Ho sempre amato le favole oscure, sospese nel tempo, di mondi vicini e lontani, con colori vividi, ricolme di segreti e misteri in grado di far vibrare l’aria. La sensualità e l’impeto di CRIMSON PEAK non potevano quindi che stregarmi e trascinarmi al fianco della povera Edith.
La storia si apre nel nuovo mondo, a Buffalo, nella casa di Edith Cushing, una giovane cresciuta grazie alle cure di un padre premuroso – facoltoso uomo di affari, che le ha fatto anche da madre. Nonostante siamo nel primo ‘900, la ragazza ha potuto studiare, è riuscita a dare sfogo alla sua passione per la scrittura e non si è mai lasciata sedurre dal matrimonio, neppure con l’amico d’infanzia, l’affidabile e dolce dottor Alan McMichael. Un giorno, però, Thomas Sharpe si affaccia alla sua soglia. L’uomo in arrivo dal Vecchio Continente è infinitamente affascinanate, è brillante ai limiti della stravaganza e in un batter d’occhio le conquista mente e cuore.
Mentre vecchi fantasmi mandano messaggi, strani incidenti iniziano a farsi largo, ma Edith non ha occhi che per il suo Thomas e lo segue sino a Crimson Peak, un luogo sperduto tra le colline inglesi, in cui il clima impietoso toglie il sorriso e rende tutto inquietante. La terra è rossa, l’acqua è vermiglia e la neve sembra intrisa di sangue. È il cremisi a dominare mentre la passione irrefrenabile sboccia tra i due e, forse, è la gelosia incontenibile della sorella Lucille, rimasta sola e in un angolo dell’enorme villa, quella da temere.
Il nuovo film diretto da Guillermo del Toro è un elegante racconto gotico dai risvolti inattesi, che unisce sogni, incubi e fantasmi più o meno reali, che non disdegna gli intrighi ma concede ampio spazio all’amore assoluto, quello che ti ubriaca di felicità sino a distruggerti. E con altrettanto trasporto e dedizione ci fa innamorare dei suoi protagonisti dall’anima perduta, ci conduce per mano attraverso il loro inferno, incantandoci con immagini squisite, travolgenti, al punto di farci sentire i profumi e provare il dolore.
Nei panni di Thomas c’è l’attore Tom HIDDLESTON, in quelli di Edith Mia WASIKOWSKA, Lucille è Jessica CHASTAIN. Tre grandi interpreti per tre personaggi potenti. Solo tre persone ma tutte alle prese con l’unico sentimento in grado di far emergere il lato oscuro dell’essere umano, quello che ti porta ad azioni impensabili. Il chiaro/ scuro domina ogni scena e un‘alternanza di luci e ombre (interiori o reali) pervade le stanze di un palazzo le cui le pareti paiono infinte e racchiudono troppi misteri. La dovizia di particolari e l’attenzione a ogni dettaglio, ogni fibra o gioiello indossato, impressiona e affascina chi guarda perché questo è il bello del cinema di Del Toro.
La calda e magica atmosfera di CRIMSON PEAK ci fa dimenticare sia un horror, lo vediamo come una fiaba che ci fa evadere e sentire vivi. Del Toro ha superato sé stesso: ci ha regalato una danza di amore e morte emozionante, sensuale e visivamente inebriante.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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