Zac Snyder prende le redini dei fanta-film targati DC Comics e dopo averci folgorati con ‘300, e aver ridonato smalto a L’uomo d’Acciaio, torna dietro la macchina da presa per regalarci uno scontro epico, epocale, apocalittico tra due eroi del calibro di Batman e Superman. I due si detesteranno, si scruteranno, si studieranno e alla fine si scontreranno in nome del bene dell’umanità. Ma in nome di quella stessa umanità imperfetta e imprecisa, di cui fa parte anche Bruce Wayne, quando non indossa la maschera dell’Uomo Pipistrello, gli assetti evolveranno e le sorprese non mancheranno.
È nei cinema da poche ore la nuova avventura firmata dal cineasta americano, Batman V Superman: Dawn of Justice, un viaggio di oltre due ore tra Gotham e Metropolis alla ricerca della verità e della giustizia. Senza raccontarvi una trama davvero tutta da vivere e scoprire avvolti dal buio di una sala (possibilmente indossando gli occhialini 3D), vi basti sapere che l’annoso conflitto tra bene e male e la smania, tipica degli esseri umani, di diventarne immortali è il fulcro di un’opera dal forte – e poco celato – messaggio sociale e politico.
L’uomo che si vuole sostituire a Dio, l’adorazione di falsi idoli, i fugaci ed instabili innamoramenti di entità immortali che prima innalziamo a salvatrici della patria e poi destiniamo alla dannazione eterna, sono solo alcuni degli spunti di riflessione che ci vengono proposti mentre gli eroi che hanno popolato i sogni di generazioni di bambini si affronteranno in una memorabile battaglia, dura ed intesa senza esclusione di colpi.
Con il supporto di un cast scelto a regola d’arte, il lungometraggio di Snyder ci infonde speranza e riavvicina a personaggi che nelle recenti trasposizioni cinematografiche avevano perso appeal e accumulato strati di polvere (oltre ad aver provocato troppi sbadigli all’audience). Oggi Henry Cavill è sempre più a suo agio nella duplice veste Clark Kent/ Kal El e Ben Affleck alias Bruce Wayne/ Cavaliere Oscuro è tra i più convincenti e aderenti alla visione ombrosa, indomabile e tenace dell’originale versione fumettistica ideata da Bob Kane e Bill Finger. Al loro fianco sfila una vera parata di star in cui spiccano due premi Oscar®: Jeremy Irons e Kevin Kostner, rispettivamente impegnati nei ruoli di Alfred, maggiordomo di casa Wayne e di Jonathan, padre adottivo di Clark.
Batman V Superman: Dawn of Justice è un thriller fanta-politico con venature noir che riuscirà a sedurre non solo coloro che hanno un’anima nerd ma anche quelli che non hanno mai seguito le vicissitudini dei due supereroi. Punto di forza della pellicola è l’inizio folgorante, curioso, travolgente, mentre la seconda parte risente di una manciata di minuti in eccesso durante i quali l’autore si perde nel descrivere il rapporto tra uomo e Dio come una parabola destinata a condurre verso la dannazione e l’oblio.
Tra sequenze epiche ed esplosive, il film mette a confronto i personaggi più iconici e idolatrati dei fumetti in un contesto caotico, distruttivo e roboante che sfrutta le atmosfere oscure ed intense per entrare nel cuore dello spettatore e trasportarlo in un vortice di suggestioni ed emozioni insieme ai protagonisti. Il regista dipinge un quadro chiaroscurale diviso a metà da luci e ombre all’interno del quale coesistono le visioni mistiche e sogni deliranti di Batman e una presa di coscienza da parte di Superman di quanto la fragilità dell’animo umano possa piegare la corazza impenetrabile di un semidio.
Batman V Superman: Dawn of Justice è una vera sorpresa che proprio grazie alle sue imperfezioni diventa imperdibile.
Vissia Menza & Andrea Rurali
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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