Quante volte, da bambini, abbiamo sognato di intrufolarci nella nostra testa per conoscere di persona chi orchestrasse le nostre emozioni e decidesse se potessimo essere felici? Per non parlare del cosiddetto decision maker che, senza prima consultarci, sceglie da sempre quali ricordi farci trattenere per anni e quali farci dimenticare il più in fretta possibile. Ancora, quante volta abbiamo temuto che altri potessero leggerci i pensieri e scoprire i nostri sogni, le speranze, gli amici immaginari e quel mondo di fantasia ricolmo di dolci, fiumi di sciroppo e lacrime di cioccolato da cui non siamo mai riusciti a separarci?
E, soprattutto, quanti di noi avrebbero scommesso che un giorno la propria sfera emotiva avrebbe preso forma, con tanto di “Gioia” dai capelli blu e stanza dei bottoni con poteri strabilianti?
Superato il primo (e più duro) weekend di Festival, il lunedì ha premiato i sopravvissuti con una pellicola fuori concorso che si è dimostrata un trionfo di colori, profumi, emozioni. Gli stati d’animo, la crescita, il cambiamento, i valori più importanti di ogni uomo si fondono in una incredibile storia animata, quella della piccola Riley e della sua sfera emotiva. La ragazzina, sin dalla nascita ha infatti degli angeli custodi più unici che rari: la gioia, la tristezza, la rabbia, la paura e il disgusto. Il problema è cosa accadrebbe se la Gioia e la Paura si dovessero perdere.
INSIDE OUT è l’ultimo capolavoro nato in casa Disney-Pixar. Presentato sulla Croisette, ha travolto gli spettatori al punto tale da far loro intonare cori che osannavano il regista. Perché questa animazione è andata ben oltre le più rosee aspettative: è cangiante, unica, divertente, toccante, attuale, reale e universale.
L’opera è strabiliante nei colori, ha un ritmo che supera quello di molti film di azione, riesce a far ridere 2500 adulti assonnati e stressati e pure a farli sospirare. Perché i toni seri sul finale arrivano e, a quel punto, nessuno si trattiene più: è un’esplosione di fragorose risate e qualche lacrima liberatoria.
Oggi, infatti, per la prima volta, vediamo su grande schermo il tumulto che si cela nell’intimo di una giovane e nella nostra memoria riaffiorano tutti quei ricordi e sensazioni, provati nei momenti in cui le emozioni si sono beffate del nostro raziocinio.
INSIDE OUT è in grado di sedurre sia i giovanissimi sia le generazioni più adulte. Ieri il sentimento più diffuso era la joie de vivre e molta era la voglia di riavvolgere il nastro della giornata per tornare in compagnia della piccola Riley.
Film consigliato a sognatori, ai fantasiosi e curiosi, agli affetti da cronica sindrome di Peter Pan, ai romantici e agli amanti dell’animazione. Riuscirete a dimenticare dove siete, che ore siano, e la vostra agenda degli impegni. Non vorrete più uscire dal cinema.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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