sabato 17 settembre 2016
dalle ore 9.00 alle ore 24.00
49ma edizione del Premio Suzzara
NoPlace.Space
Suzzara (Mn)
tra pochissimi giorni il progetto artistico vincitore della 49ma edizione del Premio Suzzara NoPlace.space, ideato da Umberto Cavenago e sviluppato con Ermanno Cristini, approderà nella cittadina emiliana con i suoi 609 artisti partecipanti in arrivo da tutta Italia e dall’estero accompagnati da amici, collezionisti, sostenitori, parenti, giornalisti, fotografi e da un prorompente entusiasmo collettivo
NoPlace.space è un esperimento sociale basato sulla metafora del rizoma, organizzato in quattro livelli: l’autore che crea l’origine invita quattro artisti che a loro volta ne invitano tre che potranno infine coinvolgere due artisti ciascuno scavalcando rigide selezioni di curatori, gallerie, critici, un meccanismo semplice ma innovativo che sta dando vita a un esercito compatto di creativi
un inno alla solidarietà
l’evento si svolgerà a Suzzara dalle ore 9.00 alle ore 24.00 di un sabato settembrino già rallegrato dal mercato e dalla sagra cittadina, 15 ore in cui prenderà forma il frutto di settimane di coinvolgimento da parte dell’amministrazione, delle associazioni, di studi grafici, di gruppi di volontari, di fotografi, la popolazione tutta e gli artisti invitati
quel giorno migliaia di menti in fermento finalmente si incontreranno e daranno vita a ciò che prima non c’era e che si era solo immaginato in un nuovo gioco senza regole dalle dinamiche sorprendenti
due squadre
609 artisti da una parte e 21 134 suzzaresi dall’altra
un artista ogni 35 abitanti
che
insieme reinventeranno la città al di là dello spazio e del tempo in una fusione magica tra l’ineguagliabile accoglienza della popolazione e l’interazione degli artisti
Noplace3
è
un grande successo di intenti
ancora
prima
del
17
settembre
le idee rimbalzano nell’aria, le energie si moltiplicano in un fervore contagioso, gli artisti propongono e i cittadini accolgono, i cittadini offrono e gli artisti trasformano
una libertà creativa svincolata da meccanismi di mercato e manipolazioni curatoriali, un raro intreccio tra arte ricerca e sfera pubblica in una visione trasversale dell’arte contemporanea
c’è chi baratterà libri con la frutta di stagione dei contadini locali, chi eseguirà performance inattese, chi stupirà i visitatori nella Galleria del Premio o nel Centro culturale Piazzalunga, chi mostrerà frammenti di opere d’arte al microscopio, chi porterà una pianta da Varese a Suzzara in treno, chi canterà e inviterà il pubblico a fare altrettanto all’interno di un cerchio magico in un preciso scambio di ruoli, perfino il parroco si è unito alle danze e accoglierà nelle sue chiese il canto delle piante simboliche della cristianità e molto altro ancora
i suzzaresi a loro volta saranno prodighi di doni e iniziative, un rinfresco qui e uno là, le schiacciatine mantovane, gnocco fritto e salame, un pranzo speciale per 10 artisti, cappelletti in brodo per altri 60, posti letto, collaborazioni grafiche e fotografiche, visite guidate alle oasi, ai parchi cittadini, alla casa di Dino Villani e così via
insomma
la città intera sarà un museo a cielo aperto
dovrete esserci
vi
aspettiamo
ricordiamo nuovamente i coordinatori dell’evento: l’artista Umberto Cavenago, il conservatore del Premio, Marco Panizza, il sindaco Ivan Ongari, l’assessore alla cultura Raffaella Zaldini e decine di volontari di varie associazioni che hanno dato la loro piena disponibilità insieme a numerose iniziative di privati
Aggiornamenti quotidiani sui siti www.noplace.space e www.premiosuzzara.it
Elisa Bollazzi
n.d.r. anche Elisa Bollazzi e la sua Microcollection saranno presenti all’evento.
Ultima Ora: il numero di artisti che parteciperanno all’evento sale e il rapporto artista-cittadini cambia, siamo a 1 artista per 34 (!) suzzaresi
Last update: 16 settembre 2016, ore 9.30
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection
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