Non ho mai amato troppo i paragoni letterari: trovo che un Autore – e con Patrick Fogli la maiuscola è un obbligo – abbia una sua voce e una sua cifra stilistica unica, che è profondamente ingiusto provare ad affiancare ad altri nomi.
Per una volta, però, mi tocca sbilanciarmi, perché durante la lettura di “Io sono Alfa” (ultimo – e riuscitissimo – romanzo della penna che già ci aveva regalato “
Dovrei essere fumo“) non ho potuto fare a meno di pensare: “Eccoci qua, finalmente il Don DeLillo tricolore”.
Siamo in una Italia immaginaria ma non troppo, in un tempo non così distante dal presente: un nemico invisibile e senza volto fa esplodere bombe nelle scuole elementari, nelle chiese, nei supermercati. Esplosioni telecomandate e cadenzate, in modo che i soccorritori vengano sorpresi dalla seconda detonazione. Non ci sono rivendicazioni, non ci sono spiegazioni, c’è soltanto una firma: la prima lettera dell’alfabeto greco, Alfa, vergata nei dintorni e dipinta con una vernice rosso sangue.
Tornano alla mente, è ovvio, gli attentati mafiosi del 92/93. Il contesto è però radicalmente diverso: in quelle bombe si potevano riconoscere una strategia e delle richieste ben specifiche, in questo stragismo non sembrano esistere motivazioni. La reazione è prevedibile: paura, socialità azzerata, soppressione continuativa dei diritti fino all’instaurazione di una sorta di stato di polizia.
Aggiungete che la capacità narrativa di Fogli, il realismo e la tranciante verità che ci regala non lasciano un attimo di respiro, e comprenderete di avere tra le mani un romanzo di rarissima potenza. Un romanzo sulla paura che fa paura, un romanzo sull’Uomo e sulla sua natura se mai ne è stato scritto uno, un romanzo su di noi.
Non so se si è compreso, ma lo consiglio fortemente. Fortemente proprio.
Alfonso d’Agostino
SCHEDA LIBRO
Autore: Patrick Fogli
Titolo: Io sono Alfa
Editore: Frassinelli
Pagine: 267
ISBN: 978-8888320694
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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