Cineforum – SE DIO VUOLE: il pubblico si prende per mano e danza spensierato

si arriva tutti alla spicciolata, fiduciosi, la giornata frenetica ancora lì tra capo e collo, quattro chiacchiere in attesa di un nuovo viaggio nell’oscurità, seguendo ognuno la propria strada, chi su, chi giù, una sosta, di traverso, a sinistra, a destra, indietro, una riflessione, nell’eterna scoperta di sè

ssshhh, ssshhh

silenzio per favore

ssshhh ssshhh

tutto tacque

e

il buio fu

di punto in bianco la musica e i titoli di testa irrompono con impeto nella sala seguiti da un’immensa lampada scialitica a tutto schermo, un corpo seminudo su un tavolo operatorio, un chirurgo sarcastico e la sua équipe, familiari speranzosi, corridoi infiniti, un’infermiera che arranca

l’inquietudine si siede accanto a noi ma fortunatamente dopo pochi minuti si alza e se ne va lasciandoci immersi in una commedia contemporanea trionfante sul podio, al primo posto, orgogliosa delle reazioni del folto pubblico divertito tra lunghe risate sonore e commenti esaltanti

i personaggi sono parecchi, tutti quelli della commedia italiana un marito una moglie un figlio una figlia un genero i colleghi un detective l’immancabile prete e altri a seguire in ordine sparso

uno più bravo dell’altro, chapeau Falcone!

Foto: Claudio Iannone

la trama è costellata da paradossi, svolte frequenti, bruschi cambi di scena che si susseguono al ritmo seducente di svelti passi di Mambo, trascinando con sé il pubblico presente e perfino quello assente come spesso accade, mano nella mano, nel flusso disinvolto della storia

si ride a crepapelle

la musica si incolla ai nostri corpi e ci conduce dove il bravo regista esordiente vuole, con virtuosismo, la sala cinematografica si trasforma in una gioiosa balera e il pubblico in un corpo di ballo d’eccellenza impegnato in vivaci danze di gruppo, al ritmo di Mambo, Salsa e Cha Cha Cha

l’allegria è prorompente

indietro sinistro, uno due tre destro cinque sei
ancora
due tre cinque destro sei sette uno
le mani vanno in su
atrás
laterale

delizia dei sensi

Foto: Claudio Iannone

gli spettatori alla mia sinistra, quelli alla mia destra, davanti, dietro e più in là si sono tutti infilati con allegria negli interstizi della vicenda senza volerne più uscire, ridiamo all’unisono della sfera mistica di Bianca, la figlia ingenua, delle battute del genero, delle stranezze della moglie del marito del prete del detective della finta moglie del finto storpio del finto fratello scemo e di chiunque

cross più vuelta
lassù

grazie Falcone
sei il nostro maestro di ballo d’eccellenza

ci concediamo a te con fiducia, sicuri delle tue competenze, abbandoniamo ssshhh ssshhh impertinenti e indugi timorosi, il tuo sguardo ampio diventa il nostro, spigliato, realista, sarcastico, poetico, spietato e rapiti da un umorismo spontaneo e inaspettato, sagace e vivo, esprimiamo consensi a passo di danza

uno due tre quattro cinque sei sette otto
indietro
ancora avanti
uno due tre quattro cinque sei sette otto
Mambo Mambo

e ancora atrás
e ancora base laterale e atrás
base cambio uomo donna

fermi tutti

si chiude il sipario
e luce fu

 

abbiamo già tutti nostalgia di un film costruito con rara intelligenza, dai passi precisi, solo all’apparenza casuali

il pubblico si prende per mano e danza spensierato verso l’uscita

Elisa Bollazzi

Per la recensione scritta all’uscita del film nelle sale un click QUI

 

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