Le Giornate del Cinema Quebecchese a Milano

Festival cinematografici a Milano: quando piccolo è bello/1

A Milano si svolge una grande quantità di Festival cinematografici a tema. Alcuni sono decisamente longevi: ha 24 anni SGUARDI ALTROVE, il mondo visto con gli occhi delle donne, e addirittura 30 il MIX, a tematica gay. E poi c’è il FCAAAL, giunto alla 27a edizione, nato come Festival del Cinema Africano a cui, negli anni, si sono aggiunte anche pellicole dall’Asia e dall’America Latina; e svariati altri. Sono tutti importanti, durano molti giorni e sono densissimi di proiezioni e attività collaterali.
Oggi voglio invece parlarvi di un altro festival, piccolo ma decisamente interessante, che si svolgerà a Milano nei prossimi giorni.

Giornate del cinema quebecchese in Italia 2017

Alzi la mano chi riesce a dire qualcosa di non banale sul Canada. Ok, si trova nell’estremo nord del continente americano (sì, anche i potenti Usa stanno a sud di qualcuno) e, secondo un divertente ma affettuoso stereotipo, è il fratello gentile degli Stati Uniti: c’è un’assistenza sanitaria eccellente e gratuita, c’è in giro un sacco di armi da fuoco, ma nessuno le usa se non per andare a caccia di cervi, è abitato da gente così pacifica e beneducata che si può non chiudere le porte a chiave, come da noi tanti anni fa. E ha un Primo ministro giovane, carino e simpatico, che ha più volte saputo puntare i piedi contro gli ingombranti vicini di casa. Lasciando perdere questo quadro fin troppo idilliaco, con tutti quei boschi e laghi ed immensi spazi incontaminati dà la sensazione di essere un Paese in cui, a parte obiettivi problemi climatici, potrebbe essere bello andare a vivere.

E poi c’è il Québec, provincia anomala rispetto al resto della confederazione, abitato com’è in grandissima maggioranza da discendenti degli antichi colonizzatori – boscaioli, cacciatori di pellicce e commercianti – cattolici e di lingua francese. Pur avendo raggiunto negli anni una più che discreta autonomia, i suoi abitanti sono alquanto riottosi sudditi di Sua Maestà Britannica: nel Québec sembrano sentirsi molto più vicini a Parigi che a Londra.

Montréal non è la capitale amministrativa, ma è la città più importante (3 milioni e mezzo di abitanti) della Belle Province, e la capitale economica e culturale. Di tutte le grandi città ha il bene e il male, i pregi e le contraddizioni, ma pare in grado di reggere alle crisi meglio di molte altre. Quest’anno festeggia i 375 anni dalla fondazione, e per questa ragione è stata scelta come soggetto delle annuali Giornate del Cinema Quebecchese in Italia che si svolgeranno prossimamente in varie città, a Milano dal 1° al 4 marzo presso l’Institut Français di corso Magenta 63.

La città di Montréal è al centro delle Giornate del Cinema Quebecchese in Italia. Foto: S. Lacasse (da Wikipedia)

Dopo il “patriarca” David Cronenberg, da alcuni anni per la maggior parte dei cinefili la definizione regista canadese si applica solo a due nomi: Denis VilleneuveXavier Dolan, enfant-prodige prolifico e già premiatissimo, nato proprio a Montréal e che qui ha ambientato l’intera sua opera. Ma ci sono molti altri nomi che vale la pena di conoscere, e alcuni potremo scoprirli proprio in questa occasione.

Sotto il titolo LES BRUITS DE LA VILLE (I rumori della città) saranno proposti alcuni corti e quattro lungometraggi, dedicati nella maggior parte a storie di ragazzi e adolescenti. Philippe Lesage, ex documentarista, mercoledì 1° marzo sarà presente in sala alla proiezione del suo LES DÉMONS: un bambino di 9 anni deve combattere con le sue infantile paure, quella intima per la temuta separazione dei genitori si sovrappone a quella esterna e concreta di un maniaco che rapisce e sevizia suoi coetanei.

Seguiranno PRANK di Vincent Biron, storia di un adolescente solitario che riesce ad inserirsi in un un gruppo di allegri teenager, che però amano troppo il rischio; e LE BRUIT DES ARBRES di François Péloquin, sul difficile rapporto tra un 17enne e suo padre, burbero e tradizionalista coltivatore di alberi. Infine il documentario MONTRÉAL NEW WAVE di Erik Cimon, un viaggio nel tempo, quando sul finire degli anni settanta debuttò a Montréal la prima ondata di musica elettronica.

Tutti i film saranno presentati in versione originale sottotitolata in italiano, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Al sito dedicato date e orari delle proiezioni, sinossi e trailer di tutti i film.

Marina Pesavento

Quattro i lungometraggi protagonisti delle Giornate del cinema quebecchese in Italia

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