Oggi vi racconto la storia del signor Schneider e del signor Bax. Nonostante sia il compleanno di Schneider, il lavoro lo chiama e la fortuna non pare essere dalla sua parte, anche se sarà presto in buona compagnia. Il risveglio del signor Bax, infatti, non pare essere stato migliore: è con l’amante quando si ricorda che la figlia – un po’ depressa e molto isterica – sta per arrivare a trovarlo. Quello che i due uomini non sanno è che da lì a qualche ora si trasformeranno uno nel target dell’altro. Dietro le quinte c’è, ovviamente, un burattinaio che per un motivo a noi oscuro ha deciso che i due si dovranno far fuori a vicenda (!). A colazione nessuno però s’immaginava che un numero spropositato di imprevisti si sarebbe abbattuto sui due e sui malcapitati che interagiranno con loro.
La pellicola che Alex van Warmerdam (il regista di BORGMAN) porta in Concorso a Locarno è una commedia grottesca dal ritmo incalzante. Bianchissima e luminosissima, ci trascina immediatamente al fianco dei protagonisti e ci fa provare quasi tenerezza per loro: gliene capitano davvero di tutti i colori e la loro giornata sarà lunga e faticosa. I colpi (di scena e non solo) saranno, infatti, infiniti e tutti diventeranno vittime e carnefici.
SCHNEIDER vs BAX è una vera sorpresa. Dopo aver udito insistenti voci di corridoio che lo etichettavano come “strano” e con delle “difficoltà intrinseche”, è stato quasi liberatorio vivere un paio di ore in compagnia di quello che potremmo definire un moderno western in salsa olandese. Probabilmente, dato che ai Festival approdano molte opere di denuncia, non ci si aspettava un film di genere in cui due persone si affrontano ma, nonostante l’azione sia incalzante, il loro background rimane un mistero. Sapremo solo che Schneider è il cosiddetto family man, con una vita segreta (il suo lavoro), e Bax è un padre, anche lui con una vita segreta. Punto.
Curioso è che lo stesso autore/ regista/ attore (Alex van Warmerdam è Bax) ci conferma che il film è più un esercizio di stile che una esplorazione della psiche e delle dinamiche dell’essere umano. E dopo questa rassicurazione ci sentiamo autorizzati ad alzare con serenità le braccia per fare una ola in favore di questa storia che arriva dal Nord. Leggera, spensierata, divertente. Che meraviglia!
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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