Recensione Le lacrime della giraffa di Alexander McCall Smith

“Alla fine, la risposta doveva essere che era sbagliato perché la morale tradizionale del Botswana diceva che era sbagliato, e la morale tradizionale il Botswana, lo sapevano tutti, aveva sempre ragione. Se la seguivi, ti sentivi a posto.”
Botswana = Alexander McCall Smith. L’equazione, per chi abbia un minimo di frequenza in libreria, è quasi immediata: le coloratissime copertine della serie dedicata a Precious Ramotswe, detective della prima agenzia di investigazione privata dello stato africano, hanno certamente catturato l’attenzione.
Le lacrime della giraffa” probabilmente non piacerà troppo ai cultori del giallo: mancano gli elementi più caratteristici del genere, inclusa la sfida lanciata al lettore. Nelle due vicende che si vedono affrontare – la datalissima sparizione di un giovane e un caso di classico tradimento coniugale – tutto è molto chiaro fin dall’inizio. Addirittura, l’identificazione del colpevole avviene grazie a un intuito “sensoriale” e a principi quasi lombrosiani…
È l’Africa. Con il suo intreccio di morali e animismo, i suoi paesaggi, l’indolente rassegnazione, la appassionata fratellanza, la solidarietà nella condivisione del poco che si ha.
Lo stile narrativo non sarà di altissimo livello e la scrittura potrebbe apparire fin troppo basica: probabilmente è vero. Ma McCall Smith ti trascina aldilà del Mediterraneo e dei luoghi comuni più stereotipati sul Continente Nero e regala qualche ora di puro è semplicissimo relax.
Alfonso d’Agostino

SCHEDA LIBRO
Autore: Alexander McCall Smith
Titolo: Le lacrime della giraffa
Traduttore: Stefania Bertola
Editore: TEA
Collana: Teadue
Pagine: 235
ISBN: 978-8850207039

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PROGETTI
Giro del mondo letterario: Botswana


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