Guardate l’immagine sopra e ditemi se non vi viene voglia di correre in sala. Io sono una delle vittime di questo fotogramma. Ero a Berlino, era la prima mattina di Festival e mai inizio di Berlinale è stato più scorretto, divertente e sorprendente.
Siamo ad Albuquerque (New Mexico) e due detective molto affiatati risolvono i casi loro assegnati seguendo un codice tutto proprio. Terry Monroe e Bob Bolano sono migliori amici, sono fedeli solo a se stessi e hanno fiducia esclusivamente l’uno dell’altro. La strampalata coppia di poliziotti ha un’alta percentuale di successo ma i metodi utilizzati sono fonte infinita d’imbarazzo per l’intero corpo di polizia: i due sono corruttibili, subiscono il fascino delle droghe, non conoscono le mezze misure, le regole o le buone maniere, e il distintivo che indossano è un orpello, un fantastico lasciapassare da sfruttare per il proprio interesse. Ciò nonostante Terry e Bob sono buoni come un pezzo di pane e non hanno mai ucciso nessuno. Neppure il loro capo riuscirà però a redimerli e prima o poi dovrà sospenderli.
Il ritorno dietro la macchina da presa di John Michael McDonagh (regista della commedia nera Calvary, in anteprima proprio alla Berlinale nel 2014) segna il suo debutto a stelle e strisce. Questa volta protagonista non è, come in precedenza, l’attore Brendan Gleeson ma la coppia inedita formata da Alexander Skarsgård e Michael Peña e il risultato è un’avventura esplosiva, che non disdegna scene pulp, avvolta da un’aura vintage molto 70s che la rende irresistibile ai nostri occhi.
War on Everyone oltre oceano verrebbe definito un buddy/cop movie, di fatto è la storia di due (anti)eroi inseparabili, che vivono seguendo un’etica e una morale molto bizzarra sino al giorno della resa dei conti. Birra in mano durante il servizio e una striscia di coca con gli informatori ai loro occhi non sono un problema, ai nostri sono fonte inesauribile di risate. Sullo sfondo il Sud e le note di musica di altri tempi in cui spiccano i The Clash e Glenn Campbell.
Da considerare un divertissement, War on Everyone è una pellicola irriverente, con situazioni sorprendentemente spassose, dialoghi brillanti e attenzione ai dettagli, che omaggia diverse opere del passato (da Starsky & Hutch ai gloriosi western) senza prendersi troppo sul serio – e forse proprio per questo ha tutte le carte in regola per riuscire a conquistare il grande pubblico. E per la gioia delle giovanissime nel cast ci sono pure Theo James (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni e la trilogia di Divergent) e Caleb Landry Jones (X-Men L’inizio, Antiviral e Byzantium) nei panni di due atipici villain tanto temibili quanto dandy. Da non perdere.
Vissia Menza
n.d.r. per coloro che non temono l’inglese, di seguito un piccolo assaggio
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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