Avevo già raccontato in occasione della recensione di October List (che trovate qui) il mio rapporto quasi-difficoltoso con i romanzi di Deaver. Poi finisce che ogni tre-sei mesi un salto al premiato ristorante “Da Jeffery” lo faccio comunque, e questa volta è toccato a “Profondo Blu”.
La premessa, essenziale per gli appassionati di tecno-thriller di argomentazione informatica, è che il romanzo è inevitabilmente datato: vi sto raccontando di un testo edito nel 2001, quasi tre ere geologiche fa se facciamo riferimento ad un mondo che si muove – letteralmente – alla velocità della luce. Così, le spiegazioni tecniche che Deaver si affretta a propinare per rendere comprensibile a tutti l’universo in cui si sviluppa la trama finiscono per sembrare un po’… uhm… ridicole, interpretate con gli occhi moderni di chi le legge nel 2015. Per qualcosa di più moderno (e senza alcun dubbio più profondo, a prescindere del titolo…) indirizzatevi su Dave Eggers e sul suo “Il Cerchio”.
Fatta la premessa, che era doverosa, devo ammettere che anche “Profondo Blu” ha qualche nota di merito su cui vale la pena soffermarsi.
Prima di tutto, Deaver è riuscito a coniugare efficacemente i classici reati oggetto di tanti romanzi (omicidi, rapimenti, tentate stragi) a delitti immediatamente collegabili ai nuovi mezzi tecnologici: Phate, cracker informatico che non distingue più il mondo reale da quello virtuale, approfitta infatti delle sue doti di programmatore per introdursi nei pc delle future vittime, studiarne abitudini e punti di debolezza, “travestirsi” da qualcuno di fidato e colpire.
Inevitabilmente, le tradizionali tecniche investigative, che pure verranno seguite, non potranno essere sufficienti: ci si dovrà affidare ad un hacker, imprigionato per altri reati, e ne scaturirà un match fra superguru all’insegna dell’Highlander informatico (ne resterà solo uno).
La trama è oggettivamente ben costruita, i colpi di scena si susseguono con una certa regolarità e l’accelerazione finale è calibratissima, nella migliore tradizione dei thriller di successo; non giova, forse, l’inevitabile storiella sentimentale di cui non si sentiva la mancanza, ma complessivamente il romanzo è un vero voltapagina, e ammetto di essermelo goduto a più riprese.
Per i fan di JD, ovviamente imperdibile. Per tutti gli altri, perfetta lettura estiva da ombrellone. Coraggio, è quasi il momento!
Alfonso d’Agostino
SCHEDA LIBRO
Autore: Jeffery Deaver
Titolo: Profondo Blu
Traduzione: M. Parolini e M. Curtoni
Editore: Rizzoli
Collana: BUR Narrativa
Pagine: 442
ISBN: 978-8817028431
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.