I FILM IN USCITA AL CINEMA IL 21 APRILE
Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
FILM IN EVIDENZA
CODICE 999
di John Hillcoat con Kate Winslet, Chiwetel Ejiofor, Woody Harrelson, Gal Gadot, Norman Reedus, Anthony Mackie, Casey Affleck, Aaron Paul
(crime/thriller)
Non c’è limite a cosa può fare un uomo quando non ha scelta” è una delle battute della sanguinaria Irnia (una magnifica Kate Winslet con superba inflessione finto – russa) che meglio riassume l’anima di Codice 999, lo splendido nuovo lungometraggio diretto da John Hillcoat (The Road, Lawless), basato sull’esplosiva sceneggiatura di Matt Cook.
Storia di cinque amici addestratissimi, con un grande senso del branco, disposti a tutto, anche a sparare ad un poliziotto, pur di salvare uno del gruppo (soprattutto se in gioco c’è un lauto compenso). Le cose si complicano quando la mafia russo-israeliana tiene in scacco Michael (Chiwetel Ejiofor) e solo un codice 999 può concedere loro la chance di uscirne vivi. Tra scontri, incontri, ritorsioni e con un investigatore più sballato di loro (Woody Harrelson) alle costole, non sarà semplice portare a termine l’ultima missione.
Adrenalinico quanto un action, sorprendente come si confà a un thriller, Codice 999 è recitato da un cast in stato di grazia, è cupo come il migliore noir ed è triste nei risvolti umani lascia trasparire. Il film del regista australiano si candida a diventare il migliore del genere di questa annata: sa catturare l’attenzione dello spettatore, farlo sentire in colpa e palpitare sino all’ultimo sparo. Un equilibrio perfetto.
LE CONFESSIONI
di Roberto Andò con Toni Servillo, Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino
(drammatico/thriller)
Germania. In un albergo da sogno, tanto isolato quanto lussuoso, si sta per riunire un G8 dei ministri dell’economia al fine di adottare una manovra segreta dalle conseguenze pesanti per alcuni paesi. Oltre ai governanti, ci sono il direttore del Fondo Monetario Internazionale e tre ospiti: una famosa scrittrice di libri per bambini, una rockstar americana e un monaco italiano. Prima che la riunione prenda il via, però, un fatto tragico impedisce la prosecuzione dei lavori e, in un clima di dubbio e di paura, s’innesca una sfida che vedrà schierarsi da un lato i potenti e dall’altro l’uomo di Chiesa.
“Nessuno merita lodi per le proprie azioni se non ha il coraggio di essere cattivo” è l’emblematica frase pronunciata dal direttore del Fondo Monetario Internazionale (Daniel Auteuil) mentre conversa con il monaco Roberto Salus (Toni Servillo) nel nuovo film di Roberto Andò, una storia che intreccia ricatti, trame nascoste, convinzioni presunte o reali, seduzioni e silenzi. Il silenzio sarà, infatti, il trigger che innescherà una meravigliosa partita a scacchi fatta di frasi non dette e di sguardi in cui ogni ospite si aggrapperà alle proprie convinzioni e vacillerà sotto il peso dei propri segreti. Incorniciato da fotografia sopraffina, con inquadrature ricercate e musiche curate da Nicola Piovani, Le Confessioni è una pellicola in grado di venir apprezzata ben oltre i confini nazionali. Intrigante ed elegante.
ZONA D’OMBRA (CONCUSSION)
di Peter Landesman con Will Smith, Alec Baldwin, Albert Brooks, Paul Reiser
(storia vera/drammatico/sportivo)
Bennet Omalu è un giovane neuropatologo nigeriano che ora vive in America, dove impiega il suo grande talento per scoprire perché le persone muoiano. È un uomo attento, dedito al lavoro che conduce una vita quieta sino al giorno in cui si ritrova per le mani l’autopsia che cambierà per sempre la sua vita. Il corpo sul suo tavolo è quello di un eroe del football americano, deceduto a poco più di 50 anni per un motivo misterioso. È cosi che il dottor Omalu scopre una nuova malattia, la CTE, che provoca la degenerazione del cervello quando riceve ripetuti colpi alla testa. Riuscirà il determinato medico a vincere il suo braccio di ferro con le corporation poco inclini ad assumersi la responsabilità della salute dei propri atleti?
Tratto da fatti realmente accaduti, che scossero non poco la vita del quieto Omalu, e fecero tremare il mondo dello sport, il film diretto da Peter Landesman ci regala una delle migliori prove di Will Smith, che per calarsi nel camice del neuropatologo ha cambiato movenze e accento. Dopo aver ricevuto il plauso di critica e pubblico oltre oceano, Zona d’Ombra arriva con qualche mese di ritardo nella nostra parte di mondo, pronta a sedurre lo spettatore con questa storia vera narrata con equilibrio e un’ottima dose di suspense. Intenso.
TRUMAN – UN VERO AMICO È PER SEMPRE
di Cesc Gay con Ricardo Darín, Javier Cámara, Dolores Fonzi, Eduard Fernández
(drammatico)
Julián vive e lavora a Madrid. Tomás è madrileño ma si è trasferito in Canada, dove ha creato una famiglia e si e costruito una carriera. Julián e Tomás sono amici da sempre e sono rimasti uniti grazie a quel legame raro in grado di superare la distanza e le differenze. I due non potrebbero essere più diversi: uno è estroverso l’altro è quieto, uno è un attore l’altro un accademico, ma il loro legame è indissolubile. Un giorno, a sorpresa, Tomás si presenta alla porta di Julián, ha saputo che l’amico sta attraversando un momento difficile a causa della salute e senza farsi pregare è venuto dal Canada per stargli vicino, sperando che e la sua presenza possa dargli conforto. Tra gite impreviste e visite mediche inevitabili, i due parlano, litigano e non possono sottrarsi all’inevitabile.
Dopo avere conquistato il cuore dei conterranei, ed essersi aggiudicato ben cinque premi Goya nelle categorie più ambite (tra cui regia/ attori/ film), Truman – Un vero amico è per sempre si accinge ora a vincere anche sul pubblico italiano. Il film diretto da Cesc Gay è un dramma che tocca temi profondi con grazia puntando sugli sguardi rubati, i sospiri nascosti e i tanti altri piccoli gesti che i due attori non dimenticano mai di porre in essere al momento giusto. Ricardo Darín e Javier Cámara sono, infatti, magistrali nel rendere tutto credibile, farci percepire il loro respiro e stemperare l’angoscia con situazioni divertenti e altrettanto realistiche. Una storia non semplice nelle loro mani si è tramutata in naturale e mai sopra le righe. Raffinato.
GROTTO
di Micol Pallucca con Samuele Biscossi, Iris Caporuscio, Gabriele Fiore, Christian Roberto
(per bambini)
Tre bambini costringono un loro compagno a una prova di coraggio per far parte del gruppo: dovrà portare via un teschio da una chiesa abbandonata. Inaspettatamente però il bambino viene risucchiata da una voragine sul pavimento. I ragazzi rimasti fuori non sanno cosa fare, non ottenendo risposta, temono il peggio. La sorellina di uno di loro li ha seguiti ed è lei a calarsi coraggiosamente nel buco. Quando la panca a cui era legata cede sotto il suo peso, trascina con sé anche gli altri bambini. Il gruppo ritrova il loro compagno ma si rende conto di non poter più tornare indietro. Nella ricerca di una via d’uscita i piccoli saranno aiutati da Grotto, una creatura simile a una stalagmite che si esprime solo con suoni gutturali.
Grotto è un film sull’importanza dell’amicizia, in cui i protagonisti impareranno a mettere da parte gli egoismi per diventare una squadra. Sacrificandosi e dedicandosi gli uni agli altri, capiranno di essere ancora più forti e solo così di poter trovare la via di casa. L’opera diretta da Micol Pallucca ha vinto al Giffoni Film Festival nella sezione Elements +6, quella dedicata agli spettatori più piccoli. Un gran bel traguardo dati i temi trattati (idonei più ai pre-adolescenti che non ai bimbi) e la giuria, composta da ragazzini (!). L’unione di argomenti importanti e semplicità di esposizioni è stata la carta vincente ed è un ulteriore motivo per vedere un futuro roseo per il cinema tricolore. Per giovanissimi.
ALTRI FILM IN USCITA
THE OTHER SIDE OF THE DOOR
di Johannes Roberts con Sarah Wayne Callies, Jeremy Sisto
(horror)
Sinossi Ufficiale: The Other Side of the Door racconta la vicenda di una famiglia che, durante una tranquilla vacanza, viene colpita da un tragico incidente che porta alla morte del loro giovane figlio.
La madre – inconsolabile – venendo a conoscenza di un antico rituale in grado di riportare indietro suo figlio per un ultimo saluto, intraprende un viaggio verso un antico tempio. La donna scopre così una misteriosa porta, il confine tra il mondo dei vivi e dei morti. Quando però disobbedisce al sacro ordine di non aprirla, l’equilibrio tra i due mondi viene sconvolto.
SP1RAL
di Orazio Guarino con Marco Cocci, Valeria Nardilli, Michele Bevilacqua, Cristina Puccinelli
(drammatico)
Sinossi Ufficiale: Matteo Moella è un regista controverso. Vive e lavora a New York dove è anche in riabilitazione per curare il disturbo borderline di cui soffre da anni.
Durante le prove del suo ultimo lavoro, una telefonata dall’Italia lo avverte della morte di suo padre.
Matteo lascia New York e la sua vita per tornare al paese dove è cresciuto e alla casa al mare che il padre gli ha lasciato.
La spiaggia della sua infanzia diventa il suo rifugio, inaccessibile a tutti tranne che ad Alice, una ragazza giovane e bella, che sembrerebbe aprire una breccia nel muro che Matteo ha eretto tra lui e il resto del mondo.
Ma i suoi fantasmi, sempre presenti, lo trascinano di nuovo in una spirale di ricordi e ossessioni da cui sarà sempre più difficile uscire.
Vissia Menza
Articolo pubblicato anche su CineAvatar.it
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”