La mostra MANOLO BLAHNIK. The Art of Shoes a Palazzo Morando dal 26 gennaio al 9 aprile 2017.
Ragazze, donne, fashion victim e tutte voi amanti del bello, di ciò che è particolare e, perché no, sensazionale, quest’articolo riuscirà a stuzzicare la vostra curiosità. Oggi parliamo di una esposizione temporanea che ha alzato il sipario da poche ore, in un luogo importante e unico nel suo genere quale Palazzo Morando a Milano. All’interno del museo del Costume, Moda e Immagine è stata inaugurata la mostra Manolo Blahnik. The Art of Shoes.
Diventato un fenomeno pop con la serie TV-culto Sex and The City, in cui la protagonista Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker) pareva non poter vivere senza la sua collezione di eclettiche scarpe (e come darle torto), Manolo Blahnik nella sua carriera ha creato non solo una gamma di oggetti divenuti iconici nel panorama televisivo ma vere e proprie opere d’arte indossabili, e indossate, ogni giorno da molte donne, frutto di studio, sperimentazione, voglia di osare e di un’immensa fantasia.
Alcune di esse sono esposte al fianco di una piccola selezione di calzature provenienti direttamente dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche. Con grazia e armonia, passato e presente convivono, si spiegano l’un l’altro, si impreziosiscono a vicenda, rendendo il nostro tempo migliore. Il confronto evidenzia, infatti, quanta strada si sia percorsa tra il Cinquecento e il Novecento, e quanto le donne moderne camminino meglio, sfoggiando scarpe altrettanto nobili nel design, nei materiali e nella fattura.
Dopo più di due anni di sforzi, vagliando una collezione privata immensa (si parla di oltre 30.000 opere che coprono 46 anni di attività), Manolo Blahnik. The Art of Shoes v’immergerà per un paio di ore in un percorso sfavillante e da sogno, allestito all’interno della Pinacoteca e dell’appartamento Morando Attendolo Bologninia, un edificio a dir poco meraviglioso – sin dall’ingresso vi accoglieranno uno scalone monumentale, affreschi, soffitti a cassettoni, sontuosi lampadari e ritratti di notabili alle pareti.
E, di teca in teca, potrete ammirare da vicino ben 212 modelli e 80 disegni, questi ultimi rivelatori delle passioni e delle fonti di ispirazione dello stilista, quali l’architettura, la scultura greco-romana, il cinema (per esempio, Il Gattopardo di Luchino Visconti), le tradizioni di Italia, Spagna e Russia, e molto altro.
Manolo Blahnik. The Art of Shoes è un trionfo per gli occhi. Ci si perde nelle forme, negli intrecci, nelle decorazioni e negli abbinamenti. I tacchi sono alti, talvolta bizzarri, altre volte classici, ma sempre coerenti e sinuosi. La gentilezza e il colore fanno da padroni. E i bozzetti sono una vera sorpresa: di un’eleganza speciale. Inutile dire che gli stivali vi lanceranno più di una sfida e i sandali vi faranno agognare l’estate.
Qualora desideraste provare l’esperienza, testare la vostra conoscenza e/o sentirvi un po’ Carrie, vi ricordiamo che Palazzo Morando è in via Sant’Andrea 6, le sale dedicate a Blahnik sono al primo piano e l’ultimo giorno per pianificare una visita sarà il 9 aprile 2017. Per informazioni su mappe, biglietti e orari (salvo eccezioni, il lunedì è il giorno di chiusura), potete consultare il sito www.civicheraccoltestoriche.mi.it
Chiudiamo con una curiosità. Dopo Milano, Manolo Blahnik. The Art of Shoes si trasferirà al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, poi al Museum Kampa di Praga, in quella Repubblica Ceca che è stata patria del padre, quindi andrà al Museo Nacional de Artes Decorativas di Madrid, la sua terra natale, per poi approdare nel 2018 al prestigioso Bata Shoe Museum di Toronto, Canada.
Vissia Menza
“Prenda la borsa, l’anello, l’orologio, ma mi lasci le mie Manolo Blahnik”
(Carrie Bradshaw ad un rapinatore in una puntata di Sex and the City)
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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