Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica smart, dinamica e veloce di consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
PERFECT DAY
di Fernando León de Aranoa con Benicio Del Toro, Tim Robbins, Olga Kurylenko, Mélanie Thierry
(commedia drammatica)
La prima prova in lingua inglese del regista spagnolo Fernando León de Aranoa è una delle rivelazioni di quest’anno cinematografico. Adattamento del romanzo Dejarse Llover di Paula Farias, presentato alla Quinzaine des Réalizateurs a Cannes 2015, Perfect Day è un vero gioiello che mescola con intelligenza dramma e ironia. Grazie ad un cast in stato di grazia (Tim Robbins, Benicio del Toro, Melanie Thierry e Olga Kurylenko), a una sceneggiatura strepitosa e a una colonna sonora che tiene il ritmo con brani che hanno fatto la storia della musica, il regista ci porta indietro nel tempo, nei Balcani, durante la guerra e ci mostra il suo lato grottesco. Il risultato è che si ride della tragedia con grazia senza mai essere irriverenti. Folgorante.
LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKU
di Naomi Kawase con Kirin Kiki, Kyara Uchida, Masatoshi Nagase, Miyoko Asada
(drammatico)
Naomi Kawase, ospite frequente della sezione Un Certain Regard del Festival de Cannes, lo scorso maggio ha presentato la sua ultima fatica: AN (da noi, misteriosamente, tradotto in Le Ricette della Signora Toku). L’an è una marmellata di fagioli dalla lunga tradizione e nel film della regista giapponese è ciò che lega le vite e le solitudini dei tre protagonisti. Sentero è il gestore solitario di un chiosco di dolci tipici, i doryaki. Tokue è l’anziana che un giorno si affaccia alla finestra dell’uomo per chiedergli un lavoro, e lo conquista con la sua ricetta speciale per fare l’antica marmellata. Wakana è, infine, una giovane cliente del chiosco alla palese ricerca di una figura genitoriale (tema ricorrente nella produzione dell’autrice). L’incontro di queste tre figure, gli sguardi, i piccoli gesti, i rituali, vengono mostrati con gentilezza e attenzione nella scelta della inquadrature e delle parole. Tutta la storia profuma di tradizione, umanità e dolcezza anche quando, nella seconda parte, si fa amara, meno magica ma più reale. Delicato.
QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA
di Alfonso Gomez-Rejon con Jon Bernthal, Nick Offerman, Connie Britton, Olivia Cooke
(drammatico)
BELLE & SEBASTIEN – L’avventura continua
di Christian Duguay con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatalier
(avventura)
IL PROFESSOR CENERENTOLO (al cinema da lunedì 7 dicembre)
di Leonardo Pieraccioni con Leonardo Pieraccioni, Laura Chiatti, Massimo Ceccherini, Davide Marotta, Flavio Insinna, Sergio Friscia, Nicola Acunzo, Manuela Zero, Lorena Cesarini, Nicola Nocella
(commedia)
Nell’anno del ritorno al cinema di Cenerentola, torna a palesarsi anche il suo principe, che per l’occasione si trasforma in professore e ne eredita il nome. Il Professor Cenerentolo è il dodicesimo lungometraggio alla regia di Leonardo Pieraccioni che, a distanza di vent’anni dal suo esordio con I Laureati, abbandona l’estro pungente e spensierato della sua comicità a favore di uno stile più realistico e maturo che osserva con attenzione lo spaccato contemporaneo e le dinamiche sociali. L’artista toscano elabora un personaggio che incarna vizi e virtù dell’italiano medio, diverso per caratteristiche e stile da quello interpretato da Maccio Capatonda (in Italiano Medio), raccontando una storia tutta nostrana che si aggrappa alla tradizione monicelliana (I Soliti Ignoti) e lavora di fantasia per condurre la commedia sui binari dell’happy ending. Ed è così che Umberto (Pieraccioni), al termine della pena scontata in carcere a causa di un colpo mal riuscito, inizia a frequentare una ragazza (Chiatti) durante l’orario di lavoro in biblioteca ma ogni sera allo scoccare della mezzanotte è costretto a rientrare nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Insinna) scopra il ‘segreto’. Una Favola dalle sfumature terrene. Frizzante.
Vissia Menza e Andrea Rurali
Rubrica in collaborazione con CineAvatar.it
n.d.r. Un click sui titoli per leggere le recensioni
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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