Recensione di Romeo e Giulietta di William Shakespeare in scena a Londra con la Kenneth Branagh Theatre Company.

il poster del Romeo e Giulietta di Kenneth Branagh

Il poster del Romeo e Giulietta diretto da Kenneth Branagh

Oggi parliamo di amore eterno e passionale. Quello che ci assale d’improvviso e ci rapisce il cuore per sempre. Quel fulmine a ciel sereno non cercato che riesce a regalarci un sogno. Il sogno di vivere una favola destinata ad infrangersi. E quando accadrà, lascerà cicatrici nella nostra anima. Ciò nonostante è il sentimento che rammenteremo ad anni di distanza con infinita dolcezza. È quel segreto che ognuno di noi serba nel proprio cuore. È l’amore di gioventù, impulsivo e totale, che valeva comunque la pena di essere vissuto. È l’amore di Romeo e Giulietta, impossibile da ripetersi ma la cui memoria ci rende il presente meno amaro.

È proprio quel ricordo che ci provoca un rapporto conflittuale con la pièce teatrale scritta da William Shakespeare nel lontano 1596. Ed è quel ricordo che ci spinge a tornare a cadenza regolare in sala illudendoci che la storia, a sorpresa, potrebbe svelare sviluppi nuovi e felici. Per Kenneth Branagh, quella di Romeo e Giulietta è stata la prima tragedia con cui si è dovuto cimentare, il suo primo amore e, in quanto tale, ha un posto speciale nel suo cuore – e si vede.

Il Romeo e Giulietta in scena al Garrick Theatre di Londra, e su grande schermo per raggiungere le platee di tutto il mondo, si apre proprio cosi: esplorando l’amore tra gli adolescenti del nuovo millennio. Impossibile non amarlo un po’ di più grazie a quelle spontanee e fanciullesche risposte. Ma lo amiamo anche per la scelta del regista di donargli un supplemento di magia trasponendo la vicenda all’epoca della Dolce Vita, per aver introdotto intercalari in italiano e per aver optato per un delicato ed efficacissimo bianco e nero.

Romeo e Giulietta_James e Madden

Lily James e Richard Madden in Romeo e Giulietta – Photo: courtesy of Nexo Digital

Sul palco ci sono i protagonisti della versione live action della celebre fiaba di CenerentolaLily James e Richard Madden. All’epoca della presentazione italiana del film di casa Disney, era la primavera del 2015, Kenneth Branagh ci aveva anticipato che avrebbe coinvolto i due attori in un progetto teatrale. Non credevamo avesse tanta fretta e soprattutto che sarebbe riuscito a convincerci della sintonia e bravura della coppia difronte a noi in una prova tanto difficile come tenere testa al genio di Stratford-upon-Avon. Ci siamo ricreduti.

Il trasporto della James e di Madden è tale da commuoverci, quando il doloroso epilogo si compie e non vi è neppure in questa occasione la speranza di un lieto fine. Trascinati in quella parabola senza tempo, dimentichiamo tutto: chi siano i due giovani, la loro età e i loro successi cinematografici. Siamo al loro fianco e soffriamo per quel che capiterà prima del calare del sipario.

Il tocco moderno ma non troppo – il testo non è stato stravolto, anzi, forse, alleggerendone i monologhi, nonostante sia saldamente legata alla tradizione, avrei azzardato una standing ovation – unito all’assenza di colore dona una allure speciale, inattesa e vincente al Romeo e Giulietta che sarà solo oggi e domani (29 e 30 novembre) nei cinema italiani (un clic sul sito www.nexodigital.it per scorrere l’elenco delle sale). Anche questa volta la Kenneth Branagh Theatre Company ci ha fatto trascorrere ore magnetiche, avvolgenti ed emozionanti al punto di non volere che l’incantesimo si spezzasse. Perché, in fondo in fondo, siamo sempre pronti a fantasticare di amori folli e impossibili.

Vissia Menza