Un tuffo tra il serio e il faceto nel cyberspazio alla scoperta dei trend di queste feste: le cose da NON regalare a Natale
Il countdown è iniziato. Questa settimana c’è una sola parola d’ordine: finire i regali di Natale – e uscirne vivi, aggiungo io. Il tempo residuo per trovare il dono giusto per il collega, il parente, l’amico così lontano da mandarvi in crisi, sta per scadere e, se state leggendo queste righe, vuol dire che siete a caccia d’idee per non inciampare nei mille tranelli sempre in agguato.
Ho deciso di fare un giro sul web per voi e il risultato è stato opposto a quello cercato: regali da fare a Natale si è trasformato in cose da NON regalare (se ci tenete alla vostra pelle).
È incredibile ma il numero di articoli corredati di elenchi puntati che si impegnano a salvarci la vita sono in numero nettamente superiore a quelli dedicati al cadeau perfetto. Se tra questi ultimi vincono le Top Ten dei libri da mettere sotto l’albero, nella prima categoria (cosa NON acquistare) le liste sono varie e variopinte. Scopriamole insieme.
Prima di tutto spicca la necessità di un numero. I suggerimenti possono essere 4 (perché mai così pochi?), 5 o anche 15 (vogliamo fare i difficili?) ma devono essere sempre numerati e il 10 sembra essere il numero perfetto. Sul contenuto, invece, non c’è univocità di vedute.
Scorrendo le varie proposte si deve, infatti, distinguere tra le cose da NON regalare a LEI, a LUI, alla MAMMA (mai scordarsi che è una donna, non una cuoca o una balia), alla NONNA (niente apparecchi acustici o altri oggetti per vecchietti), alla FIDANZATA, ai BAMBINI e chi più ne ha più ne metta senza mai dimenticare le… superstizioni! Quindi, se pensavate di essere “sul pezzo”, siete fuori strada.
Non basta evitare i prodotti di cui nessuno sente l’esigenza (l’ennesimo schiaccianoci), quelli fuori moda (c’è ancor qualcuno che regala le pantofole?) o fatti a mano con tanto amore ma in modo maldestro (basta con le cuffie dal pompon che sembra essere uscito dal tritacarne!). Assolutamente no. Si deve prestare attenzione a non regalare oggetti che tutti amano scegliere ed acquistare da sé (profumi e accessori), ai coupon (che fan tanto sciatto), alla bigiotteria (che suona come un “vorrei ma non posso”) e al pandoro accompagnato dallo spumante (che, tra l’altro, puzza di regalo riciclato “e di questi 12 dolci identici che ne faccio ora?”).
Lo so, a questo punto avete i brividi lungo la schiena. Le cose utili sono troppo intime e le inutili faranno riconsiderare il vostro rapporto (e, ovviamente, un bel libro è fuori discussione a meno che sia stato “chiamato”). Come superare questo impasse? Bella domanda… ci ho riprovato, questa volta con la chiave di ricerca come stupire a Natale. Evitando la categoria lusso (niente viaggio in Polinesia e niente Maserati in garage), ecco cosa mi ha suggerito Google.
Tra i più gettonati ci sono lo spazzolino elettrico, il pigiama, i calzari customizzati e vari depilatori domestici! Ed è così che lo sconforto tocca i massimi storici. Pare che il world wide web ami prenderci in giro. Oltre al fatto che ci spedisce spesso in bagno, sembra suggerirci che alla fine saremo sempre e comunque soli, abbandonati nel mezzo di questo cammino senza idee, col terrore negli occhi, sicuri di giocarci la faccia per colpa di un piccolo pacchettino tra pochi giorni.
La soluzione? Questa c’è. Soprattutto nel caso del gentil sesso. Dovete aumentare il livello di attenzione così da cogliere i messaggi subliminali che vi vengono inviati tra agosto e novembre. Ci sono, state tranquilli. Se quest’anno i film in prima TV vi hanno distratto, allora non vi resta che puntare sul vizio, la coccola, il non troppo utile. Lo scopo credo sia rendere il Natale magico non trovare una scusa per cambiare l’aspirapolvere, per questa sono stati creati gli sconti di gennaio. Pensate a qualcosa di piacevole e che avreste sempre voluto ricevere. Anche se soffrite di vertigini, e un tuffo in tandem col paracadute è fuori discussione, non rinunciate a fare un salto nel buio. Sarete ripagati dal più incredibile e memorabile dei sorrisi. Ne sono sicura.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”