Lars Von Trier le chiamava “Le Onde del Destino“, quei momenti della vita in cui il fato gioca un ruolo imprevedibile, assurdo e talvolta “surreale”.
È questo il destino di Debbie Reynolds, iconica star di Hollywood, che, a meno di 24 ore dalla scomparsa della figlia Carrie Fisher, si è spenta all’età di 84 anni, portando via con sé quell’aura candida, angelica e graziata che ha contraddistinto la sua figura nell’immaginario collettivo.
Diva dal talento purissimo, con una bellezza serafica ed elegante capace di incantare lo sguardo degli spettatori, la Reynolds è stata trafitta da un dolore immenso, quello per la perdita della figlia, che un genitore fatica a superare. E così, colpita da un ictus mentre stata organizzando il funerale di Carrie, se n’è andata perché, come dichiarato dal figlio Todd, “Voleva stare solo con Carrie“.
Nata a El Paso il 1º aprile 1932, all’anagrafe Mary Frances Reynolds, Debbie iniziò la sua carriera nel mondo dello spettacolo a 15 anni, quando il produttore Jack L. Warner decise di scritturarla per un ruolo in Vorrei sposare di Bretaigne Windust. Due anni più tardi conquistò la sua prima nomination ai Golden Globes grazie al film Tre Piccole Parole, in cui prestava la voce a Helen Kane (cantante che ispirò il personaggio di Betty Boop). La sua ascesa fu inarrestabile. Nel 1952 recitò al fianco di Gene Kelly e Donald O’Connor in uno dei musical più affascinanti della storia del cinema: Cantando sotto la Pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly.
Il grande successo di pubblico e critica incoronò consacrò definitivamente l’attrice che negli anni successivi partecipò a numerose pellicole, spaziando da un genere all’altro con assoluta padronanza dei propri mezzi. Nel ’62 interpreta la giovane Lily ne La Conquista del West, western eroico e monumentale diretto da John Ford, Henry Hathaway e George Marshall.
Ma è con il film musicale Voglio Essere Amata in un Letto d’Ottone (The Unsinkable Molly Brown) che riceve la nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista. La sua notorietà si consolida con le performance in Divorzio all’Americana e La meravigliosa stupenda storia di Carlotta e del porcellino Wilbur, cui fecero seguito negli anni ’90 i ruoli in Guardia del Corpo, Mamma Torno a Casa e In & Out.
In tv veste i panni della mamma di Grace (Debra Messing) nella popolare sitcom Will & Grace. La sua ultima apparizione risale al 2013 nel film per la televisione Dietro i candelabri di Steven Soderbergh.
Al prossimo Palm Springs Film Festival verrà presentato “Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds”, un documentario sulle vite congiunte delle due star che andrà in onda a marzo sulla HBO.
La ricorderemo per sempre in questa indimenticabile scena di Singin’ in the Rain, mentre canta Good Morning insieme a Gene Kelly e Donald O’Connor.
Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su CineAvatar.it
Appassionato di Star Wars e cultore della settima arte, conoscitore del western italiano e del cinema tricolore, sempre aggiornato sulle ultime cine-frontiere e produzioni internazionali (con predilezione per l’Oriente), Andrea è il fondatore del portale CineAvatar.it