Dal palco dell’Almeida Theatre di Londra arriva nelle nostre sale un immenso RICCARDO III con Ralph Fiennes e Vanessa Redgrave. Solo il 6 e 7 febbraio 2017.
Sanguinario, spietato e malvagio. Deforme nell’aspetto, machiavellico nel pensare, subdolo nell’agire. Riccardo III non ebbe problemi ad eliminare qualsiasi ostacolo tra sé e la corona d’Inghilterra quando il fratello Edoardo IV morì. E dalla sua ascesa al trono alla propria morte (avvenuta in battaglia nemmeno due anni più tardi), ebbe sempre le idee chiare sulle posizioni da tenere. Tremendo e implacabile, ecco com’era l’uomo descritto alla fine del 1500 nel dramma storico del giovane bardo di nome William Shakespeare.
L’ultimo Re dei Plantageneti, non ebbe un funerale degno di un sovrano e del suo corpo si persero presto le tracce. Nei secoli furono le penne colte ad eternarlo e l’omonima tragedia a renderlo ancora più spaventoso. Probabilmente non era un mostro. Sicuramente era risoluto e aveva convinzioni che contribuirono a non sentirne la mancanza dopo la sua dipartita. Delle sue spoglie non si seppe nulla per cinquecento lunghi anni, sino al 2012 quando, in un parcheggio di Leicester, vennero infine rinvenute. Si scopri che l’immagine arrivata a noi non era troppo distante dal vero: con una probabile scoliosi, che aveva provocato andatura claudicante e un’antiestetica (nonché scomoda) gobba, il sovrano non doveva essere un adone. Ed è proprio il ritrovamento di un lustro fa il punto di partenza della rappresentazione teatrale di Rupert Goold che arriva in questi giorni sui nostri grandi schermi.
Zoppo, ingobbito e con un braccio avvizzito. I piccoli occhi attenti ad ogni mossa o sguardo ambiguo. Pronto a tramare contro chiunque e soprattutto intento ad uccidere parenti ed amici senza provare rimorsi. Il Riccardo III in scena all’Almeida Theatre di Londra ci rapisce sin dalla prima inquadratura. Non riusciamo a staccarci da lui: è magnetico, sinistro e temiamo per ogni personaggio. Dimentichiamo quello che sappiamo e speriamo in un finale migliore. Scenografia, luci, costumi e musica contribuiscono a rendere il clima gelido e greve. Riccardo è determinato, non sbaglia una mossa, le persone gli credono e molti cadono. Dietro di lui è un’ecatombe, uno strascico di dolore, ingiustizia e morte che ci convince e impietrisce. Abbiamo bisogno di speranza. Solo la Regina Margherita (vedova di Enrico VI) vede con chiarezza, peccato sia l’ombra di sé stessa e si sia ridotta a dispensare maledizioni che si riveleranno profetiche.
Riccardo III ha il volto di Ralph Fiennes, che mai avremmo immaginato poter entrare così bene nella pelle del Re sanguinario, emblema d’invidia e ambizione, dipinto da Shakespeare. E’ talmente inquietante da sedurci. Al suo fianco, per pochi ma fondamentali minuti, una Vanessa Redgrave che dall’alto delle sue 80 primavere è a dir poco immensa nel dare voce alla rabbia e al dolore della Regina Margherita. Con la sua performance lascia la platea a bocca aperta. In tutto sono 195 (!) minuti di pura bellezza, di grande teatro che ci fanno rimanere seduti composti, concentrati a scrutare, talvolta in apnea altre volte con la voglia di gridare, mentre i misfatti si compiono.
La tragedia più lunga del genio di Stratford-upon-Avon sarà nei cinema solo oggi e domani, 6 e 7 febbraio 2017. Su www.nexodigital.it potete consultare l’elenco aggiornato delle sale aderenti. Il consiglio è di non lasciarvi sfuggire questa emozione.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”