L’Accademia Carrara, Il Museo Riscoperto: il ritorno della grande arte al cinema

Agli occhi del mondo l’Italia è un museo a cielo aperto, è la patria della dolce vita, della buona cucina e dell’arte secolare. È un luogo con gioielli architettonici disseminati ovunque, in metropoli come Milano, nei borghi tipici dell’appennino o nei centri più piccoli, ma dal passato glorioso, come Bergamo, città in cui stiamo per fare una tappa virtuale.

Oggi, infatti, parliamo di una pinacoteca dalle dimensioni non a perdita d’occhio come quelle del Prado, del Louvre o della National Gallery, ma con un contenuto altrettanto prezioso e, forse, con un’allure magica data da tanta riservatezza e dall’effetto sorpresa: entriamo all’Accademia Carrara, tra le cui mura è custodita una delle collezioni più importanti di pittura rinascimentale italiana, con dipinti di Mantegna, Raffaello, Botticelli, Bellini e molti altri grandi artisti dal Rinascimento ai primi del ‘900.

Accademia Carrara è uno delle tante perle museali del nostro Paese, nata grazie alla determinazione del suo “magnifico” e notabile fondatore, Giacomo Carrara. Carrara, nato in una nobile famiglia nel lontano ‘700, era un appassionato d’arte e divenne presto un apprezzato critico. L’uomo investì la vita, e tutto il suo patrimonio, nella raccolta di un numero sorprendente di pezzi, lasciando ai posteri un tesoro inestimabile che contribuisce a rendere l’Italia – e le sue gallerie – unica e ineguagliabile.

Da pochi mesi, l’Accademia è tornata a essere sede di corsi e di una permanente con oltre 600 opere tutte da scoprire. Solo oggi e domani (9 e 10 dicembre 2015), chiunque da Nord a Sud potrà camminare lungo quei corridoi, partecipare al ri-allestimento dello spazio espositivo, vedere da vicino tele di una perfezione senza eguali, venire a conoscenza di aneddoti e godere di performance emozionanti, semplicemente andando al cinema: torna, per la gioia di amanti e curiosi, l’arte su grande schermo grazie a NEXO Digital e alla nuova fatica di Davide Ferrario.

Il regista Davide Ferrario – Photo: courtesy of NEXO Digital

L’Accademia Carrara, Il Museo Riscoperto è il nuovo film del poliedrico cineasta che oggi ci porta dentro un palazzo, ci svela i suoi quadri, ci conduce per mano in un percorso che coinvolge vista e udito. Il suo non è il classico documentario didascalico atto a mostrare i vari passaggi che hanno preceduto la riapertura al pubblico di quegli ambienti ma è un viaggio tra immagini, parole, suoni e poesia che ci rapisce e fa dimenticare il tempo.

Le inquadrature di cotanta bellezza, e i racconti di un uomo che ha imparato ad amare quelle tele negli anni, si alternano a brevi spiegazioni di Giovanni Romano, alle curiosità narrate da Desmond Morris, alle strabilianti coreografie di una danza nell’aria e alla lettura di un passaggio sulla Madonna (tratto da “Vita e Destino” di Vasilij Grossman) che Giovanni Lindo Ferretti rende travolgente al punto di lasciarci senza respiro.

Giovanni Lindo Ferretti © Stefano P. Testa

Il regista è attento, stimola i sensi e le nostre più intime corde, sceglie con dovizia i passaggi dal chiaro allo scuro, ci offre una carrellata di corpi decollati e dilaniati in battaglia, in cui l’apparire di San Sebastiano di Raffaello è quasi consolatorio, e ci coglie di sorpresa con una sequenza di volti (i rinomati ritratti) che ci scrutano nel cuore della notte con in sottofondo un brano dal refrain “after dark” non casuale.

Ferrario non ci impartisce nessuna lezione, fa di meglio, ci entusiasma e per questo lo ricorderemo a lungo.

Il film chiude con un ultimo dardo: il ritratto di Santina Negri di Giuseppe Pelizza da Volpedo. Il suo sguardo buca lo schermo e non vi libererà neppure dopo aver lasciato la sala. Chapeau!

Vissia Menza

L’elenco dei cinema dove vedere il documentario è disponibile sul sito www.nexodigital.it

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