Somnia: non incubi, ma solide realtà

Recensione del film Somnia (Before I Wake) tra le novità in DVD di fine Settembre 

La cover del DVD di Somnia

Jessie (Kate Bosworth, Superman Returns) è una madre funestata dalla morte precoce del figlio Sean. Insonne, a pezzi, aggrappata a un gruppo di ascolto, la donna decide insieme al marito Mark (Thomas Jane, The Mist) di provare a regalare amore ad un altro bambino, adottando il piccolo Cody (Jacob Tremblay, Room) e accogliendolo nella loro casa.
Cody è educato e curioso, soffia via la polvere dolorosa dal cuore dei genitori: la rinascita, i benefici sembrano essere reciproci.
Soprattutto quando, increduli, Jessie e Mark scoprono che il bambino ha l’inspiegabile potere di rendere vivi e tangibili i propri sogni. La benedizione di Cody, quella che vorremmo tutti in maniera part-time, nasconde una faccia logica e nerissima: lo stesso accade con gli incubi. Notte dopo notte i pensieri onirici di Cody si concretizzeranno, soprattutto il più insidioso di tutti, un antico, mostruoso spauracchio.
L’insonnia, dal latino “assenza di sogni”, superata grazie a un figlio che proietta i sogni nella realtà, i sogni diventano incubi, la famigliola protagonista perde di nuovo il sonno.
Tutto torna, verso il dolore: quello di un bambino con poteri che fanno male, quello di mamma e papà che vivono una tragedia dopo l’altra. Fino a trovare la terapia giusta…

Kate Bosworth in Somnia – Photo: courtesy of Midnight Factory

La settima regia di Mike Flanagan (Oculus, Il Terrore Del Silenzio), molto più favola nera che horror, conferma l’ottimo momento del filmmaker nato 38 anni fa nella profetica Salem.
Somnia è un racconto drammatico e fantastico che tocca angoli di vita, morte e miracolose facoltà e racconta con ispirata suspence il lato oscuro dell’immaginazione infantile.
Il metodo di sobbalzo è il solito: molta quiete scossa da fotogrammi tempestosi, in cui il mostro sotto al letto, freudiano e simbolico, avrebbe fatto più paura senza la spudorata e stridente CGI.
Jacob Tremblay, che ha scatenato la voglia di paternità di tutto il mondo nel Room dell’anno scorso, si riconferma un baby miracolo. Il suo Cody non è inedito ma impressiona: è il bambino prodigio (post Sesto Senso), quello tormentato da demoni più o meno letterali (Poltergeist, Babadook), che trascina la fantasia nella realtà e viceversa (Il Labirinto Del Fauno). Madrina Bosworth e padrino Jane sono due supporti notevoli.
Con attenzione pedagogica sottile e poetica, Somnia avvicina brividi e pedagogia, magia e genitorialità. Ma dispensa anche qualche dolcetto agli amanti del macabro e del grottesco.
Le variopinte farfalle, segno che Cody sta sognando, diventano animale guida e simbolo del film: moriranno soffocate dalla campana di vetro di una brutta nottata oppure, da oscuro bozzolo, sbroglieranno la matassa di sogni del bambino e voleranno via. L’esito è incerto e fragile, come una crescita.

Jacob Tremblay in Somnia – Photo: courtesy of Midnight Factory

Dopo i titoli di coda, passate al volo allo “Speciale Somnia” contenuto nel dvd: trenta interessanti minuti alla scoperta della realizzazione del film. Tra audizioni, interviste e riprese sul set, particolarmente significativa è la riflessione sul lavoro con attori giovanissimi come Tremblay, gli approcci, i metodi e qualche “senso di colpa” di chi li cala in dimensioni e trame spaventose. Anche se, come dice lo stesso Flanagan, “nessuno riesce a sceneggiare un film di paura meglio di un bambino”.
Nel momento più divertente del footage bonus, cast e crew raccontano i loro incubi d’infanzia perché tutti avevamo, e forse abbiamo ancora, un paio di spettri annidati in cameretta.

Luca Zanovello

 

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