Racconti e curiosità su LOGAN, il film diretto da James Mangold presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2017.
Sono diciassette anni che lo vediamo alle prese con il suo lato da super-eroe, ma non uno qualunque bensì Wolverine, un uomo che soffre sin dal giorno in cui ha acquisito poteri che non voleva e non vuole avere. Abilità che all’improvviso s’impossessano di lui e lo rendono una macchina da guerra difficile da abbattere. Perché lui è stato creato in laboratorio e, forse, proprio per questo è uno dei più adorati dai fan sia della saga a fumetti sia di quella cinematografica. Il film Logan è l’epilogo della sua storia, quella di un personaggio che non è un santo e ora deve fare i conti con chi è stato e ciò che è diventato. Con la possibilità di rigenerarsi ha vissuto (probabilmente) troppo a lungo e nel futuro in cui si trova, un futuro molto cambiato in cui i mutanti sono quasi scomparsi, la lunga scia di violenza e di (auto)distruzione gli presenta il conto.
Logan è arrivato in anteprima mondiale l’ultimo venerdì di Berlinale 2017, quando il Concorso aveva messo le sue carte in tavola e tutti attendevano il verdetto della giuria internazionale. Nel mentre, il decimo lungometraggio che vede Hugh Jackman tramutarsi in un X-Men ha attirato una gran folla di estimatori e curiosi nel cuore della città tedesca per un perfetto svago da weekend.
Va detto subito che al Festival di Berlino confluiscono giornalisti da circa 90 Paesi, dalle Americhe all’Africa sino alla Cina. È una kermesse vista come la Mecca del cinema d’autore e delle opere di avanguardia. Portare una pellicola simile può provocare un risultato differente da quello sperato e quest’aspetto è emerso subito in conferenza stampa. Eppure cast e produzione hanno accettato la sfida, convinti di aver confezionato un’opera differente dalle precedenti, violenta (di sangue ne scorre molto), idonea solo a un pubblico adulto, che però ha una umanità superiore e prescinde da un genere. Vuole far riflettere sulle conseguenze di dolore, solitudine e violenza, appunto. Il risultato è quello che arriverà il 1° marzo nei nostri cinema – e che noi non vi sveleremo perché la sorpresa sarà impagabile.
Oggi vi renderemo l’attesa ancora più succulenta con un paio di curiosità emerse durante l’incontro con la stampa. Parliamo quindi di fonti e di fumetti.
Quali sono state le opere cinematografiche che li hanno ispirati? I western e gli action. Due i titoli in particolare: Quel treno per Yuma (diretto proprio da James Mangold), remake dell’originale del 1957 con Russell Crowe nel panni del fuorilegge Ben Wade; e Unforgiven (Gli Spietati) di e con Clint Eastwood, Morgan Freeman, Gene Hackman e Richard Harris, quest’ultimo nei panni di Bob “L’inglese”. È proprio la figura di Bob, un ormai anziano bounty killer, che viaggia insieme a un curioso biografo personale di nome Beauchamp, ad essere chiave per Logan. Nella pellicola, i protagonisti sono delle leggende (a suo tempo hanno compiuto atti eroici, hanno salvato il mondo) e si confrontano con la loro storia, con le loro gesta e, quindi, anche con l’immagine (non per forza corretta) che di loro si sono fatti gli altri nella propria testa e sulla carta.
E qui ci agganciamo ai fumetti.
Perché le strisce animate sono presenti sullo schermo e fuori da esso. Dietro le quinte c’è il necessario link ai comics Marvel dedicati a Wolverine, in particolare a Old Man Logan (Vecchio Logan) di Mark Miller e a Innocence Lost di Craig Kyle, da cui tra spunto X-23 (sullo schermo la bravissima Dafne Keen). Davanti alla macchina da presa, invece, si creeranno delle situazioni curiose. Senza troppo addentrarci in cosa e come abbiano trovato spazio nella trama, sappiate solo che riflettono la notorietà acquisita da James “Logan” Howlett e le convinzioni della giovane con cui dividerà il suo viaggio. Un viaggio carico di umane motivazioni e reazioni, il cui messaggio finale è positivo e costruttivo. Si parla di legami mancati e in erba, dando un’alternativa alla spirale sanguinosa del nostro beniamino, che mai come oggi percepiamo cosi vicino e simile a noi.
Come ha ben detto in chiusura Hugh Jackman (che è consapevole di aver dato vita ad un personaggio che rimarrà per sempre con lui), Logan è una lettera d’amore di Wolverine ai suoi fan.
Il film sarà nei cinema da mercoledì 1° marzo e saprà stupirvi. Ora godetevi il meraviglioso trailer.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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