A metà fra il passato e il futuro, sospeso tra rabbia e rassegnazione, in bilico fra la voglia di scappare e quella di restare, l’autore di questo libro, Heinrich Boll, fa emergere il suo impegno politico attraverso la voce del protagonista, raccontando i valori finti e il dolore vero di un uomo immerso in una società che non gli appartiene, che gli ha strappato e rubato tutto, anche la donna amata, Maria.
Questa è una storia di protesta, di lotta, che prende forma attraverso le “opinioni di un clown”: è il viaggio fra i pensieri di un uomo con il naso rosso e le gambe stanche, che butta via la maschera nel momento stesso in cui ne indossa una, che si copre il volto di bianco per mostrare il nero della società.
Hans Schnier è un clown, non chiamatelo artista. Hans è un uomo che non si piega alla realtà avara e perbenista della moderna Germania, anche alla fine, anche quando stremato, ferito e arrabbiato canta ed elemosina alla stazione di Bonn. Hans è immerso in un groviglio di emozioni e in una moltitudine di persone che ruotano intorno a lui, sotto forma di presenze ed assenze. Pagina dopo pagina, diventa sempre più evidente la bellezza e la brutalità del coraggio di chi non scende a compromessi, di come sia difficile, a volte, sopportare il peso del proprio cognome, e di uniformarsi a luoghi comuni e convenevoli, che finiscono per schiacciare e opprimere l’individualità umana.
È un romanzo quanto mai attuale, che analizza i bisogni e le paure di chi è abbastanza forte da ammettere di essere fragile, che invita a fermarsi e a riflettere, di scegliere da che parte stare, e di assumere una posizione ferma, decisa, a prescindere dagli interessi economici e sociali che ne possono scaturire.
Giovanna Puccio
SCHEDA LIBRO
Autore: Heinrich Boll
Titolo: Opinioni di un clown
Traduzione: A. Pandolfi
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici Moderni
Pagine: 258
ISBN: 978-8804487654
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