Milano che cambia: Porta Nuova

Se ci avete seguito nel nostro consiglio della scorsa settimana, le vetrate di destra del Belvedere di Palazzo Lombardia vi avranno regalato una vista complessiva e incantevole della “nuova Porta Nuova” (praticamente, Porta Nuova al quadrato…).
In bicicletta sono meno di dieci minuti, con un plus non indifferente: la possibilità di attraversare un vero e proprio campo di grano in pieno centro cittadino. Avete letto bene: l’installazione di Agnes Denes, concepita per l’alimentarissimo Expo2015, ha previsto la semina di grano in un’area di 5.000 metri quadri, e passeggiare tra le spighe mentre attorno a te spuntano grattacieli e Bosco Verticale è una esperienza da provare a ogni costo.
La “nuova Porta Nuova” fa pensare a una grande città americana (una a caso, New York). Rappresenta bene quel misto fra funzionalità e linee avveniristiche che in altre epoche contraddistinse l’architettura in Italia. E ci sono un paio di punti che vi prego con tutto il cuore di andare a godervi.
Il primo è una sorta di installazione artistica costituita da “tubi” che sfruttano i diversi piani della piazza per creare un antico e originale metodo di incontro e comunicazione: come capirete meglio dalla foto qui sotto, parlando attraverso un tubo entrerete in contatto con chi sta sotto di voi, e il belloo è che in nessun caso potrete vederlo.
C’è di più: fino al 31 ottobre 2015 in Piazza Gae Aulenti, nel cuore del quartiere Porta Nuova di Milano, vi aspetta Panorama, una struttura ottagonale in legno color antracite del diametro di 25 metri che ospita una installazione video della durata di 15 minuti proiettata a 360° su pareti circolari alte 5 metri. Davanti a voi – o, meglio ancora, intorno a voi – vedrete scorrere immagini che racconteranno la straordinaria bellezza del nostro paese. Il tutto, ancora una volta, a ingresso gratuito.
Gambe in spalla: Porta Nuova vi aspetta!
Alfonso d’Agostino

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