Josh e Cornelia sono una coppia di quarantenni newyorkesi. Lui è un documentarista indeciso, lei una produttrice affermata che lavora al fianco dell’imponente e importante figura paterna. La coppia è sposata da anni, vive una routine che rasenta la noia e ogni giorno vede la passione svanire. L’intesa non manca ma l’amore in certi momenti pare essersi dato alla macchia. Rimasti gli unici senza figli, i due alternano situazioni d’imbarazzo ad altre d’insofferenza, col risultato che sempre più spesso preferiscono non uscire con gli amici, oramai tutti votati alla progenie.
La vita di Josh e Cornelia subisce un inatteso scossone il giorno in cui conoscono Jamie e Darby: anche loro sposati, anche loro amanti della settima arte, anche loro senza prole e molto alternativi, curiosi ma… con vent’anni di meno! Affascinati dall’anticonvenzionalità della giovane coppia e da tanto entusiasmo per la vita, Josh e Cornelia stringono un’alleanza con i due ragazzi sino a dimenticare le vecchie frequentazioni. Inizia così una rinascita intellettuale, sociale, di coppia e lavorativa, con inevitabili e pesanti conseguenze.
GIOVANI SI DIVENTA è il nuovo film di Noah Baumbach, il regista del meraviglioso FRANCES HA. Questa volta il lungometraggio è a colori, i protagonisti sono superstar (Ben Stiller, Naomi Watts e pure Adam Horovitz dei Beasty Boys) e il dramma fa un passettino in dietro per lasciare spazio alla commedia, sagace e mai sguaiata, che provoca una risata leggera. Baumbach non rinuncia (e fa bene) ad avere Adam Driver nel cast, convincente al limite del fastidioso, a cui affianca Amanda Seyfried perfetta nei panni della consorte che vive all’ombra dello smisurato ego del marito. Un quartetto eccentrico che dà solidità all’opera e le permette di sbocciare in tutta la sua delicata bellezza.
La pellicola, infatti, mette a confronto due ere (quella pre-digitale e l’attuale) e le rispettive generazioni (la X e la Z), che in pochi anni hanno trasformato profondamente le abitudini, la visione del mondo, le ambizioni e le frustrazioni di ognuno di noi, frantumando tante secolari certezze. E, mentre siamo in compagnia delle due coppie, veniamo travolti dalle battute, speriamo che la storia prenda una piega, poi cambiamo idea, parteggiamo per uno quindi per l’altro, e alla fine ci rendiamo conto, con loro, cosa sia successo a tutti, noi compresi.
GIOVANI SI DIVENTA è uno di quei film che ti entrano dentro senza far rumore, dolcemente. Realizzi solo dopo averlo metabolizzato di quanto sia fine e attento. A prima vista non ti folgora ma, senza accorgertene, viene via con te e ti strappa altri sorrisi, mentre vivi la tua vita di quarantenne alla ricerca di un’approvazione impossibile e rimani affascinato (e talvolta fregato) dalle nuove generazioni tanto spavalde e determinate a prendersi tutto senza chiedere il permesso. E, alla fine, la domanda è solo una: il mondo è davvero tanto cambiato oppure siamo noi che non riusciamo ad accettare il nostro passato, ad adattarci al presente e ad andare avanti?
Baumbach è cresciuto, il suo nuovo lavoro è maturo, bello, da non perdere. Ci fa sorridere dei luoghi comuni e dell’età che avanza, ma soprattutto ci fa sentire normali. Una vera sorpresa.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”