Odd Thomas è un ragazzo cresciuto in una famiglia bizzarra e, a sua volta, è considerato strano dai membri della comunità in cui vive. A Pico Mundo, Odd lavora in un fast food ed ha una meravigliosa fidanzatata. Ma nulla, neppure il suo nome quasi profetico, è un caso. La vita semplice e l’amore della bellissima Stormy bilanciano un dono (o forse una croce, a voi la scelta) con cui il giovane convive da sempre: vede gli spiriti delle persone che hanno avuto una morte violenta e cerca di dar loro quiete stanando i colpevoli.
Odd non è ancora ricoverato sine die in un istituto per persone disturbate, grazie all’affetto e alla fiducia che il capo della polizia locale rimpone in lui. I due hanno creato un vero sodalizio in grado di garantire alla giustizia molti di coloro che si sono macchiati dei peggiori crimini. Oggi però sta per accadere qualcosa che neppure Odd riesce a individuare e arginare.
In Italia “Odd Thomas” arriva, dopo un bel po’ di contrattempi, in questa calda estate 2015 con l’eloquente titolo IL LUOGO DELLE OMBRE. L’intrepido protagonista vive, infatti, nel mondo che conosciamo, ma vede chiaramente una porzione dell’al-di-là, quella meno divertente, e, suo malgrado, diventa un eroe come piace a noi esseri imperfetti: con pregi e difetti simili ai nostri.
Protagonista indiscusso di questa avventura fantasy per tutta la famiglia, tratta dalla omonima serie di romanzi di Dean R. Koontz, è il talentuoso attore di origine russa Anton Yelchin (recentemente visto in IL NEMICO INVISIBILE e apprezzato negli ultimi due lungometraggi dedicati a STAR TREK) che, complice una voce fuori dai comuni canoni, a ogni nuova prova riesce a portarsi a casa il consenso del pubblico.
Diretto da Stephen Sommers, papà della saga de LA MUMMIA e del giocattolone G.I. JOE – La nascita del Cobra, IL LUOGO DELLE OMBRE è un film che sin dall’inizio si mostra per quello che è: un thriller con elementi soprannaturali, adatto a un pubblico per lo più giovane, che sfrutta ampiamente la computer grafica e riesce a intrattenere lo spettatore. Non può quindi stupire vedere al fianco di Odd una fidanzatina perfetta (bella, infinitamente comprensiva e impossibile da odiare) e neppure che nella piccola città californiana i residenti incarnino un numero sterminato di stereotipi.
A onore del vero, la pellicola manca di un non-so-che, la presenza di un attore del calibro di Willem Dafoe è ininfluente e la trama è altalenante (talvolta è banale altre volte riesce a sorprendere). Probabilmente, però, è proprio la continua alternanza di guizzi e imprecisioni che tanto diverte e fa rimanere vigili sino al gran finale (una delle parti più riuscite della storia).
Classico film in grado di dividere pubblico e critica, direi sia adatto alle persone mediamente curiose e, ovviamente, alle famiglie in vacanza con irrequieti figli adolescenti :)
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”