MACEDONIA
Ingredienti
2 mele (meglio se golden)
2 pere
250 g di fragole
2 banane
1 arancia
1 bicchiere di succo di limone
5 cucchiai di zucchero
Preparazione
Lava, asciuga e taglia la frutta a tocchetti.
Quindi prendi una ciotola e mettici tutta la frutta preparata.
Spolverizza con lo zucchero e bagna con il succo di un limone.
Metti il recipiente coperto in frigorifero e lascia riposare almeno un paio d’ore in modo che la frutta rilasci il suo succo.
Toglilo dal frigorifero al momento di servire in tavola.
mi irrito
Lava, asciuga e taglia la frutta a tocchetti
perché mai dovrei lavare, asciugare e tagliare la frutta a tocchetti secondo questa precisa sequenza, perché proprio a tocchetti, che brutto termine, tocchetti, preferisco pezzetti
brevi ordini malcelati sotto forma di innocenti istruzioni
Lava, asciuga e taglia la frutta a tocchetti.
Quindi prendi una ciotola e mettici tutta la frutta preparata.
io la ciotola la prendo prima d’incominciare e scelgo la frutta secondo criteri ogni volta differenti, la lavo, la asciugo e la taglio a pezzetti, in base alle sensazioni del momento, potrei anche invertirne l’ordine, chissà
Spolverizza con lo zucchero e bagna con il succo di un limone.
lo zucchero fa male e il limone è troppo acido, preferisco aggiungere un goccio d’acqua minerale frizzante ghiacciata
che mi debba attenere anche ai subdoli dettami di supponenti ricette dalle corte frasette imperative, non sia mai
decido io se tagliare gli ingredienti prima o dopo averli scelti, sminuzzati, lavati, frullati o quant’altro
mi sia concesso un minimo di libertà, almeno mentre preparo un’insignificante insalata di frutta
stravolgo perciò tutte le indicazioni del severo ricettario e ne faccio ciò che voglio
una torta di mele, forse
procedo a modo mio
scomodamente seduta sul divano, le gambe attorcigliate, la schiena china su un anonimo tavolino lì accanto, il notiziario inglese di sottofondo, inizio il mio rito culinario
un tripudio di colori e profumi invade il soggiorno, frutti di diverse forme e tonalità sparsi sul divano mi spingono alla creazione di un’inconsueta macedonia
amorevolmente taglio, spezzetto, spremo, separo, aggiungo, assaggio mentre gocce di densi succhi colano lungo il coltello affilato, dalle dita al palmo della mano giù per il polso fino a bagnare il gomito, il cuscino, le infradito, il pavimento
percepisco un flusso irruente di energie calare nella mia mente fino ad agganciarsi alle preesistenti ed insieme crearne di nuove
predisposta all’ascolto, accolgo con gioia quelle stesse intuizioni che da bambina scambiavo per confusione mentale, aleggiate come erano da un clima di mistero
la mano madida mi impedisce di trascriverle e l’immenso sforzo per memorizzarle mi sottrae energia vitale, mi fermo, mi asciugo alla bell’è meglio, recupero una penna qualsiasi e velocemente ricopio ogni pensiero, dove capita, le dita inumidite di un nuovo sapere riportano, nero su bianco, personalissime visioni del mondo del tutto inaspettate, che, giorno dopo giorno, lievitano spontaneamente dentro di me, pronte a fuoriuscire sotto nuove sembianze
che sia questa la vera macedonia
un insieme di sensazioni che lentamente prendono forma, dando vita all’inedito, un connubio di concetti, profumi, pensieri, ideologie a sostegno di ogni atto creativo
ne immagino una ricetta
LA MIA MACEDONIA
Ingredienti
2 osservazioni (meglio se positive)
2 emozioni
250 g di novità
2 curiosità
1 dolore
1 briciolo di ansia
5 pensieri di dolcezza
Preparazione
apprezza le novità, approfondisci le osservazioni, vivi intensamente le emozioni e assapora le curiosità
quindi prendi un foglio bianco e sintetizza le sensazioni provate
ritocca il testo con un briciolo d’ansia e spolverizzalo con la dolcezza a disposizione
metti lo scritto girato sul tavolo e lascialo riposare almeno un paio d’ore o forse di più, affinché i singoli elementi si amalgamino bene tra loro
riprendi il foglio, rileggilo e revisionalo per l’ultima volta prima di porgerlo ai tuoi ospiti
Elisa Bollazzi
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection