Come ogni venerdì ecco un articolo dedicato a stranieri, studenti e ai tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani: segnaliamo i film in lingua originale che saranno proiettati a Milano nei prossimi giorni.
Sale UCI: al Bicocca il nuovo film Disney BEAUTY AND THE BEAST, dato l’enorme successo (ci sono andata di lunedì e una sala da 300 posti era piena come un uovo di spettatori di ogni nazionalità), passa da 2 a 4 proiezioni al giorno. Deliziosa Emma Watson, che si rivela ottima cantante, nel ruolo di Belle, ottimo il “cattivo” Luke Evans in quello del suo insopportabile corteggiatore Gaston e, sotto la maschera della Bestia, il bel Dan Stevens di Downton Abbey, anche lui voce splendida, peccato che canti una canzone sola.
Oggi e mercoledì 29 al Bicocca, solo il 29 nelle sale Gloria, Certosa e Milanofiori il nuovo sci-fi-horror di Daniel Espinosa LIFE, con Jake Gyllenhaal, Ryan Reynolds e Rebecca Ferguson astronauti su Marte alle prese con un mostruoso e letale organismo extraterrestre appena ritrovato e cresciuto a dismisura. Sarà necessario distruggerlo prima che raggiunga – diononvoglia – la Terra.
Al Colosseo martedì 28 marzo anteprima dello splendido e premiatissimo thriller spagnolo LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO di Raúl Arévalo. Alcuni anni dopo una sanguinosa rapina alla gioielleria di famiglia, un apparentemente pacifico quarantenne si insinua in incognito nella vita dei membri, ormai a riposo, della banda per compiere la sua vendetta. Il film uscirà doppiato nei giorni successivi anche in altre sale: per garantirvi un posto per questa serata – che fa parte della rassegna settimanale Salabio, collegata al Biografilm Festival di Bologna – iscrivetevi al sito www.salabio.it e seguite le istruzioni.
Una bella novità dal CinéMagenta 63: chi non è iscritto all’Institut Français potrà comunque assistere alle proiezioni acquistando la Ciné-Carte 20€, valida per 4 film, da usare da soli o in compagnia. La si potrà inaugurare martedì 28 per vedere LA FILLE INCONNUE (La ragazza senza nome), ultimo capolavoro dei Fratelli Dardenne: una giovane dottoressa esausta non apre a qualcuno che bussa alla sua porta fuori orario. Il giorno dopo una ragazza viene ritrovata morta lì vicino, e lei non si dà pace – e i poliziotti la prendono per matta – finché non riesce a scoprire chi sia. Triste e bellissimo.
Al Centrale di via Torino torna per la sola serata di lunedì 27 il musical di Damien Chazelle LA LA LAND, con Ryan Gosling e Emma Stone, vincitore di una quantità di Oscar, Golden Globe e molti altri premi, non tutti così meritati.
Al MIC-Museo interattivo del Cinema (fermata Bicocca della M5, negli spazi della vecchia Manifattura Tabacchi di viale Fulvio Testi che ospitano anche la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti”) prosegue la rassegna dedicata ai grandi personaggi dell’America Latina. Sabato 25 proiezione di MARADONA (2008) di Emir Kusturica, in cui il regista accompagna el pibe de oro in un viaggio nostalgico tra Buenos Aires, Napoli e Cuba.
Gran bel programma, come sempre, al Beltrade di via Oxilia, che propone ogni giorno 5-6 film, qualche titolo italiano, gli altri esclusivamente in versione originale sottotitolata; fra i tanti ne segnaliamo tre.
Grande debutto di questa settimana (e probabilmente lo si potrà vedere a lungo) I AM NOT YOUR NEGRO del regista haitiano Raoul Peck: premiato al Festival di Berlino, 3 giorni fa ha inaugurato qui a Milano il 27° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. La voce di Samuel L. Jackson ricorda le lotte per l’integrazione razziale degli anni 60 leggendo un testo incompiuto dello scrittore James Baldwin, che ricorda come gli Stati Uniti non abbiano mai fatto davvero i conti con il razzismo, passando da quello palese e clamoroso ad uno più nascosto e strisciante, forse più pericoloso.
I fan di David Lynch sono molti e agguerriti, e non si perderanno di certo il documentario DAVID LINCH – THE ART LIFE in cui il regista è stavolta protagonista e racconta gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che l’hanno portato a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo.
Affascinante il tedesco VICTORIA, vincitore di vari premi tra cui l’Orso d’Argento per la Migliore Fotografia a Berlino 2015. Girato in un unico piano sequenza (riuscito dopo soli 3 tentativi) da un unico operatore per le strade di Berlino, è il tentativo perfettamente riuscito di trascinare lo spettatore al seguito della vorticosa vita notturna di un gruppo di giovani.
Per SOUND & MOTION PICTURES lunedì 27 all’Anteo, martedì 28 all’Arcobaleno e giovedì 30 al Mexico FENCES/BARRIERE di e con Denzel Washington nel ruolo di un possessivo e crudele padre di famiglia nella Pittsburg del 1957. Oscar meritatissimo a Viola Davis, che aveva interpretato lo stesso ruolo a teatro sempre accanto a Washington.
Giovedì 30 all’Ariosto il brasiliano AQUARIUS di Kleber Mendonça Filho, con una splendida Sonia Braga nel ruolo della 65enne ultima inquilina di un vecchio palazzo, che lotta per impedire che venga abbattuto dagli speculatori.
E gli altri cinema, che fine hanno fatto? Per i prossimi 3 giorni, fino a domenica 26 marzo, sono “sequestrati” dalla 27ª edizione del FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA, decine di film, documentari e corti da ogni angolo del mondo nelle sale Auditorium San Fedele, Spazio Oberdan, CineMagenta63, CineWanted. Alla nuova Fondazione Feltrinelli di viale Pasubio proiezioni, incontri e dibattiti. Al Festival Center presso il Casello Ovest di Porta Venezia mostre, presentazioni di libri, concerti serali e ogni pomeriggio incontri con registi e protagonisti della scena cinematografica dei vari Paesi. Ogni giorno qui le nostre recensioni. Qui il programma completo di proiezioni ed eventi.
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Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.
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