C’era una volta un bambino, si chiamava Ben. Ben era curioso e amava viaggiare. Dall’Italia all’Egitto, sino alla Turchia e pure la Grecia, poi via verso Nizza dove si ferma. Li inizia a creare. Va e viene, vola a Londra, ma non solo, seduce anche l’America. Le decadi scorrono e la sua arte si afferma. Inizialmente subisce il fascino di Duchamp, poi è assorbito dai colleghi in Fluxus ma Ben è un vero artista ed è impossibile frenarlo. Ama l’arte, anzi, la odia, no, la ama o meglio, è parte di lui, le dà forma ogni giorno, la respira, è la sua essenza. Ben è davvero inarrestabile. Scultura, pittura, poesie, La Différence, un atlante etno-linguistico, arginare la sua ricerca, la voglia di osare, la sua energia e creatività, è impensabile. Oggi ha scollinato gli ottanta, un volo aereo si può tramutare in una sofferenza ma Ben Vautier è ancora un fiume in piena, è travolgente e trascorrere del tempo con lui è un’iniezione di vita più unica che rara.
Al Monte Verità, in linea d’aria proprio sopra il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona – che dal 25 marzo sta ospitando la mostra Marcel Duchamp Dada e Neo-Dada (QUI le nostre righe) – presso la Casa dei Russi, si può scoprire una piccola personale di Ben Vautier, inaugurata lo scorso fine settimana da lui stesso. Sotto un inaspettato sole di primavera, all’aria aperta, pennarello alla mano, l’ora è stata indimenticabile. Puntando sull’eterno divenire e la necessità di assecondare le proprie passioni/ossessioni d’artista, facendo perno sulle domande a lui care e su quell’ego da cui ognuno di noi non può prescindere, e passando dall’inglese al francese con un tocco di tedesco, abbiamo chiacchierato e assistito a una vivace performance/presentazione come ne vorremmo vedere più spesso.
Purtroppo l’istrionico artista è già tornato in Costa Azzurra ma la piccola e raccolta esposizione a lui dedicata sarà visitabile sino al 20 maggio 2016. Il consiglio è di associarla all’intrigante e colorata mostra in città o alle giornate letterarie che si terranno al Monte Verità da domani sino alla prossima domenica, nella cornice della Primavera Locarnese.
Per maggiori informazioni www.monteverità.org e www.museoascona.ch
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”