Lo so, lo so, arrivo in ritardo. Ma funziona così: quando esce il nuovo romanzo di uno scrittore che ami (e di cui, come aggravante, ami pure il principale personaggio), sei come il nastro della vittoria durante il tiro alla fune.
Da una parte, “tira” la voglia di iniziare una lettura che – lo sai già – ti divertirà infinitamente. All’altro capo della fune, sai che poi ti toccherà aspettare, e che appena voltata l’ultima pagina saranno lunghi giorni di attesa.
Quindi, arrivo in ritardo, ma eccoci qui: “Non è stagione”, ultima avventura di Rocco Schiavone, è un gran bel romanzo giallo, probabilmente fra i migliori dell’ultimo biennio. Giova naturalmente alla trama e allo sviluppo narrativo della vicenda la figura del protagonista, vicequestore – non chiamatelo commissario! – disincantato della Polizia di Stato, trasferito nella fredda Aosta per un provvedimento disciplinare dopo una privatissima vendetta meglio raccontata negli episodi precedenti (a proposito,
cliccando qui le altre recensioni dei lavori di Manzini).
Come sempre, le vicende personali e quelle professionali di Rocco Schiavone si incroceranno come i fumi delle Frecce Tricolori durante una figura acrobatica: emergeranno difficoltà di relazione ma anche nuovi alleati istituzionali, prevarrà come sempre un personalissimo senso di giustizia che travalica gli incarichi e rende infinitamente umano il nostro eroe, alle prese con una organizzazione molto radicata e un caso di (orribile) rapimento.
Manzini possiede una invidiabile capacità di mescolare i toni e rendere perfettamente equilibrata la sua struttura narrativa: commedia e tragedia, punte di feroce sarcasmo e vette di malinconia, in una successione calibratissima. Funziona, funziona maledettamente bene, e adesso non resta che aspettare…
Alfonso d’Agostino
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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