Novità al cinema: le improbabili spie di SPY

L’estate cinematografica alla nostra latitudine è qualcosa di molto bizzarro. E quando dico “bizzarro” mi riferisco ai variopinti e fantasiosi escamotage adottati per non chiudere per ferie i cinema del Mare Nostrum durante il periodo estivo. Con il caldo, infatti, arrivano le rassegne che ripropongono a prezzo ridotto il meglio e il peggio dei mesi precedenti, quelle che offrono la possibilità di sentire gli attori in lingua originale, e quelle che mostrano alcune perle presentate ai festival internazionali degli ultimi mesi (Cannes, Locarno e Venezia, per citarne alcuni).

Ogni tanto, tra un cine-revival e l’altro, fa la sua apparizione anche qualche anteprima. Peccato che, con l’evidente penuria di spettatori, appaia una scelta suicidaria. Probabilmente, per invertire questa tendenza qualcuno ha deciso di inserire tra le novità in sala di questo torrido luglio 2015 il film SPY, diretto da Paul Feig con protagonista l’insolito trio composto da Melissa McCarthy, Jason Statham e Jude Law.

Photo: courtesy of 20th Century Fox Italy

SPY è la storia della (ri)nascita dell’agente CIA Susan Cooper (Melissa McCarthy). Relegata da troppo tempo in un seminterrato, infestato da pipistrelli e altri animali molesti, Susan è il miglior supporto a distanza che una persona sotto copertura possa pretendere. Il giorno in cui la lista degli agenti in missione viene venduta a un nemico sanguinario è il momento in cui nuovi volti devono scendere in campo e la nostra eroina non si tira indietro. Nonostante lo scetticismo generale, e le super-spie che la sbeffeggiano senza ritegno, Susan si dimostrerà abile, fantasiosa, determinata e determinante.

Paul Feig cavalca l’onda delle spy story alla KINGSMAN e affida il ruolo di primadonna all’attrice che ha segnato il successo dei suoi precedenti lavori (LE AMICHE DELLA SPOSA e CORPI DA REATO) per cercare di portare a casa un nuovo campione al box office. Alla sua corte chiama un simbolo dell’action come Jason Statham e il poliedrico Jude Law. Il risultato è una commedia spensierata in cui molto accade, tutto è prevedibile e si perde il conto degli stereotipi (quello del latin lover di bocca buona fa accapponare la pelle).

Photo: courtesy of 20th Century Fox Italy

Nel complesso la pellicola scorre, non ci sono momenti morti e gli scontri non mancano, anche se sono improbabili. Nonostante i migliori propositi, siamo però lontani dal mix esplosivo di cazzotti e ironia de I MERCENARI e dal cocktail di eleganza e battute taglienti, tipico dei KINGSMAN. Qui abbiamo un attore, Statham, che rinuncia a fare l’eroe per trasformarsi in uno schizzato racconta-balle che combina solo casini, e un altro che vorrebbe essere bello e tenebroso invece risulta egocentrico e irritante (Jude Law). È chiaro che l’intento sia di farci ridere e la cosa pare funzionare, sempre che questo sia il genere di comicità che stavate cercando.

Personalmente, ho faticato a trovare il guizzo e a spassarmela. Consiglio quindi di documentarvi prima di entrare in sala. Accertatevi di esservi goduti le precedenti commedie del regista, che non vi disturbi vedere un campione dell’azione prestarsi alla peggiore parodia di sé stesso e di essere disposti a perdonare di tutto a Jude Law. Perché SPY ha una bella confezione, non fa male a nessuno ma è leggero leggero.

Vissia Menza

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