Ascona è una cittadina sulle sponde elvetiche del lago Maggiore che gode di un clima talmente mite da fare concorrenza alla riviera mediterranea. In questo luogo, vi è fermento culturale durante tutto l’anno. Già ai primi del ‘900 si rese necessario un Museo che custodisse una collezione resa corposa dai molti artisti che dopo aver sostato sul territorio decidevano di donare i propri lavori alla città ospite. Il vicino Monte Verità, e la comunità che vi ha preso forma sin dal XIX° secolo, ha ospitato illuminati scrittori, poeti, pittori, filosofi e politici. Tra loro si ricorda il premio Nobel per la letteratura Hermann Hesse (naturalizzato svizzero), D.H. Lawrence (il padre de “L’amante di Lady Chatterley”), lo scultore e pittore Hans Arp, Otto Braun (lo zar rosso di Prussia), probabilmente Lenin e il rivoluzionario Trotzki e molti, molti altri.
Non stupisce quindi che in pieno centro storico risieda oggi, in un candido palazzo cinquecentesco, il Museo di Arte Moderna e che nell’anno del centenario della nascita del Dadaismo, sia proprio questo borgo – in cui visse un gran numero di autori aderenti a quella corrente – ad essere sede di una temporanea dal titolo Marcel Duchamp Dada e Neo-Dada.
Dal 25 marzo, infatti, alcune stanze dello spazio espositivo sono dedicate a un viaggio tra storia, arte ed emozioni che regala ai suoi ospiti un’esperienza stimolante, differente, sicuramente leggera e colorata. Con l’intento – molto dadaista – di togliere l’aura impolverata al concetto di mostra e di fruizione di un’opera, rompendo la barriera tra l’oggetto e il suo pubblico e, sposando a pieno l’idea di arte come sinonimo di vita, è stato creato un percorso in cui i famosi lavori di Marcel Duchamp (come la rivisitazione della Gioconda o la straordinaria Boite-en-valise), sono affiancati a quelli di colleghi appartenenti al movimento neo-dadaista denominato Fluxus, che riconobbero in Duchamp un maestro e si caratterizzarono da subito per un umorismo e una giocosità di fondo assai liberatoria.
Il visitatore si ritrova, infatti, a ricevere diversi stimoli degli oggetti esibiti e a decidere cosa vedere, cosa provare, cosa ricordare. Può addirittura sedersi, osservare e lasciare un segno del proprio passaggio. Marcel Duchamp Dada e Neo-Dada è uno di quei meravigliosi casi in cui dietro a un titolo si cela un evento che presenta la miglior produzione di un autore senza prendersi troppo sul serio e senza dirci cosa sia giusto o sbagliato. Se si hanno occhi e mente aperti, il ricordo sarà leggiadro.
L’esposizione terminerà il 26 giugno 2016. In via eccezionale, sarà aperta al pubblico domani, Lunedì dell’Angelo, solo la mattina, dalle 10:30 alle 12:30. Per informazioni e dettegli consultate il sito ufficiale (un clic qui).
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Leave a Comment