedibile, che riconsegna Peter Quill alla sua vera famiglia.
A rubare l’occhio – e consegnare i Guardiani/bis all’élite del genere – è il luna-park emotivo orchestrato da Gunn, un turbine di gag e avventure che strappano risate e lucidano gli occhi, coi due lati che convolano a nozze e culminano nella commovente mezzora finale, un momento da incorniciare non solo nel film, ma anche nella storia del cinema supereroico.
Sotto allo strato fracassone e agli “oooooh” quando appare Groot, c’è infatti un film calibrato in modo eccellente sia dal punto di vista narrativo che emotivo, che regala ai suoi protagonisti conflitti e risoluzioni belle e intense. Persino il 3D si allinea alla qualità del film: solitamente insulso, qui non disturba le scene statiche e ne insaporisce qualcuna chiassosa.
Parure di ospiti celebri (Michael Rooker si prende spazio e gloria, Stallone giusto una comparsata), di agganci per il futuro e di scene post-crediti.

Voto: 8/10

Luca Zanovello