IL BELLO, IL BRUTTO, IL CATTIVO: i film in uscita il 26 maggio

I FILM IN USCITA AL CINEMA IL 26 MAGGIO

Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.

FILM IN EVIDENZA

ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO (uscita italiana: 25 maggio)
di James Bobin con Mia Wasikowska, Johnny Depp,Helena Bonham Carter, Anne Hathaway,Michael Sheen, Sacha Baron Cohen,Richard Armitage, Alan Rickman, Rhys Ifans, Matt Lucas, Timothy Spall, Stephen Fry, Lindsay Duncan, Geraldine James, Andrew Scott, Ed Speleers
(avventura, fantasy)

Dopo Alice in Wonderland Tim Burton cede il posto in cabina di regia al collega James Bobin per portare sul grande schermo il sequel Alice Attraverso lo Specchio con Mia Wasikowska ancora una volta nei panni della dolce e candida Alice, impegnata a salvare il Cappellaio Matto. Tratto dalle opere di Lewis Carroll, il lungometraggio apre al cineasta la possibilità di condurre lo spettatore in un viaggio immaginifico straordinario che però non riesce ad essere davvero efficace.

Alice attraverso lo specchio fatica a mettere a fuoco il proprio obiettivo e la storia che vuole raccontare, alternando la conduzione tra avventura, viaggio di formazione e una parentesi intima dei rapporti familiari. Un fantasy godibile che si rivolge principalmente ad un target di pubblico giovanile, finalizzato ad offrire un intrattenimento più sensoriale ed estetico e meno empatico ed emozionale. Grazie un 3D immersivo, fatto di illusioni ottiche e giochi visivi sulla profondità di campo, Bobin ripropone la magia di una favola Disney amata da intere generazioni con uno stile classico e tradizionale che avrebbe beneficiato di un guizzo originale per rendere la storia più dinamica e audace. Ma bastano alcuni cenni musicali della splendida colonna sonora di Danny Elfman per entrare nel Sottomondo incantato di Alice. Iridescente.

JULIETA
di Pedro Almodóvar con Emma Suárez, Adriana Ugarte, Rossy de Palma, Darío Grandinetti, Michelle Jenner, Priscilla Delgado, Nathalie Poza
(drammatico)

Presentato nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2016, Julieta è l’ultima fatica di Pedro Almodóvar ispirata al romanzo “Runaway” firmato da Alice Munro.

Julieta è una professoressa all’alba dei 50 anni che tenta di raccontare a sua figlia Antia, ricorrendo alla scrittura, gli ultimi trent’anni di vita a partire dal suo concepimento. Dopo aver riportato su carta la sua confessione, Julieta non sa dove spedirla poiché è da dodici anni che non ha più notizie di Antia, la quale ha lasciato casa appena maggiorenne.

JULIETA è un melodramma che si interroga sulle cause e i misteri, legati ai sensi di colpa, che ci portano incomprensibilmente a staccare i rapporti con i nostri familiari fino a considerarli estranei o perfetti sconosciuti. Almodóvar scandisce la sua opera attraverso il flusso dei ricordi della protagonista per raccontare l’abbandono e la ricerca di un nuovo percorso di vita in seguito a grandi delusioni. Il dolore che il distacco provoca alla vittima viene nuclearizzato e sviluppato nella pellicola in ogni sfumatura e, nonostante alcune metafore visive o situazioni caricaturali disseminate lungo l’arco narrativo, il regista spagnolo è abile far detonare le emozioni con una potenza incredibile a livello espressivo e comunicativo. Seducente.

FIORE (uscita italiana: 25 maggio)
di Claudio Giovannesi con Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Valerio Mastandrea, Gessica Giulianelli
(drammatico)

Dopo La casa sulle nuvole e Alì ha gli occhi azzurri, il regista e sceneggiatore Claudio Giovannesi mette la firma sul suo nuovo lavoro, Fiore, in concorso alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2016.

Daphne (Daphne Scoccia) è una ragazza che sembra avere un futuro già scritto in partenza: campa di furti e rapine ed è costretta a cambiare continuamente quartiere per non farsi arrestare.

Un giorno i poliziotti riescono a catturarla e la giovane viene mandata in un carcere minorile, dove s’innamora perdutamente di Josh (Josciua Algeri), altro detenuto finito in prigione per rapina. Ma fino a quando i due ragazzi saranno rinchiusi in quel luogo senza speranza non potranno stare insieme e solo la libertà li unirà per sempre.

Complice uno stile immediato e simil-documentaristico che rimane distante da qualsiasi retorica e dal banale autocompiacimento, Giovannesi è abile nel costruire un lungometraggio denso ed articolato che trascende la semplice ‘parabola formativa’ e apre a un’importante riflessione sulle difficoltà e i confini delle relazioni umane, legate ad un spazio “diverso” e circoscritto come quello di un riformatorio.

Riprendendo temi cari al cinema d’autore francese e le linee narrative dell’opera di Emmanuelle Bercot A Testa Alta, il cineasta tiene solidamente le redini della macchina da presa e cattura in modo impeccabile gli sguardi, i battiti e i sospiri dei protagonisti. Un film lontano da catalogazioni e dai canoni delle recenti produzioni italiane, che merita di essere visto e ammirato, lasciandosi trascinare nei meandri più intimi e fragili della vicenda. Profondo.

COLONIA
di Florian Gallenberger con Emma Watson, Daniel Bruehl, Michael Nyqvist, Vicky Krieps, Martin Wuttke, Richenda Carey, Jeanne Werner, August Zirner
(thriller, drammatico)

Il premio Oscar Florian Gallenberger (miglior cortometraggio nel 2000 per Quiero Ser) torna al cinema con Colonia, un’incredibile storia d’amore calata all’interno di un thriller politico con protagonisti Emma Watson, Daniel Brühl e Mikael Nyqvist.

Selezionato al Toronto International Film Festival 2015, Colonia si basa sui fatti realmente accaduti nella Colonia Dignidad, creata in Cile negli anni ’70. Nel periodo successivo al golpe militare, avvenuto nel 1973, il paese è piegato dal caos e la polizia di Pinochet cerca di debellare ogni focolaio di rivolta con la violenza. Tra le vittime ci sono Daniel e Lena, una giovane coppia di oppositori al regime. Quando Daniel (Daniel Brühl) viene rapito e portato nella Colonia Dignitad, Lena (Emma Watson) decide di seguirlo e farsi accettare all’interno della comunità con l’obiettivo di salvare il suo amato e riportarlo a casa. Il sentiero percorso da Colonia è più vicino a quello intrapreso da opere fantapolitiche o distopiche piuttosto che da lungometraggi nati con l’intento di manifestare un preciso messaggio di denuncia o protesta sociale.

Gallenberger dimostra una certa bontà nella costruzione della pellicola, riuscendo ad catalizzare l’attenzione del pubblico con un discreto livello di tensione e grazie ad una prosa registica capace di bilanciare al meglio il ritmo e le sequenze narrative.

PELÉ
di Jeff e Mike Zimbalist con Kevin de Paula, Leonardo Lima Carvalho, Diego Boneta, Vincent D’Onofrio, Rodrigo Santoro
(biografico, drammatico)

Cuore, talento, tecnica e una grazia celestiale. Il più grande campione calcistico di tutti i tempi sbarca al cinema in un biopic firmato da Jeff e Mike Zimbalist.

Consapevole della potenza evocativa di una figura emblematica e indiscussa dello sport planetario, i due registi si sforzano di donare un’impronta originale alla pellicola ma finiscono per sfociare nel didascalismo e nell’enfasi da manuale, aggrappandosi alla parete emozionale del racconto. PELÉ narra la storia del famoso goleador brasiliano che ha raggiunto la gloria a soli diciassette anni, guidando la nazionale verdeoro alla conquista della sua prima Coppa del Mondo nel 1958 e entrando di diritto nell’olimpo degli dei del pallone.

Corpo e mente uniti ad una grande umiltà e al gioco di squadra, Edson Arantes do Nascimento è riuscito grazie alla sua innata passione per il calcio a superare gli ostacoli della vita, a partire da un’infanzia complessa e difficile trascorsa nelle favelas, e a diventare il simbolo di un intero paese che lo ha eletto come O’Rei. Il suo spirito indomabile e lo stile di gioco eclettico hanno fatto sognare il mondo fino a renderlo una vera e propria leggenda vivente. Suggestivo.

ALTRI FILM IN USCITA

SOMNIA (uscita italiana: 25 maggio)
di Mike Flanagan con Kate Bosworth, Thomas Jane, Jacob Tremblay, Annabeth Gish, Scottie Thompson, Dash Mihok, Lance E. Nichols
(horror, thriller)

Sinossi ufficiale: I peggiori incubi evocati dalla fantasia di un bambino diventano realtà in una escalation di terrore senza tregua. Jessie (Kate Bosworth) e Mark (Thomas Jane) decidono di portare a casa un dolce e amorevole bambino di otto anni, Cody.
A loro insaputa, Cody è terrorizzato ad addormentarsi. In un primo momento pensano che il suo passato tormentato sia la causa della sua avversione per il sonno, ma presto scoprono il motivo: i sogni di Cody si manifestano nella realtà mentre dorme, diventando veri e propri incubi reali.

FRÄULEIN – Una fiaba d’inverno
di Caterina Carone con Christian De Sica, Lucia Mascino,Therese Hämer, Irina Wrona, Max Mazzotta, Andrea Germani
(commedia)

Sinossi ufficiale: La più grande tempesta solare che l’uomo ricordi si abbatte sulla Terra. Una ben più profonda tempesta si scatena nell’animo di Regina (Lucia Mascino), scontrosa e solitaria zitella chiamata Fräulein, dopo che un misterioso turista sui sessanta (Christian De Sica) oltrepassa il cancello del suo albergo chiuso da anni.

IL TRADUTTORE
di Massimo Natale con Claudia Gerini, Kamil Kula, Silvia Delfino, Anna Safroncik, Marcello Mazzarella, Piotr Rogucki
(thriller)

Sinossi ufficiale: Andrei Bina (Kamil Kula) è uno studente rumeno che grazie a una borsa di studio frequenta un corso di specializzazione in lingue straniere all’Università. Dato che i soldi della borsa sono pochi, di sera lavora in una pizzeria e di giorno saltuariamente in questura, dove traduce gli interrogatori e le intercettazioni di suoi connazionali. Andrei – che oltre al romeno e all’italiano, parla perfettamente diverse lingue, tra cui il tedesco – viene messo in contatto dalla sua tutor con una sua amica antiquaria, Anna Ritter (Claudia Gerini), che vuole far tradurre il diario del marito tedesco, scomparso da poco in circostanze misteriose. Andrei viene catapultato in un mondo che fino a quel momento non aveva neppure osato sognare.

Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su CineAvatar.it

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