Nobildonne che si muovono leggiadre in case dagli arredi pregiati. Librerie che custodiscono manoscritti rari. Abiti da sogno sfoggiati in saloni in cui si organizzano feste straordinarie. Una vita di occasioni mondane in cui dispensare sapere, sorrisi e amore. Complici le fiabe e le storie di notabili figure d’altri tempi, noi figlie del 1900 abbiamo sempre subito il fascino che emanano gli antichi palazzi, le saghe di famiglia, gli aneddoti che attingono dal passato. Ci piace volare.
Nel cuore di Milano, vi è una casa museo col potere di farci sentire proprio così, in una favola. Entriamo e ci trasformiamo in Alice. Appena varchiamo la sua soglia, ci mettiamo a cercare il Bianconiglio. Villa Necchi Campiglio, bene del FAI, è un luogo in cui si respira storia del costume e della società, dell’architettura e del design. Il moderno e l’antico si abbracciano e sprigionano infinita classe. Rimaniamo incantati. È una preziosa finestra su un’epoca che fu, arrivata a noi completa, intatta, raccolta.
Oggi, la dimora di Angelo Campiglio e delle sorelle Necchi, progettata dall’architetto milanese Piero Portaluppi, fa da cornice, con tutti i suoi arredi e corredi, a una mostra tanto particolare quanto unica nel suo genere: Moda di Carta. Autrice di tanta meraviglia è l’artista e stilista belga Isabelle de Borchgrave. In totale una trentina, i suoi sono abiti magnifici, sontuosi, attenti e perfetti. Sono ricchi e magici, realizzati interamente in carta grazie ad una manualità sorprendente, a un’attenzione per il dettaglio inusuale, ad una dedizione fuori dal comune.
Le stanze della Villa paiono popolate da inquilini in arrivo da ogni dove. Gli ospiti indossano mise molto ricercate, che riproducono quelle indossate da fine ‘800 a metà ‘900, spaziando da Occidente ad Oriente, andando avanti e indietro nel tempo, passando dalla moda maschile a quella femminile. Si possono ammirare un kimono giapponese, abiti da sera di Lanvin e pure un tailleur della maison Dior. Tutti rigorosamente riprodotti con la sola carta, che lavorata con cura, tinta e plasmata sapientemente, arriva a noi quasi trasformata.
Il sodalizio di Villa Necchi Campiglio con le creazioni di Isabelle de Borchgrave dona rinnovata armonia, è un inno alla bellezza, è un inchino al passato e infonde speranza per il futuro. L’alchimia è palpabile ed è probabilmente il segreto di tanto successo. La mostra si distingue rispetto alle altre proposte del momento ed è in grado di sedurre sia gli appassionati delle varie arti sia coloro alla costante ricerca di nuove sfide. La precisione dell’artista e la ricercatezza delle sue opere riusciranno a stupire anche i più esigenti.
Moda di Carta è aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 18.00, e nel biglietto d’ingresso è ovviamente inclusa anche la visita alla Villa e al suo delizioso giardino.
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sui siti www.modadicarta.it e www.fondoambiente.it Non dimenticate che il sipario calerà in concomitanza con l’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”