Peter Warren Finlay, scrittore australiano classe 1961, ha scelto uno pseudonimo che è una perfetta recensione del suo primo romanzo: sulla copertina vedete infatti troneggiare il nome con cui si è rivelato al mondo.
E volete saper per cosa stia l’acronimo DBC? “Dirty But Clean” (“sporco ma pulito”), un apparente ossimoro che ben descrive il contenuto, stilistico e narrativo, del suo primo è più celebre romanzo.
La trama: Vernon “varie-parole” (capirete…) Little è un quindicenne che vive in un villaggio del Texas dal nome che è tutto un programma: Martirio. Ha un solo amico fidato, Jesus Navarro, che decide di vendicare i soprusi subiti dai compagni irrompendo con un fucile a scuola, uccidendo sedici persone e, infine, suicidandosi. In qualità di unico amico, Vernon finisce nell’occhio del ciclone e, complice un pessimo rapporto con una madre orripilante, decide di fuggire.
Nel romanzo di DBC Pierre c’è una spietata critica alla società americana: la dissoluzione delle famiglie, l’abbandono educativo dei minori, la spettacolarizzazione della Giustizia (si giungerà a girare una sorta di Grande Fratello Carcerario, con tanto di televoto sul destino dei detenuti…). Ma, soprattutto, c’è Vernon, un protagonista difficile da dimenticare.
Ecco, Vernon è “sporco ma pulito”.
È sporco nel linguaggio, in alcune azioni, nei pensieri adolescenziali su sesso e vendetta, persino nella grammatica zoppicante. Eppure è pulito, prima di tutto perché è innocente, e poi perché nella sua mente da ragazzino ci sono picchi illuminanti:
“A dire la verità, è che probabilmente nelle aule di tribunale e in quelle delle elementari ci spruzzano lo stesso tipo di deodorante, giusto per tenerti in riga: Coscienza sporca o roba del genere, così allEe elementari ti senti già come in tribunale, e quando finisci in tribunale ti pare di essere tornato alle elementari.”
“Io so solo una cosa, e l’ho imparata la settimana scorsa. Una vita vissuta bene dovrebbe sembrarti succosa, come un burrito. Questo martedì notte, a una settimana esatta dalla strage, la mia, di vita, la vedo secca come un croccantino”
Leggete “Vernon God Little”. Scoprirete, prima di tutto, un ragazzo alla ricerca della sua Felicità.
Alfonso d’Agostino
INFO
Elencato in 1001 libri da leggere
Giro del mondo letterario: Australia
SCHEDA LIBRO
Autore: DBC Pierre
Titolo: Vernon God Little
Traduzione: C. Mennella
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Pagine: 305
ISBN: 978-8806164164
ACQUISTO
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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