I FILM IN USCITA AL CINEMA IL 27 OTTOBRE
Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
FILM IN EVIDENZA
DOCTOR STRANGE (al cinema dal 26 ottobre)
di Scott Derrickson con Benedict Cumberbatch, Rachel McAdams, Tilda Swinton, Mads Mikkelsen, Chiwetel Ejiofor, Michael Stuhlbarg
(cinecomic)
Sinossi ufficiale: Il film Marvel Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo di fama mondiale Stephen Strange, la cui vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell’uso delle mani. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto cercare una cura in un luogo inaspettato: una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj. Scoprirà presto che non si tratta soltanto di un luogo di guarigione, ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere la nostra realtà. Presto, Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente.
Commento breve: Doctor Strange pur con una struttura classica, fin troppo prevedibile (unica vera pecca del film), trasmette tutta la potenza delle tavole di Steve Ditko e traduce al meglio il personaggio nato dalla penna di Stan Lee. La Marvel ha, finalmente, portato al cinema non un episodio di una serie ma un film, un vero prodotto d’intrattenimento a tutto tondo in cui il tempo e le mani sono protagonisti assoluti.
Il tempo, forza che distrugge anche le pietre (scriveva Tolkien), in Doctor Strange, si fa vero nemico delle ambizioni di un mondo dedito alla velocità. E, così come nelle tradizioni orientali, lo studio della mano è rivelatore dell’anima, in questo capolavoro Marvel, gli arti diventano specchio dell’anima dei personaggi. Strange soffre, è un eroe vulnerabile. Un super-eroe con super-problemi che sa fermarsi, per un attimo, a guardare la neve cadere soffice sul bordo dell’apocalisse. Un incanto.
THE ACCOUNTANT
di Gavin O’Connor con Ben Affleck, Anna Kendrick, Jon Bernthal, J.K. Simmons, John Lithgow, Jeffrey Tambor, Alison Wright, Cynthia Addai-Robinson, Ron Yuan
(thriller, azione, drammatico)
Sinossi ufficiale: Ben Affleck interpreta Christian Wolff, uno studioso di matematica che ha più affinità con i numeri che con le persone, e che lavora sotto copertura in un piccolo ufficio di provincia come contabile freelance per alcune delle più pericolose organizzazioni criminali del pianeta. Nonostante abbia alle costole la divisione anti-crimine del Dipartimento del Tesoro, guidata da Ray King (J.K. Simmons), Christian accetta un nuovo cliente: una compagnia di robotica, nella quale una contabile (A. Kendrick) ha scoperto ammanchi per milioni di dollari. Ma non appena Christian inizia a svelare il mistero e ad avvicinarsi quindi alla verità, il numero delle vittime aumenta.
Commento breve: The Accountant di Gavin O’Connor è un action la cui trama è più complessa della media dei film del genere. Così come tratteggiato, infatti, il protagonista ha abilità che lo assimilano ad un supereroe, seppur incasellabile nella categoria degli amorali anti-eroi. Personaggi che da un certo punto di vista sono da considerarsi cattivi, da altri dei “buoni” ma che, in realtà, non sono né l’una né l’altra cosa, hanno semplicemente un percorso d’intenzioni tutto loro. Di contro, il film sembra voler riproporre dilemmi ben noti come il classico “si può fare del bene usando gli strumenti del male?”.
Nonostante la trama intricata, lo spettacolo è comunque assicurato da una regia solida e da un Ben Affleck che appare a suo agio nel ruolo del nerd geniale con i numeri, appassionato di comics, d’arte e del bello in generale, nonché esperto lottatore dalle tecniche raffinate. Nel complesso The Accountant è quindi un’opera con il suo fascino. Intrigante.
OUIJA – L’ORIGINE DEL MALE
di Mike Flanagan con Elizabeth Reaser, Henry Thomas, Lin Shaye, Doug Jones, Annalise Basso, Sam Anderson
(horror)
Sinossi ufficiale: In Ouija – L’origine del male, il seguito del sorprendente film del 2014, una famiglia dovrà affrontare le paure più terrificanti dopo aver liberato un male proveniente da un mondo oscuro, che soltanto loro potranno rispedire nell’aldilà. Il prossimo capitolo della serie thriller soprannaturale ispirata all’antica tavola degli spiriti è ancora una volta prodotto dai partner di Platinum Dunes, Michael Bay, Brad Fuller e Andrew Form (Non aprite quella porta, il franchise di Anarchia – La notte del giudizio, Tartarughe Ninja), da Jason Blum di Blumhouse Productions (i franchise di Anarchia – La notte del giudizio e Insidious), insieme a Brian Goldner di Hasbro (i franchise di Transformers e G.I. Joe) e a Stephen Davis (Ouija). La sceneggiatura è firmata da Mike Flanagan & Jeff Howard (Oculus – Il riflesso del male). Universal distribuirà il film in tutto il mondo.
Commento breve: Dopo le false partenze e i capitomboli di The Ouija Experiment (2011) e Ouija (2014), è stato affidato a Mike Flanagan (Somnia) il compito di risollevare le sorti della tavoletta più amata e temuta del grande schermo.
Il regista, esperto nel confondere horror e drammi, fantasmi col lenzuolo e fantasmi dell’anima, affronta la sfida con coraggio e stile. Dimostra di saper scegliere il migliore cast, dove muoversi e come affascinare chi guarda. Sfrutta tutto ciò che ha a sua disposizione: dalla fotografia, alle musiche, sino ai tanti oggetti vintage. E, alla fine, con un buon quantitativo di possessioni, sedute spiritiche e cantine infestate, confeziona uno dei migliori film horror di questo 2016. In Ouija – L’origine del male non mancano le sorprese e, non di rado, sono un bel po’ inquietanti. Appagante.
ENCLAVE
di Goran Radovanovic con Filip Subaric, Denis Muric, Nebojša Glogovac, Anica Dobra, Meto Jovanovski, Cun Lajçi
(drammatico)
Sinossi ufficiale: Kosovo 2004, cinque anni dopo la guerra. Nenad è un bambino serbo che vive in un villaggio albanese del Kosovo post-bellico: abita in una frazione isolata con il padre e il nonno gravemente malato, a cui il bambino è molto affezionato. Ogni mattina va a scuola su un blindato delle Nazioni Unite, che lo protegge dalle aggressioni, e nella sua aula è solo con la maestra. Gli altri bambini del villaggio sono albanesi e uno di loro, Bashkim, è carico d’odio nei confronti di tutti i serbi. Un giorno, mentre la comunità albanese celebra un matrimonio, il nonno muore e Nenad attraversa le linee nemiche pur di riuscire ad avvisare il prete. Mentre sulle strade del villaggio matrimonio e funerale si incrociano come due universi paralleli incapaci di dialogo, Nenad si trova improvvisamente faccia a faccia con Bashkim: nelle mani dei due bambini la possibilità di riprodurre odio e divisione oppure di dare un piccolo, nuovo corso alla storia.
Commento breve: Presentato in anteprima italiana al Bergamo Film Meeting 2016, Enclave è il classico gioiello che una volta scoperto non si dimentica più. Ti entra sotto pelle e non puoi far altro che portarlo con te. Speri qualcuno creda in questo piccolo lavoro ma temi che non arriverà mai all’attenzione del grande pubblico. Riempie quindi di speranza il fatto che, invece, dopo mesi e mesi ce l’abbia fatta e ora sia nei nostri cinema, dove gli auguriamo di emozionare l’audience come ha fatto con noi.
Enclave è il racconto quieto di una storia dolorosa: il disprezzo dei bambini verso i propri simili perché tramandato dagli avi. Il nostro giovane eroe, Nenad, infatti, ad inizio anni 2000 vive in un’enclave cristiana in Kossovo, una terra dove le frizioni in nome di etnia, religione e quant’altro hanno origini lontane e hanno condotto più volte all’orrore.
Il regista Goran Radovanovic non sfrutta le inquadrature ed altri espedienti traumatici per catturare la nostra attenzione ma si affida ad una accurata fotografia, a dialoghi taglienti e ad ottimi interpreti (Nenad è un bravissimo Filip Subarić). Il risultato è un dramma diretto come il migliore thriller che tiene lo spettatore sulla corda sino all’ultimo istante. Sorprendente.
LA RAGAZZA SENZA NOME
di Jean-Pierre Dardenne e Luc Dardenne con Adèle Haenel, Jérémie Renier, Olivier Gourmet, Fabrizio Rongione, Thomas Doret, Christelle Cornil
(drammatico)
Sinossi ufficiale: Dopo Due giorni, una notte il nuovo film degli autori due volte Palma d’oro a Cannes nelle sale italiane dal 27 ottobre 2016. Jenny, una giovane dottoressa, si sente in colpa per non avere aperto la porta del suo ambulatorio a una ragazza trovata di lì a poco senza vita. Dopo aver appreso dalla polizia che non c’è modo di identificarla, Jenny ha solo un obiettivo: scoprire l’identità della ragazza, così che possa avere un nome sulla tomba.
Commento breve: Negli anni i fratelli Dardenne ci hanno abituati ad un cinema senza fronzoli, diretto e asciutto, spesso low budget e con un cast affezionato (qui ritroviamo per esempio, Fabrizio Rongione). Le loro storie parlano di gente come noi, che rischia di finire al margine, sono drammi intensi e toccanti sprovvisti di azione, effetti speciali o altre trappole mortali. Il loro è un cinema del reale che condivide con lo spettatore la sofferenza dell’uomo comune.
La nostra Jenny è Adèle Haenel. La giovane attrice è meticolosa e decisa con lo stetoscopio in mano, eppure quando toglie il camice della dottoressa per tramutarsi in detective non convince la platea. Scenografia e fotografia, situazioni e personaggi secondari sono solidi come rocce, tutto è esattamente come ci si aspetta quando si vede un’opera firmata dai fratelli Dardenne eppure, una volta conclusa la prima ora, temiamo un’accoglienza tiepida Che sia l’interpreta errata? Può essere. Di sicuro, è difficile riesca a farsi amare come Due giorni, una notte. Grigio.
ALTRI FILM IN USCITA
TROLLS
di Mike Mitchell e Walt Dohrn
(Animazione, Avventura, Family, Fantasy)
Sinossi ufficiale: Dai creatori di Shrek, arriva TROLLS, una nuova commedia musicale che porta sul grande schermo le amate creature dai coloratissimi capelli. Partendo per un’epica avventura che la porterà oltre il mondo da lei conosciuto, Poppy (Anna Kendrick) unirà le forze con Branch (Justin Timberalake), in una rischiosa missione per salvare i suoi amici dalle grinfie del sinistro Bergen e del loro capo, il re Gristle.
IN GUERRA PER AMORE
di Pif con Pif, Miriam Leone, Andrea Di Stefano, Stella Egitto, Aurora Quattrocchi, Robert Madison
(commedia, guerra, sentimentale)
Sinossi ufficiale: 1943. Mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la sua travagliata storia d’amore con Flora. I due si amano, ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per poterla sposare, il nostro protagonista deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l’isola: arruolarsi nell’esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia, l’evento che cambierà per sempre la storia della Sicilia, dell’Italia e della Mafia.
PAROLA DI DIO
di Kirill Serebrennikov con Viktoriya Isakova, Yuliya Aug, Pyotr Skvortsov
(drammatico)
Sinossi ufficiale: Alle ragazze non dovrebbe essere concesso di partecipare alle lezioni di nuoto in bikini. Insegnare educazione sessuale a scuola è sbagliato. L’evoluzionismo è una teoria non provata e dovrebbe essere affiancata al creazionismo. Sono queste e altre le osservazioni che il giovane protagonista in piena crisi mistica, muove a chi gli sta intorno, citando a memoria i passi più cruenti della Bibbia e tentando di imporrre anche ai suoi compagni di scuola la sua ortodossia estrema. L’unica voce che gli si contrappone è quella di Elena, giovane professoressa di biologia cresciuta alla scuola della scienza e del razionalismo. Ma come si può rispondere con la sola Ragione a chi nutre una Fede cieca?
Vissia Menza & Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su CineAvatar.it
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