Immaginate di aprire gli occhi una mattina e di avere la vista offuscata, percepire un torpore agli arti, non riconoscere la stanza in cui siete. Immaginate di vedere una persona, una bella figura, che non vi pare familiare. Immaginate di sentire una voce soave che vi dà il benvenuto e vi dice di non agitarvi, parola magica in grado di accelerare il battito anche all’essere umano più quieto che conosciate. Immaginate a questo punto di udire una storia improbabile sulla vostra agonia e sul vostro ritorno alla vita e da quel momento, immaginate ancora, che la vostra giornata prenda una piega inaspettata. Senza il tempo di capire e adattarvi alla nuova situazione, vi trovate nel centro del mirino di una battaglia che non comprendete di cui però sapete essere il trofeo a cui tutti ambiscono.
Inizia cosi Hardocore! il film girato interamente in prima persona arrivato da poche ore nei cinema italiani. Un’opera unica, un’iniezione di adrenalina in cui, per una volta, l’identificazione col protagonista è indiscutibile: Henry, siete voi. Vedete con i suoi occhi, non capite con lui, affrontate l’ignoto per lui, venite colpiti e cadete al suo fianco, vi rialzate e correte sino a quando il respiro vi impone una sosta. Tutti vi guardano e non sapete il perché, vi rimettete in movimento e scoprite doti che non sapevate di avere. Siete abili con qualsiasi arma e se vi fate male è solo per poco. Avvertite vi sia qualcosa di sbagliato ma non c’è tempo per le elucubrazioni. È tutta fisicità, affanno e scontri. E in questa folle giornata, incontrare un volto amico è la vostra unica speranza.
Come in un girone dantesco, cercherete il vostro Virgilio, ne sentirete il bisogno, ma alla fine vi renderete conto che dovrete essere soli in questo viaggio estenuante. Vedere Hardcore! è un’esperienza unica nel suo genere, usa l’espediente della soggettiva, vi trascina in un enorme e totalizzante videogioco spara-o-muori e non vi lascia andare prima che abbiate superato l’ultimo livello. Perché dietro la macchina da presa c’è il regista russo Ilya Naishuller, un uomo noto per la sua ecletticità, che ha sedotto 120 milioni (!) di utenti con il video musicale “Bad Motherf*cker” girato per i Biting Elbows, la band punk di cui fa parte. Hardcore! ne è la diretta evoluzione: dal videoclip al lungometraggio duro, violentissimo, ipnotizzante e mozzafiato ma con un pizzico di humor qua e la, formula vincente per stemperarare la tensione e farvi ricaricare quanto basta per arrivare interi all’epilogo.
La pellicola è coraggiosa, si spinge spesso oltre il limite rimanendo sempre e comunque un prodotto cinematografico per il grande pubblico. Nonostante il chiacchiericcio che potreste aver udito, infatti, non vi troverete difronte all’equivalente di un gioco da consolle, né a un racconto dalle mille implicazioni filosofiche. Sarete nella pelle del malcapitato Henry ma non deciderete per lui, sopratutto sarete coscienti di essere seduti in poltrona e proprio questo è il punto di forza di un lavoro tecnicamente imponente, con sonorità impeccabili e una trama impossibile. Senza troppo pretendere e osando moltissimo, Naishuller vince in intraprendenza. Personalmente, avrei speso un minor numero di bossoli a favore di qualche riga di trama in più, in ogni caso lo spettatore vince un giro sulle montagne russe: il film è un mix di divertimento, eccitazione, mitragliate e colpi di scena, girato niente meno che per le strade di Mosca.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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