Robinson Crusoe, la brillante versione di Martedì

C’era una volta un esploratore, un giovane che voleva viaggiare per terra e per mare, e diventare un abile cartografo: il suo nome era Robinson Crusoe.  Imbarcatosi su un mercantile per andare alla ventura con il suo fedele amico Ainssley (il fidato cane scozzese), un brutto giorno, a causa di una burrasca, finisce alla deriva, i marinai scappano e lui si risveglia, solo, stordito e disorientato, sulla battigia di un isolotto incontaminato: è il Paradiso… di Martedì e dei suoi compagni animali!

Martedì è l’intrepido pappagallo che per primo accoglie il povero naufrago in quell’angolo del pianeta dove sino a ieri non si era mai visto un essere umano. E, in effetti, sulle prime Robinson viene scambiato per un terribile e pericoloso “mostro marino”. Sarà proprio Martedì, il sognatore del branco, che vede nello strano ospite la possibilità di lasciarsi alle spalle i tropici, a far cambiar idea al resto del variegato gruppo di abitanti – il martin pescatore Kiki, la simpatica Rosie (un maiale), il miope Scrubby (una capra), il porcospino Epi, Carmelo il camaleonte e Pango il formichiere.

L’insolita brigata aiuterà Robinson ad andare avanti senza perdere la speranza, a ovviare alla solitudine e a far fronte comune quando una fastidiosa e famelica famiglia di gatti randagi (anch’essa sopravvissuta al mare in tempesta) si adoprerà a turbare l’armonia e a distruggere quante più cose e scorte possibili. A questo punto la forza dell’amicizia esploderà in tutta la sua bellezza e ci regalerà attimi di puro divertimento.

Photo: courtesy of Notorious Pictures

Vi siete mai domandati come sarebbe stata la versione della storia che tutti conosciamo se fosse stata narrata dal punto di vista degli animali? Ben Stassen e Vincent Kesteloot se lo sono chiesti e hanno deciso di renderla reale dando vita a Robinson Crusoe, un cartone animato fatto di voci e colori, un mondo variopinto e gioioso, in cui le ostilità sono sempre in agguato ma si possono superare con coraggio e volontà. E, in questo luogo, che appare sospeso nel tempo, vi hanno calato il nostro (anti)eroe.

La nuova fatica co-diretta da Ben Stassen (il regista de Il Castello Magico) è un viaggio sulle montagne russe ambientato in un’isola tropicale cangiante, ricca di sorprese, in cui regna l’armonia e lo spirito di squadra. Ancora una volta, è l’unione a fare la forza, a fare la differenza nei momenti del bisogno e a dispensare conforto nelle circostanze più dure. Ricetta sicura, per il trionfo del bene e per garantire un happy ending, l’amicizia e il mutuo soccorso sono i due pilastri su cui poggia l’avventurosa trama di un film che spicca anche per la scelta di non far parlare ai protagonisti un linguaggio umano. Nonostante le differenze e l’apparente incomunicabilità, la determinazione e la voglia di vivere in armonia porta tutti a superare ostacoli apparentemente insormontabili – grande lezione non solo per i piccoli ospiti in sala.

Robinson Crusoe è quindi consigliato a chiunque sia alla ricerca di evasione, ami i lungometraggi di animazione, voglia andare al cinema con tutta la famiglia, e sia curioso di scoprire cosa ne pensava la fauna locale dell’arrivo del più famoso naufrago della letteratura per ragazzi.

Vissia Menza
Articolo pubblicato anche su FantasyMagazine.it

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