Il Festival del Film Locarno apre oggi la stagione primaverile con un evento imperdibile per gli amanti del cinema e delle svariate contaminazioni tra le discipline artistiche che nel corso del tempo hanno influenzato e segnato il panorama culturale globale.
La quarta edizione de L’immagine e la Parola, prevista dal 10 al 13 marzo, sarà strutturata secondo un ricco programma che il direttore artistico Carlo Chatrian e alla curatrice della manifestazione Daniela Persico hanno curato insieme a Blutch e Lorenzo Mattotti, figure di riferimento della Graphic Novel molto apprezzate e riconosciute in tutto il mondo.
Nei quattro giorni di immersione nell’universo di Blucth & Mattotti tra workshop, incontri e proiezioni, il cineasta Bruno Podalydès presenterà la sua ultima fatica Comme un Avion e lo spettacolo teatrale tratto dal libro Jekyll & Hyde di Lorenzo Mattotti e Jerry Kramsky e basato sul noto romanzo scritto da Robert Louis Stevenson.
La proposta formativa di quest’anno costituisce il carattere distintivo dell’evento: gli studenti di cinema, illustrazione e fumetto potranno partecipare a laboratori mirati alla creazione della Graphic novel, durante i quali verranno forniti interessanti spunti di riflessione su questo mezzo espressivo e di comunicazione per evidenziare i punti focali, le questioni di rilievo e gli interrogativi più frequenti che sorgono durante l’ideazione di un lungometraggio. Ad impreziosire la manifestazione, verrà inaugurata la mostra Rotella e il cinema, dedicata al grande artista e inesauribile sperimentatore Domenico Rotella che sarà allestita presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno (fino al 14 agosto 2016).
Tra le novità de L’immagine e la Parola, Locarno ospiterà un veterano e frequentatore assiduo del Festival che ha illuminato lo spazio artistico con le sue opere liriche ed estreme, spesso in bilico tra finzione e documentario: Werner Herzog. L’immenso regista nonché illustre esponente del Nuovo Cinema Tedesco mostrerà al pubblico in anteprima internazionale il suo nuovo film Lo and Behold, Reveries of the Connected World, un documentario suddiviso in dieci capitoli passato in rassegna al Sundance Film Festival 2016 che avanza un geniale considerazione sulla tecnologia e sulla preponderanza di internet nella nostra epoca. Un’analisi lucida e critica che secondo l’autore rappresenta una delle rivoluzioni più importanti che gli esseri umani stanno vivendo.
I presupposti ci sono tutti per vivere un week end all’insegna dell’arte e delle sue infinite sfumature. Per maggiori informazioni potete consultare il sito www.pardo.swiss
Andrea Rurali
Appassionato di Star Wars e cultore della settima arte, conoscitore del western italiano e del cinema tricolore, sempre aggiornato sulle ultime cine-frontiere e produzioni internazionali (con predilezione per l’Oriente), Andrea è il fondatore del portale CineAvatar.it